RACCOMANDAZIONE PER LA SECONDA LETTURA relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che accorda alla Banca europea per gli investimenti una garanzia dell'Unione in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie a favore di progetti realizzati al di fuori dell’Unione europea e che abroga la decisione n. 633/2009/CE

5.10.2011 - (12443/1/2011 – C7‑0270/2011 – 2010/0101(COD)) - ***II

Commissione per i bilanci
Relatore: Ivailo Kalfin

Procedura : 2010/0101(COD)
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Ciclo del documento :  
A7-0327/2011
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A7-0327/2011
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che accorda alla Banca europea per gli investimenti una garanzia dell'Unione in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie a favore di progetti realizzati al di fuori dell’Unione europea e che abroga la decisione n. 633/2009/CE

(12443/1/2011 – C7‑0270/2011 – 2010/0101(COD))

(Procedura legislativa ordinaria: seconda lettura)

Il Parlamento europeo,

–   vista la posizione del Consiglio in prima lettura (12443/1/2011 – C7-0270/2011),

–   vista la sua posizione in prima lettura[1] sulla proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2010)0174),

–   visto l'articolo 294, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–   visto l'articolo 72 del suo regolamento,

–   vista la raccomandazione per la seconda lettura della commissione per i bilanci (A7-0327/2011),

1.  approva la posizione del Consiglio in prima lettura;

2.  constata che l'atto è adottato in conformità della posizione del Consiglio;

3.  incarica il suo Presidente di firmare l'atto congiuntamente al Presidente del Consiglio, a norma dell'articolo 297, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

4.  incarica il suo Segretario generale di firmare l'atto, previa verifica che tutte le procedure siano state debitamente espletate, e di procedere, d'intesa con il Segretario generale del Consiglio, a pubblicarlo nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio, alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.

MOTIVAZIONE

1. Antefatti e osservazioni sulla procedura

La Banca europea per gli investimenti (BEI), i cui azionisti sono gli Stati membri, è uno dei più importanti strumenti finanziari dell'UE. I prestiti concessi al di fuori dell'UE (9 miliardi di euro) rappresentavano oltre il 12% del totale dei prestiti nel 2010.

Il mandato esterno della BEI, cioè la garanzia di bilancio dell'UE a copertura dei rischi sovrani e politici legati alle sue operazioni di prestito e di garanzia dei prestiti al di fuori dell'UE, è decisa congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio con decisione n. 633/2009/CE del 13 luglio 2009, previa contestazione della base giuridica da parte del Parlamento europeo (PE)[1].

Il 21 aprile 2010 la Commissione ha presentato al PE e al Consiglio una proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che accorda alla Banca europea per gli investimenti una garanzia comunitaria in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie a favore di progetti realizzati al di fuori dell'Unione europea[2]. La proposta di decisione si basa sul riesame intermedio del mandato esterno della BEI previsto nella decisione 633/2009/CE. Questo riesame è stato presentato in una comunicazione della Commissione[3] basata su una valutazione esterna verificata e gestita da un comitato direttivo di saggi, su una valutazione effettuata da un consulente esterno[4] e su valutazioni specifiche svolte dal servizio di valutazione della BEI.

A livello di commissione sono stati presentati vari emendamenti in prima lettura, tra cui emendamenti di compromesso frutto di molteplici contatti informali e pareri ricevuti da cinque commissioni. Il 27 gennaio 2011 la commissione per i bilanci (BUDG) ha approvato la sua raccomandazione alla plenaria contenente un emendamento globale di compromesso sotto forma di un testo consolidato.

Nella seduta del 17 febbraio 2011 il Parlamento europeo ha adottato in prima lettura una risoluzione legislativa[5] che modifica la proposta della Commissione.

Il 3 marzo 2011 la commissione BUDG ha conferito al relatore il mandato di avviare negoziati con il Consiglio e la Commissione al fine di pervenire ad un accordo in seconda lettura, conformemente alla dichiarazione comune sulle modalità pratiche della procedura di codecisione[6] e all'articolo 70.

Parlamento, Consiglio e Commissione hanno tenuto varie riunioni informali (cfr. allegato) e la BEI è stata invitata a sottoporre eventuali questioni in riunioni distinte ed è stata regolarmente informata sui progressi compiuti. Il 21 giugno 2011 è stato raggiunto un accordo al riguardo, confermato dalla commissione BUDG con lettera del suo presidente in data 27 giugno 2011, e dal COREPER il 14 settembre 2011.

Il 20 settembre 2011 il Consiglio ha adottato la sua posizione in prima lettura, che incorpora l'accordo, conformemente all'articolo 294 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).

