Tutelare la biodiversità in Europa: la strategia dell’UE

Per proteggere le specie in via di estinzione e la vita umana, l'UE vuole migliorare il modo di preservare la biodiversità nel continente. Scopri come nel nostro video

A maggio 2020, la Commissione ha presentato la nuova Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, a seguito degli appelli lanciati dal Parlamento nel gennaio 2020 per affrontare le principali cause di perdita di biodiversità e stabilire obiettivi giuridicamente vincolanti.

Durante la sessione plenaria di giugno 2021, il Parlamento ha adottato la sua posizione sulla "Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030: riportare la natura nella nostra vita", insistendo su una sua attuazione coerente con altre strategie del Green Deal europeo, fra le quali la strategia 'dai campi alla tavola'.

Nel febbraio del 2024, gli eurodeputati hanno approvato nuove norme nel quadro dell'azione UE a tutela della biodiversità in Europa. Tali misure vincolano tutti i paesi dell'UE a impegnarsi al ripristino degli habitat naturali.

Scopri di più sull’importanza della biodiversità.

Strategia dell'UE per la biodiversità 2030: cosa comprende?

Fissare gli obiettivi UE in materia di biodiversità

Con la nuova strategia, l'UE fissa gli obiettivi per il prossimo decennio.

I deputati hanno accolto con favore l’impegno dell’UE a proteggere almeno il 30% delle aree marine e terrestri dell'Unione fra cui foreste, torbiere, praterie, ecosistemi costieri e garantire che almeno il 10% delle aree marine e terrestri dell'Unione, comprese le foreste primarie esistenti e gli altri ecosistemi ricchi di carbonio, restino indisturbate.

 

Gli eurodeputati hanno hanno ribadito la necessità che gli obiettivi siano vincolanti sia a livello europeo che nazionale, attraverso una sinergia con le autorità locali e regionali.

Ripristino della natura


Il Parlamento ha difeso la proposta di fissare obiettivi vincolanti per il recupero della natura, ribadendo la richiesta di un obiettivo minimo del 30% per la superficie terrestre e marina dell'Unione.

Affrontare il rischio di estinzione per gli impollinatori


I membri del Parlamento hanno denunciato il fatto che il calo degli impollinatori non rappresenti solo una perdita di biodiversità, ma anche una minaccia per la sicurezza alimentare. Di conseguenza, è stata chiesta con urgenza una revisione dell'iniziativa dell'UE sugli impollinatori che comprenda un nuovo sistema di monitoraggio. Tale sistema dovrebbe operare a livello europeo attraverso misure efficaci, obiettivi precisi come gli indicatori di impatto e lo sviluppo delle capacità necessarie alla sua realizzazione.

Incentivare la creazione di aree verdi urbane

Secondo la relazione del Parlamento europeo, l'aumento degli spazi verdi nelle aree urbane può contribuire al miglioramento della salute fisica e mentale dei cittadini.

Per questo i deputati hanno quindi lanciato la proposta di creare una piattaforma europea per le città ecologiche, invitando la Commissione a fissare obiettivi ambiziosi, che vincolino in modo particolare sulla biodiversità urbana. Tra questi obiettivi troviamo ad esempio:

 

  • una quota minima di tetti verdi sui nuovi edifici
  • il sostegno all'agricoltura urbana
  • la garanzia di assenza dell'uso di pesticidi chimici
  • la riduzione dell'uso di fertilizzanti nelle aree verdi urbane dell'UE

 

Ridurre l'impatto dell'agricoltura

Il Parlamento guarda con favore agli obiettivi fissati per il 2030 consistenti nel destinare almeno il 25% dei terreni agricoli esistenti all'agricoltura biologica, una quota destinata ad aumentare nel medio e lungo termine.

 

Gli ulteriori obbiettivi di riduzione che sono stati concordati con la Commissione riguardano:

  • l'uso di pesticidi e prodotti chimici pericolosi del 50%
  • l'uso di fertilizzanti di almeno il 20%
  • le perdite di nutrienti di almeno il 50% entro il 2030

Che cosa è stato fatto per tutelare la biodiversità e le specie a rischio in Europa?

Le attuali misure per migliorare la biodiversità erano state introdotte nel 2010 nel quadro della strategia dell'UE sulla biodiversità fino al 2020.

  • la direttiva Uccelli protegge le 500 specie di uccelli selvatici presenti in natura nell’UE
  • la direttiva Habitat assicura la conservazione di un’ampia varietà di specie animali e vegetali rare, minacciate o endemiche e circa 200 tipi di habitat rari
  • Natura 2000 è la rete di aree protette più grande al mondo, con siti di riproduzione e riposo per specie rare e minacciate e habitat naturali rari
  • l’iniziativa dell’UE per gli impollinatori mira a contrastare il declino degli impollinatori nell’UE e contribuire agli sforzi globali di conservazione, migliorando le conoscenze, contrastando le cause e aumentando la consapevolezza del problema*

Inoltre, il programma europeo LIFE ha svolto un ruolo cruciale nel tutelare due specie in via d’estinzione: la lince iberica e il grillaio (un uccello rapace) in Bulgaria.

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