Briefing 
 

Fermare il greenwashing: nuove regole sull’etichettatura verde  

Martedì, i deputati approveranno la loro posizione negoziale su nuove norme che mirano a migliorare le informazioni ambientali dei prodotti e farli durare più a lungo.

La proposta di mandato negoziale approvata dalla commissione per il mercato interno vieterebbe l'uso di indicazioni ambientali generiche, come " rispettoso dal punto di vista ambientale", "naturale", "biodegradabile", " neutrale dal punto di vista climatico" o "eco", quando non supportate da dettagliate prove scientifiche.

Per semplificare le informazioni che accompagnano i prodotti, la commissione parlamentare propone di consentire solo etichette di sostenibilità basate su sistemi di certificazione ufficiali o stabilite dalle autorità. Inoltre, i deputati vogliono che qualsiasi proroga volontaria di una garanzia da parte di un produttore sia indicata, in modo armonizzato, sul prodotto.

I deputati vogliono vietare l’introduzione di caratteristiche che limitano la durabilità di un prodotto o che portano a un suo prematuro malfunzionamento. Inoltre, ritengono che tutti i prodotti dovrebbero essere concepiti in modo da permettere ad altre aziende di progettare i pezzi di ricambio o gli accessori (ad esempio caricabatterie o cartucce d'inchiostro). Gli acquirenti dovrebbero essere informati quando stanno per comprare un prodotto non riparabile o di qualsiasi restrizione a livello di riparazione.

Contesto

La proposta di direttiva fa parte del primo pacchetto sull'economia circolare, insieme ai regolamenti sulla progettazione ecocompatibile e sui materiali da costruzione e a una relazione sulla strategia UE per un settore tessile sostenibile e circolare. La proposta getta le basi per una nuova direttiva sulle "dichiarazioni verdi" (Green Claims Directive) che specificherà ulteriormente le condizioni.


Dibattito: martedì 9 maggio

Votazione: giovedì 11 maggio

Procedura: procedura legislativa ordinaria, prima lettura (mandato negoziale)