2. La proposta della Commissione: obiettivo ed elementi principali

L'obiettivo generale è quello di garantire, sulla base dei risultati della valutazione intermedia, la continuità della garanzia dell’UE sui finanziamenti esterni della BEI per il restante periodo delle attuali prospettive finanziarie 2007-2013, pur introducendo una serie di elementi nuovi nel mandato.

I nuovi elementi sono:

* Attivazione del "mandato opzionale" da 2 miliardi EUR, collocato in riserva. Il mandato opzionale deve essere attivato non sotto forma di aumento dei singoli massimali regionali, bensì per finanziare progetti che contribuiscono alla lotta ai cambiamenti climatici in tutte le regioni coperte dalla decisione.

* Sostituzione dell'attuale sistema di obiettivi regionali per le operazioni coperte da garanzia comunitaria con obiettivi orizzontali prioritari che interessano tutte le regioni coperte dal mandato esterno.

* Definizione da parte della Commissione, in collaborazione con la BEI e di concerto con il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), di orientamenti operativi per ciascuna regione coperta dal mandato esterno che riflettano le strategie regionali dell’Unione, al fine di rafforzare il collegamento fra le attività realizzate dalla BEI conformemente agli obiettivi prioritari generali previsti dal mandato esterno e le priorità regionali dell’UE.

* Rafforzamento della capacità della BEI di sostenere gli obiettivi di sviluppo dell'UE, attraverso:

 il miglioramento della valutazione e del monitoraggio da parte della BEI degli aspetti sociali e di sviluppo dei progetti;

 un maggiore accento dell’intervento della BEI in settori che favoriscono lo sviluppo dei paesi terzi, quali le infrastrutture ambientali, ivi inclusi l’approvvigionamento idrico e i servizi igienici, il trasporto sostenibile e l’attenuazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre, la BEI aumenterebbe progressivamente le proprie attività a favore della sanità e dell’istruzione.

* Attivazione del mandato esterno della BEI per altri cinque paesi, fra cui la Bielorussia.

3. Prima lettura del Parlamento

La risoluzione legislativa del Parlamento, approvata in prima lettura a stragrande maggioranza (538 voti a favore, 37 contro e 37 astensioni) comportava 5 emendamenti. L'emendamento 1, presentato da BUDG, introduce modifiche in tutto il testo.

Nella sua posizione il PE ha cercato principalmente di adattare i massimali per la continuità delle operazioni fino al 31 dicembre 2013, di rafforzare la trasparenza delle operazioni BEI che rientrano nel mandato esterno nonché il loro sostegno agli obiettivi di politica esterna dell'UE e di preparare le prospettive a più lungo termine, alcune delle quali sono delucidate nelle raccomandazioni della revisione intermedia.

Gli emendamenti più importanti riguardano i seguenti aspetti:

Massimali: i massimali sono aumentati di 1,857 miliardi EUR per coprire in maniera adeguata l'estensione del mandato a nuovi paesi (considerando 7 bis, articolo 2, par.1) e si introduce una flessibilità di rassegnazione del 20% fra i massimali regionali (Allegato I, ultimo paragrafo). Si incoraggia la possibilità per la BEI di reinvestire i rientri provenienti da operazioni precedenti, come proposto nel progetto di regolamento (CE) n. 1638/2006 (considerando 8 quater).

Obiettivi dell'UE e condizionalità: le operazioni della BEI devono contribuire in particolare alla realizzazione dei principi enunciati all'articolo 21 del trattato UE; nei paesi in via di sviluppo si presterà attenzione alle risorse naturali e alla riduzione della povertà; entro il 2012 la BEI e la Commissione presenteranno una strategia per eliminare progressivamente i progetti pregiudizievoli per gli obiettivi dell'UE relativi al clima (articolo 3). Si fa riferimento alla dichiarazione di Parigi del 2005 e al programma di azione di Accra del 2008 (considerando 13, articolo 5, par. 2) nonché agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (considerando 15 bis). L'ammissibilità dei paesi a beneficiare del mandato sui cambiamenti climatici può essere limitata per quei paesi che non si sono impegnati a conseguire gli opportuni obiettivi in materia (articolo 2, par. 4). L'obbligo di dovuta diligenza della BEI in merito agli aspetti inerenti allo sviluppo include anche quello di verificare che vi sia un'adeguata consultazione pubblica in loco (articolo 6, par. 1). L'estensione del mandato alla Bielorussia è respinto (Allegato II, B - Paesi coperti dallo strumento di vicinato e di partenariato). Gli orientamenti operativi regionali saranno adottati tramite atti delegati (considerando 23, articolo 5).

