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Appalti pubblici internazionali: le imprese UE non devono essere discriminate 

I deputati voteranno martedì un nuovo strumento sugli appalti internazionali per incoraggiare i paesi terzi ad aprire i loro mercati degli appalti alle imprese dell'UE.

La proposta di uno strumento per gli appalti internazionali (IPI - International Procurement Instrument) introduce delle misure che limiterebbero l'accesso delle aziende non europee al mercato degli appalti pubblici UE, se i governi dei rispetti paesi non consentono un accesso simile alle gare d'appalto pubbliche alle aziende europee. Promuovendo la reciprocità, l'IPI mira ad aprire questi mercati protetti e a porre fine alla discriminazione contro le imprese dell’UE nei paesi terzi.


I deputati della commissione per il commercio internazionale (INTA) hanno sostenuto l'obiettivo generale dello strumento proposto dalla Commissione, ma ne hanno modificato il progetto, la portata e i poteri discrezionali dei Paesi UE nella sua applicazione.


Per maggiori dettagli sulle modifiche apportate, il comunicato stampa sul voto della commissione parlamentare è disponibile qui.


Il testo adottato in Plenaria servirà da mandato negoziale del Parlamento nei prossimi colloqui con i governi dei Paesi UE.



Annuncio dei risultati della votazione: martedì 14 dicembre

Procedura: procedura legislativa ordinaria (mandato negoziale)