L’immigrazione in Europa
L’immigrazione rappresenta allo stesso tempo una sfida e un’opportunità per l’Europa. Ecco come l‘Unione affronta immigrazione e asilo
L’aumento senza precedenti dei flussi migratori verso l’Europa, che ha avuto il uso culmine nel 2015, ha richiesto una risposta da parte dell’Unione su diversi livelli. Per prima cosa richiede politiche per regolare l’immigrazione legale e limitare quella illegale. Per seconda cosa richiede la creazione di regole sull’asilo valide in tutta l’Unione europea. L'arrivo di migranti e rifugiati richiede anche interventi aggiuntivi e riforme per assicurare la sicurezza delle frontiere e una distribuzione più equa delle responsabilità e della solidarietà fra i paesi UE.
La crisi dei migranti in Europa
L'Europa è un punto di arrivo per molte persone per diverse ragioni. Le cause dell'immigrazione sono un insieme di fattori di attrazione e esclusione che vanno dalla sicurezza alla demografia, dai diritti umani alla povertà al cambiamento climatico.
Negli ultimi anni l'Europa si è trovata ad affrontare i flussi migratori più rilevanti dalla Seconda guerra mondiale.
Nel 2015 ci sono state 1,25 milioni di prime richieste di asilo nell'Unione europea, mentre nel 2019 le richieste sono scese a 612.700 e nel 2021 il numero delle richieste è sceso a 537.345 domande.
Tuttavia, 73.850 richiedenti asilo per la prima volta hanno chiesto protezione internazionale nel marzo 2022, con un aumento del 115% rispetto a marzo 2021. Un aumento dovuto principalmente al gran numero di ucraini in fuga dall'aggressione russa. I candidati ucraini per la prima volta sono passati da 2.370 a febbraio a 12.875 a marzo, le ultime date per le quali sono disponibili dati.
Nel 2021 il numero di attraversamenti illegali delle frontiere UE era di poco inferiore a 200.000, il numero più alto registrato dal 2017 e il 78% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, anno in cui è scoppiata la pandemia di Covid-19. Il numero di attraversamenti è aumentato su tutte le rotte di migrazione irregolare dal 2020 al 2021.
Anche se i flussi migratori sono diminuiti, la crisi ha evidenziato i limiti del sistema europeo dell'asilo. Il Parlamento ha cercato di rispondere proponendo di modificare le regole sull’asilo in Europa nel 2017, ma anche rafforzando i controlli alle frontiere.
A causa della battuta d'arresto nella riforma della politica comune di asilo, a settembre 2020 la Commissione europea ha proposto un Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo, che stabilisce procedure più rapide per tutto il ciclo del sistema UE di asilo e immigrazione e offre ai paesi UE nuovi modi per mostrare solidarietà. Il nuovo patto costituisce una revisione del regolamento di Dublino, che stabilisce ad oggi il paese responsabile per le domande di asilo.
Il Parlamento europeo e gli stati membri riuniti nel Consiglio, in quanto co-legislatori, devono trovare un accordo su questa proposta.
Per saperne di più sulla crisi dei migranti in Europa e sulle misure dell'UE gestire l'immigrazione
La politica europea sull’immigrazione
La politica migratoria a livello europeo affronta sia l'immigrazione regolare sia quella clandestina. Se all’Unione europea spetta la competenza di definire le condizioni di ingresso e soggiorno, gli Stati membri conservano la facoltà di stabilire i volumi di ammissione per le persone provenienti da paesi terzi in cerca di lavoro.
L'UE affronta anche l'immigrazione clandestina, in particolare attraverso una politica di rimpatrio, nel rispetto dei diritti fondamentali.
Per quanto riguarda l’integrazione non è prevista un’armonizzazione degli ordinamenti e delle regolamentazioni degli Stati membri. L’Unione può tuttavia offrire un supporto, specialmente finanziario.
Dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona nel 2009, il Parlamento si è impegnato attivamente, in qualità di co-legislatore con il Consiglio, per l'adozione di nuove normative in materia di immigrazione legale e illegale.
Per ulteriori informazioni leggi la notasintetica sulla politica di immigrazione dell'Unione europea
Politica UE di asilo
Dal 1999 l’Unione europea sta lavorando a un Sistema europeo comune di asilo. Si tratta di un sistema che richiede regole coerenti che garantiscano lo stato di rifugiato in tutti i paesi membri. Inoltre è importante creare un meccanismo per determinare quale stato membro sia responsabile della verifica della domanda di asilo. Un sistema comune richiede che ci siano standard condivisi sulle condizioni di ricezione e che ci sia una cooperazione con paesi non UE.
Dal Trattato di Lisbona in poi, il Parlamento europeo ha lo stesso peso del Consiglio dell’Unione Europea nelle decisioni che riguardano le leggi sull’asilo.
Per saperne di più leggi la nota sintetica sulla politica UE di asilo.