RELAZIONE "Verso un servizio di interpretazione più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi al Parlamento europeo"

24.6.2013 - (2011/2287(INI))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Esther de Lange


Procedura : 2011/2287(INI)
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A7-0233/2013
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A7-0233/2013
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

"Verso un servizio di interpretazione più efficiente ed efficace sotto il profilo dei costi al Parlamento europeo"

(2011/2287(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visto l'articolo 286 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–   vista la sua risoluzione del 5 settembre 2006 sulla relazione speciale della Corte dei conti europea n. 5/2005: Spese per l'interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio[1],

–   vista la relazione speciale della Corte dei conti europea n. 5/2005: Spese per l'interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio, corredata delle risposte delle istituzioni[2],

–   vista la nota ai membri dell'Ufficio di presidenza dal titolo "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse del servizio di interpretazione ̶ attuazione della decisione relativa al bilancio del Parlamento europeo per il 2012",

–  vista la relazione del Segretario generale del Parlamento europeo, del 9 aprile 2013, dal titolo "Prepararsi alla complessità: il Parlamento europeo nel 2025 – le risposte" [3],

–   visto l'articolo 48 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0233/2013),

A. considerando che il multilinguismo è uno degli elementi fondamentali del Parlamento europeo e dell'Unione nel suo insieme, e che garantisce il rispetto della diversità culturale e linguistica nonché parità di trattamento a cittadini dell'UE di ambienti e origini diversi;

B.  considerando che il principio del multilinguismo al Parlamento europeo costituisce il fondamento dell'attività politica, colegislativa e di comunicazione di tale istituzione;

C. considerando che il principio del multilinguismo al Parlamento europeo protegge da superflui ostacoli al diritto di voto passivo dei cittadini europei alle elezioni del Parlamento europeo;

D. considerando che il multilinguismo garantisce il diritto dei cittadini di comunicare con il Parlamento europeo, in qualsiasi lingua ufficiale dell'UE, consentendo loro in tal modo di esercitare il relativo diritto di controllo democratico;

E.  considerando che i servizi linguistici del Parlamento europeo facilitano la comunicazione e, così facendo, assicurano che il Parlamento resti aperto a tutti i cittadini dell'Europa, garantendo la trasparenza all'interno dell'unica struttura multilinguistica dell'Unione, basata su 23 lingue ufficiali;

F.  considerando che il regolamento del Parlamento prevede che i deputati possano esprimersi nella lingua ufficiale di propria scelta e che sia garantita l'interpretazione nelle altre lingue ufficiali, rispettando in tal modo il diritto democratico di essere eletti al Parlamento europeo indipendentemente dalle proprie competenze linguistiche;

G. considerando che, per effetto dei successivi allargamenti, la sfida del multilinguismo ha raggiunto una dimensione completamente nuova in termini di ampiezza, complessità e pertinenza strategica, e che l'ampio multilinguismo si traduce naturalmente in costi ingenti e sempre più elevati per il Parlamento europeo e, di conseguenza, per i cittadini dell'Unione;

H. considerando che, per quanto concerne il bilancio del Parlamento per il 2012, si sono resi necessari notevoli risparmi, compresa una riduzione dei costi dei servizi di interpretazione pari a 10 milioni di EUR all'anno, al fine di limitare la crescita del bilancio all'1,9% rispetto all'anno precedente;

Quadro dell'interpretazione in seno al Parlamento europeo

1.  riconosce che l'Unione europea è l'unica entità al mondo che conduce una politica ufficiale in materia di multilinguismo basata su 23 lingue ufficiali, che presto saranno 24, per un totale di 506 (a breve 552) combinazioni linguistiche utilizzate; plaude, a tale riguardo, all'altissima qualità dei servizi di interpretazione del Parlamento, ma ritiene che si debbano cercare modi per ridurre gli oneri legati alla complessa struttura del multilinguismo e i relativi costi ingenti e sempre più elevati;

2.  rileva che, tra tutte le lingue parlate in Aula a Strasburgo e Bruxelles da settembre 2009 a febbraio 2013, l'inglese è stato utilizzato per 26 979 minuti (29,1%), il tedesco per 12 556 minuti (13,6%), il francese per 8 841 minuti (9,5%), l'estone per 109 minuti (0,1%) e il maltese per 195 minuti (0,2%);

3.  rileva che alcuni organismi multinazionali, come le Nazioni Unite e l'Organizzazione del trattato del Nord Atlantico (NATO), operano esclusivamente a livello intergovernativo, senza alcuna funzione legislativa; osserva, a tale proposito, che le Nazioni Unite, che contano 192 membri, hanno un regime linguistico caratterizzato da sei lingue ufficiali e che la NATO, con 28 membri, utilizza prevalentemente l'inglese, benché le lingue ufficiali siano due;

4.  sottolinea, tuttavia, che il Parlamento è un organo politico eletto a suffragio diretto, i cui deputati sono eletti indipendentemente dalle competenze linguistiche possedute; ribadisce pertanto il diritto di ogni deputato di esprimersi nella lingua ufficiale di propria scelta, in quanto principio chiave delle modalità operative del Parlamento europeo;

5.  rileva che le implicazioni pratiche dell'utilizzo delle lingue ufficiali in seno al Parlamento europeo sono indicate nel suo Codice di condotta sul multilinguismo, aggiornato nel 2008; sottolinea che il concetto di "multilinguismo integrale controllato", indicato nel Codice, mantiene la parità tra i deputati e i cittadini; osserva che l'attuazione del multilinguismo integrale, benché basata sul principio dell'"interpretazione su richiesta", dipenderà, nel lungo termine, da una piena consapevolezza degli utenti dei servizi linguistici quanto al costo connesso alla fornitura di tali servizi e quindi quanto alla loro responsabilità di farne il migliore uso;

