Strumenti di tortura: voto finale su nuove regole per vietarne l'esportazione 

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I deputati hanno approvato martedì un aggiornamento delle norme UE per impedire il commercio di beni e servizi che possono contribuire alla tortura o alla pena di morte. Durante i negoziati con gli Stati membri, il Parlamento ha inserito un divieto di commercializzazione e di transito delle attrezzature utilizzate per il trattamento crudele, inumano e degradante delle persone nei Paesi terzi.

"Vietare la pena di morte e la tortura sono obiettivi fondamentali del commercio europeo e della politica estera ed è essenziale che le imprese dell'UE non contribuiscano a queste pratiche. Abbiamo reso la nuova legislazione più forte e flessibile, in modo che l'UE possa rispondere rapidamente allo sviluppo di nuove tecnologie", ha dichiarato la relatrice Marietje Schaake (ALDE, NL) prima della votazione.


Il testo concordato è stato approvato con 612 voti favorevoli, 11 contrari e 54 astensioni.


Nel corso dei negoziati con gli Stati membri per l'aggiornamento del "regolamento anti-tortura" del 2005, il Parlamento europeo ha inserito le seguenti disposizioni:


  • marketing e divieto di promozione: sarà illegale vendere e comprare on-line servizi pubblicitari per le merci vietate che non abbiano altro uso pratico se non quello di esecuzione o di tortura (ad esempio sedie elettriche, sistemi di iniezione di droga automatici o viti a spillo). Il divieto si applica anche alle esposizioni e fiere all'interno dell'UE, dove alcune scappatoie legali hanno finora consentito, nonostante il divieto di esportazione, la pubblicizzazione e la visualizzazione di alcuni prodotti (ad esempio manganelli a spillo, scudi a spillo e manette dentate da applicare ai pollici);

  • no transito UE: il transito di merci proibite attraverso il territorio dell'UE sarà vietato. I trasportatori saranno inoltre tenuti a interrompere il transito di merci controllate - i prodotti che sono stati progettati per altri scopi, ma che potrebbero essere utilizzati per la tortura (ad esempio armi progettate per il controllo delle sommosse, o alcuni anestetici utilizzati nelle iniezioni letali) - se sono a conoscenza che la spedizione potrebbe finire nelle mani sbagliate. Inoltre, saranno vietati I servizi di intermediazione e di assistenza tecnica per le merci proibite;

  • un'azione rapida sui nuovi prodotti: i deputati hanno ampliato il campo di applicazione della procedura che consente alla Commissione europea di aggiungere rapidamente nuovi prodotti fra quelli vietati o sottoposti a controlli;

  • la clausola di revisione: la Commissione avrà l’obbligo di analizzare l'attuazione del regolamento entro l’agosto 2020 e valutare se la necessità di includere nel monitoraggio anche le attività dei cittadini UE all'estero, e

  • un gruppo di coordinamento contro la tortura, che include esperti del Parlamento, sarà istituito per monitorare l'applicazione delle norme.

Prossime tappe

 

Dopo l'approvazione da parte del Consiglio, il regolamento entrerà in vigore il terzo giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale UE. La Commissione europea riferirà al Parlamento sull’applicazione delle nuove regole entro l’agosto 2020.



Nota per i redattori

 

Uno strumento chiave dell'UE per la lotta contro la tortura e la pena di morte è il regolamento 2005, che istituisce le restrizioni al commercio. Questo regolamento vieta l'esportazione di beni che non abbiano altro uso pratico se non quello di esecuzione o di tortura (ad esempio sedie elettriche, sistemi di iniezione di droga automatici o viti a spillo) e monitora il commercio dei prodotti che sono stati progettati per altri scopi, ma che potrebbero essere utilizzati per la tortura o la pena di morte (ad esempio le armi progettate per il controllo delle sommosse, o certi anestetici utilizzati nelle iniezioni letali).

 

Nonostante alcuni progressi, il regolamento è stato criticato per alcune “scappatoie” che hanno permesso il commercio, l'intermediazione, e la pubblicità di tali beni. In risposta a una risoluzione del Parlamento del 2010, la Commissione ha adottato una proposta legislativa di modifica del regolamento nel 2014. La commissione per il commercio Internazionale del Parlamento ha proposto una serie di emendamenti per limitare ulteriormente il commercio. Il compromesso finale, adottato tramite colloqui a tre con la Commissione e i ministri UE, riflette la maggior parte delle proposte della commissione parlamentare.

 

 

Procedura: procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura

Hashtag: #StopTorture #trade #torture #deathpenalty

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Vietare la pena di morte e la tortura sono obiettivi fondamentali del commercio europeo e della politica estera ed è essenziale che le imprese dell'UE non contribuiscano a queste pratiche"

relatrice Marietje Schaake (ALDE, NL) 
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141  ; Negli ultimi cinque anni, Amnesty International ha riportato sulla tortura in 141 paesi - ossia i tre quarti del mondo.

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