Vaccinazioni contro COVID-19: c’è bisogno di più solidarietà e trasparenza 

 
 

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Il Parlamento europeo ha sostenuto l’approccio comune UE nella lotta a COVID-19 e richiesto più chiarezza durante il dibattito sul lancio dei vaccini e la strategia globale UE per i vaccini.

Durante il dibattito in plenaria del 19 gennaio 2021 sulla strategia UE a livello mondiale per i vaccini, la maggior parte degli europarlamentari ha espresso il proprio supporto per l’approccio comune europeo, che ha garantito uno sviluppo più veloce e un accesso più sicuro ai vaccini, ma hanno anche richiesto più solidarietà quando si tratta di vaccinazioni e maggiore trasparenza riguardo i contratti con le case farmaceutiche.

Per il gruppo del Partito popolare europeo, l’europarlamentare olandese Esther de Lange ha detto: “Solo una maggiore trasparenza può cancellare la percezione diffusa - giustificata o meno - che spesso, troppo spesso, il profitto venga messo davanti alle persone in questa industria [farmaceutica]”. L’europarlamentare ha elogiato l’acquisto congiunto UE dei vaccini, che ha portato ad avere una posizione negoziale più forte di quella che i singoli stati membri dell’Unione europea avrebbero avuto. “Questo significa più vaccini a un prezzo migliore e a migliori condizioni. Mostra che cosa l’Europa può fare quando rimaniamo uniti. Possiamo aiutare a salvare delle vite”.

L’eurodeputata spagnola Iratxe García Pérez del gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici ha allertato sui rischi di un “nazionalismo della salute” che potrebbe danneggiare la cooperazione sui vaccini in Europa. Secondo l’eurodeputata le risposte sono solidarietà e unità: “Se siamo in grado di conservare l’unità e avere equa distribuzione dei vaccini negli Stati membri, abbiamo ragione di credere che 380 milioni di cittadini europei verranno vaccinati entro l’estate. Questa è un’impresa scientifica e sanitaria che non può essere rovinata da contratti in parallelo e vendite dirette [...]. Lasciateci parlare con un’unica voce così che la più grande campagna di vaccinazione nella storia possa ridarci speranza nel 2021”.

“Che cosa stiamo facendo esattamente per aumentare la velocità di somministrazione dei vaccini nell’UE?” ha chiesto l’europarlamentare romeno Dacian Cioloș del gruppo Renew Europe. “So che è una corsa contro il tempo ma in questa corsa non possiamo dimenticare che abbiamo la responsabilità di fare le cose con la massima trasparenza, una responsabilità verso i nostri cittadini per guadagnare la loro fiducia. Da quella fiducia dipende in larga parte la campagna di vaccinazioni”, ha aggiunto.

L’eurodeputata Joëlle Mélin (Identità e Democrazia, Francia) ha detto che i negoziati per i contratti sui vaccini hanno mancato di trasparenza. “Ci troviamo ora nella fase di distribuzione per scoprire che ci sono carenze [di dosi] e promesse infrante da parte delle case farmaceutiche”, ha aggiunto.

Anche l’europarlamentare Philippe Lamberts (Gruppo dei Verdi/Alleanza libera europea, Belgio) ha parlato del bisogno di maggiore trasparenza e del fatto che la Commissione europea ha tenuto segreti i contratti con i laboratori: “Questa opacità è un insulto alla democrazia. In ogni singolo contratto il o la cliente deve conoscere cosa sta comprando, a quali condizioni e a quale prezzo”. Ha parlato anche delle questioni di responsabilità: “È fondamentale sapere chi si assumerà la responsabilità in caso di effetti collaterali per i vaccini: saranno i decisori pubblici oppure i produttori? Non ne abbiamo idea”.

La commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides ha garantito agli europarlamentari che la loro richiesta di trasparenza è stata ascoltata. Ha accolto con favore il fatto che i primi fornitori dei vaccini siano stati d’accordo a rendere disponibile il testo del loro contratto e ha aggiunto che la Commissione sta lavorando perché gli altri produttori facciano lo stesso.