Trasparenza e informazione

La relazione annuale della Commissione (articolo 10) deve includere in particolare sezioni concernenti i seguenti aspetti:

- sostegno agli obiettivi di politica estera dell'UE relativi alle operazioni ammissibili,

- impatto sullo sviluppo, sostenibilità ambientale e sociale,

- ripartizione delle risorse finanziarie dell'Unione utilizzate in combinazione con il finanziamento BEI e altri donatori.

Indicatori di risultato elaborati dalla BEI in relazione allo sviluppo, all'ambiente e ai diritti umani (articolo 5, par. 2) saranno alla base delle relazioni pubbliche annuali (articolo 6, par. 2 bis).

Se possibile sarà anche reso pubblico il risultato del monitoraggio di taluni aspetti (fra cui il sostegno degli intermediari finanziari alle PMI) in fase di attuazione e completamento da parte dei promotori dei progetti (articolo 6, par. 2).

E' inserito un nuovo articolo che vieta le operazioni in giurisdizioni non cooperative (articolo 10 bis).

Prospettive a più lungo termine: Entro il primo semestre del 2012 sarà creata una piattaforma UE per la cooperazione e lo sviluppo al fine di incrementare e razionalizzare la combinazione di sovvenzioni e prestiti, con la partecipazione di altre istituzioni finanziarie bilaterali e multilaterali europee (considerando 25, articolo 8, par. 2 bis). Un nuovo articolo prevede la creazione di un gruppo di lavoro per riesaminare il futuro dell'aiuto allo sviluppo, fra cui il ruolo della BEI (articolo 10 ter). Viene fatto riferimento al microcredito (considerando 8 ter) ed è prevista un'analisi costi/benefici per l'apertura di filiali, in particolare nella regione mediterranea (considerando 25 bis).

4. Valutazione della prima lettura del Consiglio

Il Consiglio appoggia l'accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio nel corso dei triloghi informali (cfr. allegato).

Sono pochissimi gli emendamenti del Parlamento che non sono stati incorporati del tutto, in parte o in via di principio dal Consiglio (considerando 6 bis, 8 ter, 8 quater, 25 bis, articolo 5, par. 3 bis, articolo 8, par. 2 bis, articolo 10 ter). I settori in cui il PE aveva dimostrato un interesse fondamentale, ovvero informazione, massimali, sviluppo, ambiente, condizionalità, sono coperti nel testo.

Massimali: Il massimale per il mandato generale viene aumentato di 1,684 miliardi, di cui 1 miliardo di euro è destinato alla regione del Mediterraneo meridionale come chiesto dal Parlamento in prima lettura (considerando 12, allegato I). E' prevista una flessibilità del 10% nelle regioni e fra di esse. Il riferimento ai rientri, una questione pendente in un'altra procedura, non viene mantenuto.

Obiettivi dell'UE e condizionalità:

Non sono previste restrizioni all'ammissibilità dell'Islanda, mentre la Bielorussia continua a essere considerata inammissibile. Si rafforza la condizionalità consentendo alla Commissione di modificare l'elenco dei paesi ammissibili mediante atti delegati (articolo 4, paragrafo 2, allegato III) sulla base di un elenco prestabilito di paesi potenzialmente ammissibili (articolo 4, paragrafo 1, allegato II). D'altro canto si mette in chiaro che gli orientamenti operativi regionali sono di natura tecnica e soggetti a un quadro di politica regionale codeciso dai legislatori (articolo 6, paragrafo 1, allegato IV).

Prospettive a più lungo termine: La Commissione riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio entro il primo semestre 2012 e, se del caso, elabora una proposta in merito a una piattaforma per la cooperazione e lo sviluppo (considerando 31).

La valutazione dell'opportunità di creare filiali – prerogativa del consiglio di amministrazione della BEI – e del futuro dell'aiuto allo sviluppo (gruppo di lavoro) non è stata mantenuta.

Un nuovo considerando (40) prevede, tra l’altro, che sia esaminata la possibilità che la BEI fornisca anche un finanziamento del microcredito nell'ambito del prossimo quadro finanziario.

5.   Contenuto della raccomandazione

Il vostro relatore raccomanda che venga accolta la prima lettura del Consiglio. Il contenuto del testo del Consiglio riflette ampiamente la prima lettura del Parlamento. Il testo è il risultato di intensi negoziati che si sono tenuti dal mese di febbraio al mese di giugno 2011.

