Il 40% dei posti nei consigli delle società alle donne 

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Solo il 17,6% dei posti nei consigli d'amministrazione delle società quotate sono attualmente detenuti da donne. Il Parlamento vuole procedure di assunzione più eque per aumentare la loro quota al 40% entro il 2020. © BELGA/EASYSTOCKFOTO/A.Brockwell  

Secondo un progetto di direttiva europea votato mercoledì, le società UE quotate in borsa dovranno adottare procedure di assunzione trasparenti per far sì che - entro il 2020 - almeno il 40% dei posto non esecutivi nei consigli d'amministrazione siano coperti da donne. I deputati propongono di sanzionare le società che non riusciranno a introdurre tale procedura. Nel 2013, solo il 17,6% dei membri non esecutivi delle più grandi aziende dell’UE erano donne.

Abbiamo adottato una risoluzione coerente e inviato un segnale forte al Consiglio, ma anche alle parti interessate e alle società", ha dichiarato la co-relatrice della commissione per i diritti della donna, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou (PPE, EL). "Per le società quotate in borsa è essenziale evolversi, al fine di includere nei loro processi decisionali le donne altamente qualificate e ciò per una competitività nel pieno rispetto dei principi e dei valori di uguaglianza comunitari", ha concluso.


"La risoluzione chiarisce e migliora la procedura aperta e trasparente per la nomina dei membri non esecutivi del consiglio di società quotate. Il Parlamento ha fatto il suo dovere, e ora è il turno del Consiglio di andare avanti, finalizzare questa direttiva insieme a noi e alla Commissione prima delle elezioni europee, in modo da avvicinarsi alla parità di genere all'interno delle imprese europee. Questo dimostrerà ai nostri cittadini che stiamo combattendo per la non discriminazione e pari opportunità per tutti nel mercato del lavoro", ha dichiarato la co-relatrice della commissione giuridica, Evelyn Regner (S&D, AT ).


Procedura di selezione trasparente e rappresentanza equilibrata di genere

I deputati invitano gli Stati membri a garantire che le società quotate adottino misure efficaci e vincolanti per garantire la parità di accesso a posizioni non esecutive nei consigli d'amministrazione per uomini e donne, in modo che, entro il 2020, almeno il 40% degli incarichi non esecutivi siano coperti da donne. Le società pubbliche dovrebbero raggiungere tale obiettivo già nel 2018.


Qualora i candidati abbiano le stesse qualifiche, la priorità dovrebbe andare al candidato del sesso sottorappresentato. I deputati sottolineano che le qualifiche e il merito devono rimanere i criteri chiave.


Ambito di applicazione


Le regole di assunzione non si applicheranno alle piccole e medie imprese (PMI), con meno di 250 dipendenti. I deputati, tuttavia, incoraggiano gli Stati membri a sostenere le PMI e a fornire incentivi per migliorare l'equilibrio di genere nei loro consigli.


Sanzioni


Le aziende che non riescono a rispettare le regole saranno tenute a fornire alle autorità nazionali competenti una dichiarazione esplicativa sulla mancata realizzazione degli obiettivi, nonché una descrizione delle misure che ha adottato o intende adottare in futuro per raggiungerli.


Per i deputati, dovrebbero essere imposte sanzioni come multe per le violazioni dei requisiti relativi a una procedura di nomina trasparente, piuttosto che per non essere riusciti a raggiungere l'obiettivo del 40%. Propongono infine di aggiungere all’elenco delle possibili sanzioni anche "l'esclusione da tutte le gare pubbliche di appalto", sanzioni che dovrebbero essere obbligatorie e non indicative, come invece proposto dalla Commissione.


Prossime tappe


Il Parlamento ha approvato la proposta modificata con 459 voti favorevoli, 148 contrari e 81 astensioni. La direttiva dovrà ora essere approvata dal Consiglio dei Ministri.

Procedura: codecisione, prima lettura