Gli eurodeputati chiedono sanzioni per quegli stati membri che non rispettano lo stato di diritto 

 
 

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Devono essere stabilite delle conseguenze tangibili sui fondi destinati agli stati membri dell’UE che minacciano apertamente lo stato di diritto, è questa la strada scelta degli eurodeputati

Nuove norme più restrittive sull'erogazione dei fondi  

Il Parlamento ha approvato una nuova norma che dà alla Commissione europea il potere di valutare se uno stato membro non difende adeguatamente i principi dello stato di diritto, non contrasta frode e corruzione o non usa correttamente i fondi europei.

Tale compito sarà portato avanti con l’assistenza di un gruppo indipendente di esperti in diritto costituzionale e questioni finanziarie.

Se uno stato membro non dovesse gestire in modo appropriato i fondi europei, la Commissione potrebbe, per esempio, ridurre i prefinanziamenti o sospendere i pagamenti, ma solo dietro approvazione del Parlamento e del Consiglio. Le nuove norme dovrebbero diventare effettive con l’entrata in vigore del prossimo bilancio europeo a lungo termine, ossia quello per il periodo 2021-2027.

In un dibattito tenutosi nella seduta di plenaria del 16 gennaio 2019 il Commissario per il bilancio Günther Oettinger e molti eurodeputati hanno sottolineato la necessità di difendere lo stato di diritto per proteggere la democrazia.

L’eurodeputata spagnola dei Socialisti e democratici e co-responsabile della relazione votata, Eider Gardiazabal, ha dichiarato che: “Non esiste un’Europa à la carte, dove ci si può appellare solo ai diritti e non ai doveri”.

Gardiazabal ha sottolineato che se uno stato vuole unirsi all’UE, deve soddisfare una serie di criteri economici, politici, monetari e giuridici; per questo motivo il processo di adesione è lungo. “Ma cosa succede una volta che si entra a far parte dell’Unione? Vuol dire che, se le fasi di controllo sono state superate, si può fare tutto quello che si vuole? Ovviamente no. Questo controllo deve essere continuo”.

L’UE sarà migliore con il prossimo bilancio a lungo termine “perché avremo uno strumento che possiamo applicare per proteggere l’Europa, il suo bilancio e i suoi cittadini contro l’eccesso di potere, la frode e ogni altra sorta di abuso dei fondi”, ha affermato il commissario Oettinger.

“Se ci sono problemi con i destinatari dei fondi, gli stati membri, le regioni e le autorità locali, talvolta bisogna ricorrere all’intervento della giustizia. Per questa ragione si deve garantire che tutti i tribunali di ogni stato membro siano imparziali, che lo stato di diritto sia rispettato e che sia assicurata l’imparzialità delle decisioni applicate da giudici imparziali”, ha aggiunto il Commissario.

Il Presidente della Commissione per il controllo dei bilanci, l’eurodeputata tedesca del Partito popolare europeo Ingeborg Grässle, ha rimarcato che il problema è rappresentato dai funzionari di governo che usano la propria posizione per avvantaggiare sé stessi o i loro amici e familiari. “Queste persone stanno ottenendo soldi europei in modo illecito e li stanno utilizzando in modo indebito. Questa decisione ci permette di affrontare problemi del genere.”

Nessun congelamento dei fondi per i beneficiari finali

La bozza del testo di legge afferma che se dovesse essere presa la decisione di bloccare i pagamenti, il governo del paese dovrà comunque attuare il rispettivo programma europeo mentre la Commissione dovrebbe assicurare che i beneficiari finali ricevano i fondi previsti.

Sia l’eurodeputata bulgara dei Democratici e liberali per l’Europa, Iskra Mihaylova, presidente della Commissione per lo sviluppo regionale, sia l’eurodeputato finlandese del Partito popolare europeo, Petri Sarvamaa, uno dei co-responsabili della relazione, hanno sottolineato il bisogno di garantire che ricerca, organizzazioni civiche e cittadini non siano danneggiati dal taglio o dal congelamento dei fondi.

L’eurodeputato polacco dei Conservatori e riformisti europei, Ryszard Czarnecki, ha inoltre detto che l’Europa ha bisogno di essere protetta da chi intende distruggerla. “La domanda è: chi è che vuole distruggere l’Europa? Sono quelli che hanno dato inizio all’ondata dell’euroscetticismo negli stati membri oppure sono quelli che interferiscono con gli affari interni degli stati membri?”


I prossimi passi

Il Parlamento è pronto a iniziare i negoziati con i ministri europei per definire in dettaglio le norme. Al momento non sono ancora chiare le posizioni che verranno adottate.