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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 12 luglio 2007 - Strasburgo Edizione GU

Situazione umanitaria dei rifugiati iracheni
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  John Attard-Montalto, a nome del gruppo PSE. – (EN) Signor Presidente, dobbiamo ammettere che quanto è avvenuto, e continua ad avvenire, in Iraq è molto più grave di una guerra civile. Si tratta di una questione che viene sollevata spesso, ma è ovvio che non siamo di fronte a una guerra civile, bensì a una situazione ben peggiore: il caos totale. Nessuno ha la minima idea, o ha elaborato un piano qualsiasi, per sbrogliare l’incredibile situazione in cui noi abbiamo cacciato l’Iraq; uso l’espressione “cacciato”, perché quel che è successo non era necessario, non è stato richiesto né voluto. Quest’invasione si è dimostrata un terribile incubo per coloro che vi hanno partecipato.

Chi compie un errore deve assumersene la responsabilità. E’ tempo che coloro i quali hanno partecipato a questa vicenda – i paesi della coalizione e i loro partner volonterosi – si assumano la responsabilità di quanto è avvenuto al popolo iracheno, soprattutto ai profughi che cercano aiuto ma, ammesso che ne trovino, ricevono solo un aiuto minimo.

E’ tempo che coloro che hanno commesso l’errore iniziale e sono gli artefici di questa situazione caotica diano prova di responsabilità; le prime persone che bisogna aiutare sono i profughi.

 
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