Nel complesso, l’ampliamento del mandato della BEI consentirà un coordinamento molto migliore ai fini del conseguimento degli obiettivi dell'UE, molta più responsabilizzazione e trasparenza e un migliore uso della garanzia fornita dal bilancio UE.

  • [1]  Un Fondo di garanzia protegge il bilancio dell'Unione europea da shock che potrebbero verificarsi in caso di inadempienze sui prestiti garantiti dall'UE. Attualmente, il 9% del totale dei prestiti concessi è prelevato dal bilancio per essere versato nel Fondo. La copertura del Fondo avviene nell'anno N+2 di erogazione del prestito.
  • [2]  2010/0101 (COD) - COM(2010)0174, SEC(2010)0443.
  • [3]  COM(2010)0173, SEC(2010)0442.
  • [4]  Valutazione indipendente di COWI (febbraio 2010), Michael Camdessus e altri., "Mandato esterno della Banca europea per gli investimenti per il periodo 2007-2013. -. Revisione intermedia: Relazione e raccomandazioni del comitato direttivo di "saggi", febbraio 2010. Disponibile all'indirizzo: <www.eib.org/attachments/documents/eib_external_mandate_2007-2013_mid-term_review.pdf.
  • [5]  Testi approvati, P7_TA(2011)0062.
  • [6]  GU C 145 del 30.6.2007, pag. 5.

ALLEGATO

Decision on the EIB external mandate

Steps and informal meetings in 2011 between the EP negotiating team (1), the Presidency of the Council (2) and Commission

Date

Place

Meetings on the EIB external mandate Decision

27 january

Brussels

BUDG adopts its recommendation to the plenary

17 february

Strasbourg

EP adopts its first reading

28 february

 

Exploratory talks with a view to presenting a request to BUDG Committee to open negotiations

3 march

Brussels

BUDG committee gives mandate to set up a negotiating team and enter negotiations

17 march

Brussels

Informal trilogue

22 march

Brussels

Informal trilogue

31 march

 

Brussels

 

BUDG committee meeting: rapporteur gives state of play of negotiations (Annex XXI, point 6 of the Rules of procedure)

12 april

Brussels

Informal trilogue

14 april

Brussels

BUDG meeting: state of play of negotiations

3 may

Brussels

Informal trilogue

5 may

Brussels

BUDG meeting: state of play of negotiations

Informal trilogue

12 may

Strasbourg

Informal trilogue

23 may

Brussels

BUDG meeting: state of play of negotiations

1 june

Brussels

Informal trilogue

15 june

Brussels

BUDG meeting: state of play of negotiations

21 june

Brussels

Informal trilogue. Agreement.

27 june

Brussels

BUDG meeting: Approval of the agreement.

BUDG Chair letter committing to approve Council's first reading position if it conforms with the agreement.

19 september

Brussels

Council adopts its first reading position

(1) Rapporteur Ivailo Kalfin, Shadow-rapporteurs: Giovanni Collino, Sidonia Elżbieta Jedrzejewska (EPP), Carl Haglund (ALDE), Helga Trüpel (Greens/EFA), Miguel Portas (GUE), Claudio Morganti (EFD).

(2) Council represented by the Head of the Economic and Financial Unit of the Permanent Representation of Hungary to the European Union.

PROCEDURA

Titolo

Garanzia dell’UE alla BEI in caso di perdite dovute a prestiti e garanzie a favore di progetti realizzati al di fuori dell’Unione europea

Riferimenti

12443/1/2011 – C7-0270/2011 – 2010/0101(COD)

Prima lettura del PE – Numero P

17.2.2011                     T7-0062/2011

Proposta della Commissione

COM(2010)0174 - C7-0110/2010

Annuncio in Aula del ricevimento della posizione del Consiglio in prima lettura

29.9.2011

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

BUDG

29.9.2011

 

 

 

Relatore(i)

       Nomina

Ivailo Kalfin

8.9.2011

 

 

 

Approvazione

5.10.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

28

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marta Andreasen, Francesca Balzani, Lajos Bokros, Andrea Cozzolino, Isabelle Durant, James Elles, Göran Färm, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazábal Rubial, Salvador Garriga Polledo, Jens Geier, Ivars Godmanis, Estelle Grelier, Lucas Hartong, Jutta Haug, Anne E. Jensen, Sergej Kozlík, Jan Kozłowski, Alain Lamassoure, Giovanni La Via, Barbara Matera, Miguel Portas, Dominique Riquet, László Surján, Angelika Werthmann

Supplenti presenti al momento della votazione finale

François Alfonsi, Philippe Boulland, Roberto Gualtieri, Paul Rübig, Peter Šťastný, Georgios Stavrakakis

Deposito

5.10.2011