Critiche e incoraggiamenti per l'inizio della Presidenza greca

Il primo ministro greco Antonis Samaras ha presentato di fronte al Parlamento europeo le priorità della Presidenza greca per i prossimi sei mesi. L'obiettivo principale è stimolare la crescita e l'occupazione continuando il lavoro sull'unione bancaria. Il premier greco ha anche chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica d'immigrazione. Tuttavia gli eurodeputati lo ha avvertito che la crisi in Grecia non è ancora finita.

MEPs debate the Greek Presidency of the Council with Prime Minister Samaras and President Barroso
Il Primo ministro greco Antónis Samarás di fronte al Parlamento europeo

Negli ultimi anni, la coesione dell'Unione europea e la sua moneta comune sono state messe alla prova. L'UE ha anche dovuto rendere più efficiente il processo decisionale. "Il Parlamento europeo deve essere ulteriormente rafforzato", ha detto il prmio ministro greco Antonis Samaras.


Abbiamo dimostrato durante la crisi che l'Europa funziona, ha aggiunto Samaras, ringraziando i popoli europei per la loro solidarietà con la Grecia. "Vogliamo fare in modo che i cittadini non votino con il gusto amaro della crisi in bocca", ha detto riferendosi alle prossime elezioni europee.


Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha elogiato la Grecia per "il suo coraggio, la sua determinazione e il suo impegno" durante la crisi. Barroso ha sottolineato che l'obiettivo principale in Europa oggi è quello di ripristinare l'occupazione riprendendo gli investimenti nell'economia. Ha anche difeso la libera circolazione delle persone come strumento per rafforzare la crescita e la competitività.


"La solidarietà europea può giocare un ruolo importante per l'occupazione. Abbiamo anche bisogno di maggiore armonizzazione sociale e fiscale in tutta Europa", ha sottolineato l'europarlamentare francese del centro-destra Joseph Daul.


"Molte delle richieste della Troika non sono sostenibili dal momento che stanno completamente distruggendo il tessuto sociale greco", ha messo in guardia Hannes Swoboda, presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.


Il liberale belga Guy Verhofstadt ha aggiunto: "Non avremmo avuto una crisi greca e neanche una crisi europea se la classe politica in Grecia avesse assunto le proprie responsabilità al momento opportuno e se i leader europei avessero dimostrato una piena solidarietà dall'inizio di questa crisi".


Non sono certo mancate le critiche per il Primo ministro greco. Rebecca Harms, europarlamentare tedesca e membro dei verdi, ha rimproverato l'ottimismo Samaras sottolineando come le misure prese abbiano successo solo sulla carta.


"I greci stanno pagando il prezzo dei loro stessi errori", ha detto Martin Callanan, parlamentare inglese membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei.


Gabriele Zimmer, europarlamentare tedesca e membro della sinistra europea, ha posto l'accento sulla necessità di invertire la rotta rispetto alle politiche economiche in atto: "Questa politica orientata esclusivamente sul funzionamento del mercato ha portato dove siamo ora: a un disastro umanitario. Non possiamo risolvere i problemi economici distruggendo completamente i diritti fondamentali del popolo greco. In primo luogo bisogna aiutare la gente e poi in seguito domandare i soldi per la ristrutturazione economica".


"La Grecia è sotto controllo straniero, ora possiamo ammettere che l'adesione all'Euro è stato un errore", ha detto Nigel Farage, parlamentare inglese del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia.


"Siete nella terra dei sogni se pensate che l'UE sia la soluzione", ha aggiunto Nicole Sinclaire, membro inglese dei Non-iscritti.