Protezione bilancio UE: Parlamento pronto a portare in tribunale la Commissione 

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Il Parlamento è pronto a intraprendere un'azione legale qualora la Commissione ritardasse ulteriormente l'applicazione del meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto sul bilancio.

In una risoluzione adottata giovedì, i deputati ribadiscono che il mancato rispetto dello Stato di diritto da parte degli Stati membri può compromettere l'integrità del bilancio UE e chiedono l’applicazione senza indugi del meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto sul bilancio.


Inoltre, se la Commissione europea non adempierà ai suoi obblighi ai sensi del regolamento di condizionalità, che è giuridicamente vincolante, e non attuerà tutte le misure necessarie per difendere gli interessi finanziari e i valori dell'UE, il Parlamento porterà la Commissione in tribunale, ai sensi dell'articolo 265 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.


Il testo è stato adottato con 529 voti favorevoli, 148 contrari e 10 astensioni.


L'applicazione del Regolamento sulla condizionalità dello Stato di diritto “non può essere subordinata all'adozione di orientamenti”, documento che è in questo momento in preparazione da parte della Commissione. I deputati precisano che qualora la Commissione ritenesse necessari tali orientamenti, questi dovrebbero essere adottati quanto prima, e comunque entro il 1º giugno 2021.


Infine, i deputati ribadiscono l'importanza di applicare senza indugio il meccanismo anche per le potenziali implicazioni sull'imminente erogazione del fondo Next Generation EU.


Contesto


La risoluzione votata oggi è la conclusione del dibattito tenutosi nella precedente sessione plenaria, dove i deputati hanno ricordato alla Commissione che il meccanismo di condizionalità dello Stato di diritto è già in vigore dal 1° gennaio 2021.

Nel dibattito, quasi tutti i deputati hanno ribadito che il Regolamento è giuridicamente vincolante - indipendentemente dalla posizione adottata dal Consiglio europeo, che non ha alcun effetto giuridico, e nonostante le azioni legali in corso presso la Corte di giustizia dell'Unione europea, che non hanno alcun effetto sospensivo.


Il meccanismo di condizionalità è un nuovo strumento progettato per proteggere i fondi UE dall'uso improprio da parte dei governi dell'Unione che non rispettano il principio dello Stato di diritto.