Una persona su sei non ha accesso all'acqua potabile 

 
 

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L'inquinamento idrico priva un sesto della popolazione mondiale dell' acqua potabile ACP©GETTY  

Il libero accesso all'acqua potabile dovrebbe essere un diritto fondamentale per tutti, ma così non è in molte parti del mondo: l'acqua contaminata provoca un milione e mezzo di morti l'anno, 2,5 miliardi di persone vivono senza le condizioni igienico-sanitarie di base, e 1 persona su 6 non ha accesso all'acqua potabile. L'assemblea UE-ACP a Budapest ha sollecitato misure globali per migliorare la situazione igienico-sanitaria, conservare la foresta pluviale e punire chi inquina l'acqua.


L'Assemblea parlamentare paritetica UE-ACP (Africa, Caraibi, Pacifico - Unione europea) ha discusso di come migliorare l'accesso e la governance dell'acqua potabile nelle regioni più povere del mondo il 17 maggio scorso.


Migliorare le strutture igienico-sanitarie


Nei paesi in via di sviluppo il 70% dei rifiuti non trattati viene scaricato nelle acque, con conseguente inquinamento dell'approvvigionamento idrico. A inquinare sono l'industria, l'agricoltura e le fognature, ma nel complesso il contaminante più comune è la materia fecale.


L'impatto è drammatico: secondo le statistiche delle Nazioni Unite ogni 2 secondi un bambino muore a causa delle pessime condizioni sanitarie. "Buone infrastrutture per i servizi igienico-sanitari sono il pre-requisito più importante per la salute" ha sottolineato la co-relatrice da parte europea, la tedesca del PPE Christa Klass.


Il problema è che investire nelle reti di smaltimento delle acque reflue è costoso e molti paesi dell'ACP non dispongono dei mezzi finanziari per farlo, mentre la crescente urbanizzazione imporrebbe investimenti urgenti per fornire acqua pulita e trattare i rifiuti.

Riunione dell'assemblea paritetica ACP - UE del 14 - 18 maggio, Bucarest  

Alcune priorità


Secondo l'Assemblea paritetica, bisognerebbe costruire più pozzi nei villaggi e nelle baraccopoli, in linea con l'aumento demografico, e trovare soluzioni innovative come compresse di cloro per combattere le epidemie, in primis il colera, collegate all'inquinamento delle risorse idriche.


Gli Stati membri dell'UE e dell'ACP dovrebbero poi adottare misure per assicurare che l'industria, la deforestazione, l'estrazione mineraria, la produzione chimica e l'uso di pesticidi non incidano sulla qualità dell'acqua, facendo pagare i trasgressori di tasca propria.



Rispettare le norme ambientali


Uno degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) è dimezzare il numero di persone senza accesso all'acqua potabile entro il 2015.


La liberale inglese Fiona Hall ha invitato a "essere coerenti nelle politiche". "Se da un lato abbiamo firmato gli Obiettivi del Millennio" ha ricordato "dall'altro abbiamo permesso che le compagnie minerarie europee inquinassero l'acqua, perché non abbiamo insistito abbastanza nel rispetto di standard appropriati anche oltreoceano."  


Anche le foreste tropicali hanno un ruolo fondamentale: immagazzinano grandi quantità di carbonio, aiutando a regolare la temperatura e a generare pioggia.


"Per salvaguardare l'acqua bisogna innanzitutto prestare attenzione ai cambiamenti climatici e proteggere le foreste che custodiscono le sorgenti" ha ricordato il co-relatore camerunense dell'ACP Bobbo Hamatoukour.


Il Fondo per l'acqua ACP-UE


Nel 2004 è stato istituito il Fondo ACP-UE per l'acqua, allo scopo di provvedere all’approvvigionamento idrico e alle infrastrutture igienico-sanitarie di base delle popolazioni più povere.


Duecento milioni sono stati stanziati dal decimo Fondo europeo di sviluppo 2008-2013 (FES), a sostegno dei progetti previsti dal programma.