Proposta di risoluzione - B7-0019/2013Proposta di risoluzione
B7-0019/2013

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sui negoziati commerciali UE-Mercosur

9.1.2013 - (2012/2924(RSP))

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B7 0553/2012
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

José Bové, Catherine Grèze, Martin Häusling, Yannick Jadot, Ulrike Lunacek, Ana Miranda, Raül Romeva i Rueda a nome del gruppo Verts/ALE

Procedura : 2012/2924(RSP)
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B7-0019/2013
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B7-0019/2013
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B7‑0019/2013

Risoluzione del Parlamento europeo sui negoziati commerciali UE-Mercosur

(2012/2924(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   visto l'accordo quadro di cooperazione interregionale UE-Mercosur firmato nel 1995 e in vigore dal 1999,

–   vista la sua risoluzione dell'8 marzo 2011 sull'agricoltura dell'UE e il commercio internazionale[1],

–   visti l'articolo 21 TUE e l'articolo 208 TFUE che impongono all'Unione interventi coerenti anche nella sua azione esterna, nella sua politica di sviluppo e nella sua politica commerciale,

–   vista l'interrogazione alla Commissione sullo stato delle relazioni commerciali UE- Mercosur (O-000218/2012B7‑0553/2013),

–   visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A. considerando che l'Accordo quadro di cooperazione regionale UE-Mercosur, in vigore dal 1999, ha rappresentato un'adeguata e proficua base per il costante approfondimento delle relazioni commerciali fra i due blocchi;

B.  considerando che nel 1999 l'UE ha avviato i negoziati per un Accordo di associazione con il quattro paesi del Mercosur con l'obiettivo finale di pervenire a un Accordo biregionale di libero scambio; che tali negoziati si sono arenati nel 2004 ma sono stati rilanciati nel 2010;

C. considerando che il Mercosur è impegnato in un processo di ristrutturazione/ampliamento e di consolidamento istituzionale: il Venezuela è divenuto membro a pieno titolo da metà del 2012 e la Bolivia Stato aderente nel 2012; Cile Colombia, Ecuador e Perù hanno lo status di paesi associati, mentre il Paraguay è stato sospeso dopo il colpo di stato del giugno 2012;

D. considerando che questo processo di integrazione regionale va visto nel più ampio quadro dei recenti sforzi per integrare l'America latina e i Caraibi sul piano politico, economico e sociale, un processo in cui i principali soggetti istituzionali - UNASUR, CELAC e ALBA - si adoperano a differenti livelli per lo sviluppo di una nuova architettura economico-finanziaria atta a creare uno scudo contro le cause prime della crisi finanziaria globale;

E.  considerando che i paesi membri mostrano fra loro notevoli diseguaglianze in termini di sviluppo sociale ed economico e che ogni processo di integrazione dovrà innanzitutto affrontare e superare un certo numero di problemi interni;

F.  considerando il fondamentale squilibrio degli scambi commerciali, non solo fra i paesi del Mercosur ma anche fra il Mercosur e l'UE; che il 20% delle importazioni agricole dell'UE provengono dal Mercosur, verso cui l'UE esporta soprattutto prodotti industriali;

G. considerando che l'UE ha delocalizzato in larga misura nei paesi del Mercosur la produzione di proteine per i mangimi animali e sta facendo lo stesso per la produzione delle colture energetiche, con impatto negativo sulla biodiversità, le foreste, l'acqua, il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la sovranità, l'utilizzo del suolo e la proprietà terriera, e con altre conseguenze come l'esodo rurale e la nascita di baraccopoli nelle grandi aree urbane;

H. considerando che le decisioni degli investitori dell'UE sono state guidate da considerazioni diverse dagli attuali Trattati bilaterali di investimento (BIT) come dimostra il caso del Brasile che, pur non avendo adottato BIT, attrae in generale la maggior parte degli investimenti esteri nella regione;

I.   considerando che la politica del Brasile in materia di diritti di proprietà intellettuale tiene conto delle nuove sfide, in particolare per quanto riguarda i medicinali generici e il freeware, il che ha prodotto effetti positivi sulla prevenzione e la cura delle malattie e ha permesso l'accesso a Internet per tutti; che tale politica va ulteriormente sviluppata;

