Il Parlamento europeo approva la riforma di Schengen 

Comunicati stampa 
 
 

Condividi questa pagina: 

©Belga/AFP/B.Bebert  

Il diritto alla libera circolazione all'interno dello spazio Schengen sarà meglio garantito grazie al contributo dei deputati alla riforma della governance di Schengen. In futuro, gli ispettori che garantiscono il rispetto delle regole Schengen saranno abilitati a effettuare visite senza preavviso per evitare controlli di frontiera illegali da parte delle autorità nazionali alle frontiere interne.


La libera circolazione è il risultato più positivo di 50 anni di integrazione europea, secondo il 62% degli intervistati in una recente indagine dell'Eurobarometro.


Il "pacchetto governance di Schengen", già informalmente concordato con il Consiglio UE, è composto da due regolamenti. Un primo che istituisce un nuovo meccanismo di valutazione della conformità alle regole per far fronte a situazioni d'emergenza. Un secondo regolamento modifica il codice frontiere di Schengen e introduce regole comuni per la temporanea reintroduzione dei controlli alle frontiere interne in casi eccezionali.


Ispezioni senza preavviso alle frontiere interne


Per la prima volta, sarà possibile per le squadre di ispettori effettuare visite senza preavviso per monitorare qualsiasi tentativo di introdurre controlli illegali alle frontiere interne. In caso d'ispezione alle frontiere esterne invece, lo Stato membro interessato deve essere informato con almeno 24 ore di anticipo. Le squadre saranno composte da esperti degli Stati membri, della Commissione e delle agenzie UE.


Controlli alle frontiere solo come ultima risorsa


Il codice frontiere Schengen (Schengen Borders Code - SBC) già consente che controlli alle frontiere interne siano temporaneamente ristabiliti in circostanze eccezionali che potrebbero costituire una minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna.


Il SBC cosi come modificato dal voto odierno chiarisce che qualunque reintroduzione di controlli alle frontiere interne costituisce un'eccezione e può avvenire solo come misura di ultima istanza, per un periodo di tempo limitato, in base a specifici criteri oggettivi e a una valutazione monitorata a livello di Unione.


In caso di minaccia grave per l'ordine pubblico o la sicurezza interna, i controlli possono essere ristabiliti per 30 giorni, termine che può essere prolungato per un massimo di sei mesi. Quando eventi imprevedibili richiedono un'azione immediata (es. un attacco terroristico), gli Stati membri potranno reintrodurre unilateralmente i controlli alle frontiere per un massimo di 10 giorni. Qualsiasi prolungamento dovrà essere monitorato a livello di UE.


Un gran numero di migranti non rappresenta una minaccia alla sicurezza


Nel testo approvato si chiarisce che: "La migrazione e l'attraversamento delle frontiere esterne di un gran numero di cittadini di paesi terzi non dovrebbero in sé essere considerate una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza interna".


Prossime tappe


Il pacchetto governance di Schengen dovrebbe essere adottato formalmente dal Consiglio in autunno.


Procedura: procedura legislativa ordinaria (codecisione), per la modifica del codice frontiere Schengen (accordo in prima lettura); consultazione per il meccanismo di valutazione Schengen