L’europarlamentare polacca Joanna Kopcińska del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei ha detto che la decisione di una strategia comune di vaccinazione è stata giusta: “Abbiamo bisogno di una strategia complessiva e sicuramente lo scetticismo è correlato alla paura che le vaccinazioni stiano procedendo lentamente, la consegna sia magari in ritardo e i contratti non siano trasparenti”. Ha richiesto l’aggiornamento sistematico delle strategie di trattamento e delle campagne di informazione adeguate in grado di raggiungere chiunque.

L’eurodeputato belga Marc Botenga del gruppo della Sinistra al Parlamento europeo ha chiesto più trasparenza sui contratti e più responsabilità da parte delle case farmaceutiche. Ha criticato l’accesso globale non equo ai vaccini, sottolineando come le regioni più povere hanno maggiori difficoltà nell’ottenere i vaccini. “Nessun profitto deve essere tratto da questa pandemia e sicuramente non vogliamo l’emarginazione dai vaccini”.

Kyriakides ha riferito di aspettarsi altre richieste di autorizzazione per i vaccini nei prossimi mesi. Ha sottolineato l’importanza di un approccio globale: “Nessun paese sarà in salvo e nessuna economia riuscirà davvero a riprendersi finché il virus non sarà sotto controllo in tutti i continenti”. Ha parlato inoltre di Covax, lo strumento che l’UE ha contribuito a creare e che è finalizzato a garantire un accesso equo e universale ai vaccini contro la COVID-19, con lo scopo di acquistare 2 miliardi di dosi entro la fine del 2021, di cui 1,3 miliardi per i paesi a basso e medio reddito.

Ana Paula Zacarias, la sottosegretaria di Stato per gli Affari europei portoghese, ha detto che l’approccio comune UE, che ha accelerato il processo di sviluppo, garantendo l’accesso e l’autorizzazione dei vaccini, deve continuare ad assicurare la disponibilità e un lancio efficace dei vaccini in tutti gli stati membri.

Zacarias ha sottolineato che rimangono da risolvere diverse questioni, tra cui il formato e il ruolo del certificato di vaccinazione, un approccio comune sull’uso e la convalida dei test rapidi antigenici e il riconoscimento reciproco dei risultati dei test COVID-19.

Dibattito in plenaria sulla strategia UE a livello mondiale per i vaccini  

La cronologia della corsa ai vaccini

Fin dai primi stadi della pandemia di coronavirus il Parlamento europeo ha seguito da vicino il processo di ricerca e sviluppo dei vaccini. L’UE ha coordinato uno sforzo comune per garantire un rapido spiegamento dei vaccini attraverso lo stanziamento di centinaia di milioni di euro per progetti di ricerca e procedure più flessibili. Il Parlamento europeo ha approvato una deroga temporanea su alcune norme per i test clinici per permettere uno sviluppo più rapido dei vaccini.

Gli europarlamentari della Commissione per la sanità pubblica hanno sottolineato ripetutamente il bisogno di fiducia pubblica nei vaccini e l’importanza di combattere la disinformazione sul tema, chiedendo anche maggiore trasparenza sui contratti per i vaccini, l’autorizzazione e la distribuzione nell’UE.

Con la strategia UE sui vaccini contro il coronavirus lanciata a giugno 2020 la Commissione ha negoziato e concluso accordi di acquisto preliminare con i produttori di vaccini per conto degli Stati membri. L’UE finanzierà una parte dei costi iniziali sostenuti dai produttori di vaccini in cambio del diritto di acquistare un determinato numero di dosi di vaccino in un determinato periodo di tempo e a un determinato prezzo, una volta concessa l’autorizzazione all’immissione in commercio. Finora sono stati conclusi sei contratti con diverse case farmaceutiche.

2,3 miliardi  ; le dosi di vaccini finora assicurate

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Dopo la raccomandazione scientifica positiva condotta dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) la Commissione europea ha rilasciato la prima autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per un vaccino anti COVID-19 messo a punto da BioNTech e Pfizer il 21 dicembre 2020. Il 27 dicembre è iniziata la vaccinazione contro la COVID-19 nell’UE. Il 6 gennaio 2021 il vaccino messo a punto da Moderna ha ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata. Il vaccino sviluppato da AstraZeneca potrebbe ottenere l’autorizzazione entro la fine di gennaio.