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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 7 ottobre 2010 - Bruxelles Edizione GU

Dichiarazioni di voto
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Testo presentato : A7-0259/2010

  João Ferreira (GUE/NGL), per iscritto. (PT) Sono state presentate tre ulteriori richieste di mobilitazione del Fondo di solidarietà, ciascuna corrispondente alla chiusura di uno stabilimento in Europa, tra cui quella di uno stabilimento tessile galiziano, in Spagna. Nel complesso diverse altre centinaia di lavoratori sono stati oggetto di licenziamenti collettivi. Vale nuovamente la pena di ricordare che tale settore sta anche vivendo una grave crisi in Portogallo, dove sta subendo gli effetti della liberalizzazione particolarmente intensa del commercio mondiale, senza che sia intrapresa alcuna delle azioni necessarie per salvaguardarlo. A seguito della decisione di intensificare le misure di liberalizzazione per i tessili asiatici, ora gli effetti potrebbero persino peggiorare. Tale passo è stato intrapreso con il pretesto di prestare assistenza umanitaria al Pakistan, mentre in realtà risponde ai desideri dei grandi importatori dell’Unione europea. Ogni nuova richiesta di mobilitazione del Fondo rende più urgenti le misure da noi promosse, intese a combattere efficacemente la disoccupazione, spronare l’attività economica, eliminare i posti di lavoro che non offrono alcuna sicurezza e ridurre l’orario lavorativo senza tagliare gli stipendi. Tali misure comportano anche la lotta alla delocalizzazione delle aziende e, soprattutto, impongono una rottura completa con le politiche neoliberali che stanno manifestamente provocando un disastro economico e sociale nei paesi dell’Unione.

 
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