J.   considerando che gli sforzi attualmente compiuti nell'UE per dare una nuova disciplina al settore finanziario e per proteggere l'Unione da un'ulteriore escalation delle situazioni di crisi, potrebbero essere vanificati dalle disposizioni sulla liberalizzazione dei servizi finanziari che caratterizzano le pratiche negoziali della DG Trade;

 

K. considerando che dalle Valutazioni d'Impatto (VI) e dalle Valutazioni d'Impatto sulla Sostenibilità (VIS) effettuate nel 2011 relativamente a un possibile accordo commerciale UE-Mercosur si evince che l'UE non ne trarrebbe alcun guadagno significativo in termini di benessere economico e che ne potrebbe derivare un forte impatto negativo sulla biodiversità globale e il cambiamento climatico;

1.  sottolinea il fatto che i rapporti politici e commerciali fra l'UE e il Mercosur sono stati finora puntellati dal vigente Accordo quadro di cooperazione, come dimostrano da un lato l'intensificarsi della cooperazione politica nelle sedi internazionali e dall'altro il volume degli scambi commerciali;

2.  rimane poco persuaso del fatto che i due partner debbano accelerare i negoziati per un nuovo Accordo di associazione e invita la Commissione a valutare le attuali direttive negoziali per proporre modifiche che tengano conto della mutata natura e composizione del blocco Mercosur;

3.  esprime preoccupazione per la generale tendenza a tornare alle esportazioni di beni primari dall'America latina all'UE - ravvisabile anche per il Mercosur - a seguito della crescente domanda internazionale di materie prime per la produzione industriale, derrate alimentari, mangimi ed energia, che sta provocando numerosi conflitti sociali;

4.  è persuaso che ogni nuovo accordo fra i due blocchi debba arrestare e invertire l'attuale tendenza a incrementare l'export agricolo del Mercosur in cambio dell'aumento delle esportazioni UE di macchinari e servizi; produrre vantaggi tangibili in termini di benessere per tutti i partner; ottemperare al principio della coerenza di azione sancito dai trattati, e rispettare gli obiettivi ambientali e le imprescindibili esigenze in materia di clima;

5.  sottolinea che gli sforzi negoziali devono evitare accuratamente ogni strategia di spaccatura del blocco e considerare piuttosto la regione nel suo complesso; che devono favorire un riequilibrio degli attuali pattern commerciali e degli attuali rapporti di potere economici al fine di renderli ecologicamente sostenibili;

6.  invita le parti ad avviare urgentemente colloqui mirati aventi per oggetto l'adeguata consultazione delle comunità interessate da progetti agricoli e minerari; la responsabilità legale degli investitori per i danni arrecati, anche dopo il completamento dei progetti, in particolare nei settori energetico, minerario e agro-industriale; il rispetto effettivo della legge; l'accesso alla giustizia per le vittime;

7.  saluta con favore la legislazione del Brasile sulla proprietà intellettuale e invita tutte le parti interessate a sviluppare e adottare analoghe disposizioni nei loro futuri accordi; invita la Commissione a rispettare la decisione del Brasile di non concludere trattati bilaterali di investimento con paesi terzi;

8.  sollecita la Commissione ad astenersi da ulteriori posizioni aggressive nei confronti dell'Argentina, che compromettono le relazioni con l'intero Mercosur, e a rispettarne la politica industriale e tariffaria; al riguardo invita la Commissione ad abbandonare le iniziative adottate contro l'Argentina nel quadro del Meccanismo di risoluzione delle controversie (DSM);

9.  rammenta che le direttive negoziali per l'Accordo di associazione UE-Mercosur erano state adottate dal Consiglio nel 1999 e non riflettono la necessità di trovare risposte ai grandi problemi dell'attuale secolo quali il cambiamento climatico e la crisi finanziaria globale; sollecita la Commissione a rivedere i suoi schemi negoziali concernenti la liberalizzazione del settore finanziario per evitare incompatibilità con l'impegno di riforma regolamentare dell'UE;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al SEAE, ai governi degli Stati membri, ai governi e parlamenti dei paesi del Mercosur e al Parlamento del Mercosur (Parlasur).