6.  ritiene che il principio della sana gestione finanziaria debba essere applicato anche all'interpretazione e che si debba procedere a un'analisi critica al fine di valutare costantemente dove e come migliorare l'efficienza e controllare o limitare i costi, onde garantire l'utilizzo ottimale del denaro dei contribuenti europei;

Uso efficiente delle risorse di interpretazione

7.  prende atto della decisione relativa al "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse del servizio di interpretazione", approvata dall'Ufficio di presidenza del Parlamento nel 2011, che rafforza l'efficienza dei servizi di interpretazione, riducendone i costi strutturali come riportato di seguito: i) trovando un equilibrio tra le esigenze derivanti dai viaggi delle delegazioni del Parlamento e le risorse finanziarie e umane disponibili, ii) dando la priorità all'interpretazione per i triloghi durante le settimane in cui si tengono le riunioni delle commissioni, iii) distribuendo le riunioni delle commissioni in modo più uniforme durante la settimana, iv) applicando con maggiore rigore le norme relative alla durata delle riunioni serali;

8.  accoglie con soddisfazione il fatto che le risorse di bilancio assegnate ai servizi di interpretazione al Parlamento abbiano iniziato, di conseguenza, a diminuire; osserva che il risultato dell'esecuzione di bilancio è stato di 54 990 000 EUR nel 2010 e di 56 964 283 EUR nel 2011, e attualmente è pari a 47 000 000 EUR per il 2012, sebbene la cifra definitiva per tale anno non sarà nota fino al 31 dicembre 2013 e potrebbe risultare più alta;

9.  rileva che la stima per il bilancio 2013 è di 58 000 000 EUR a favore della DG Interpretazione, di cui 53 000 000 EUR direttamente collegati ai servizi di interpretazione; chiede di essere informato in maniera dettagliata e con regolarità in merito ai risultati concreti dell'iniziativa "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse" per quanto attiene al bilancio per l'esercizio 2013, in particolare in termini di riduzioni o aumenti previsti dei costi;

10. rileva inoltre che, nonostante i servizi di interpretazione del Parlamento siano costati 157 954 283 EUR nel triennio fino alla fine del 2012, si è ottenuta una riduzione del 17% rispetto alle cifre relative all'esecuzione di bilancio per il 2010 e il 2012; rileva che i risparmi intelligenti ottenuti nell'ambito dei servizi di interpretazione non hanno messo a repentaglio il principio del multilinguismo e insiste sul fatto che occorre garantire ai deputati parità di accesso ai servizi linguistici e approntare condizioni di lavoro adeguate per i servizi interessati;

11. accoglie favorevolmente il fatto che le stime delle entrate e delle spese del Parlamento per l'esercizio 2014 propongano di ridurre i costi di interpretazione del 23% rispetto alla cifra di 58 000 000 EUR del bilancio 2013; chiede informazioni dettagliate che dimostrino che i tagli proposti sono realizzabili e consentono di mantenere l'eccellente qualità dell'interpretazione;

12. sottolinea che l'attuazione del "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse" ha portato a notevoli benefici resi possibili dalla distribuzione più uniforme delle riunioni settimanali di commissione, senza alcuna riduzione del numero complessivo di tali riunioni; rileva che, di conseguenza, il numero totale di giornate di interpretazione è sceso da 105 258 (107 047 386 EUR) nel 2011 a 97 793 (100 237 825 EUR) nel 2012, il che ha comportato risparmi pari a 6 809 561 EUR;

13. rileva con preoccupazione il fatto che, secondo le relazioni sul Codice di condotta sul multilinguismo, le richieste di servizi di interpretazione provenienti da commissioni, delegazioni e gruppi politici siano ancora caratterizzate da un livello elevato e in crescita di annullamenti tardivi, come illustrato nelle cifre riportate di seguito:

Commissioni

2009

2010

2011

2012

Richieste

984

1712

2213

2448

Annullamenti

tardivi

76

172

238

359

%

7,72 %

10,05 %

10,80 %

14,70 %

Delegazioni

2009

2010

2011

2012

Richieste

624

813

836

832

Annullamenti

tardivi

116

93

102

171

%

18,59 %

11,44 %

12,20 %

20,60 %

Gruppi politici

2009

2010

2011

2012

Richieste

1922

2310

2297

2146

Annullamenti

tardivi

285

378

266

292

%

14,83 %

16,36 %

11,60 %

13,60 %

14. rileva con preoccupazione che i costi sostenuti in conseguenza di tali annullamenti tardivi rappresentano una percentuale sostanziale del bilancio complessivo per l'interpretazione; osserva, a tale proposito, che sono stati spesi 4 350 000 EUR (il 7,6% del bilancio per l'interpretazione) nel 2011 e 5 480 000 EUR (l'11,9% del bilancio per l'interpretazione) nel 2012 per rendere disponibili servizi di interpretazione che poi non sono stati utilizzati a seguito di richieste o annullamenti tardivi; invita l'Ufficio di presidenza a fornire alla commissione per il controllo dei bilanci un'analisi dettagliata della crescente tendenza concernente gli annullamenti tardivi e a introdurre un meccanismo volto a sensibilizzare maggiormente in merito allo spreco di risorse causato dagli annullamenti tardivi, nonché a ridurre in modo significativo il numero e la percentuale di tali annullamenti;

15. ribadisce che è altresì necessario, pur mantenendo un livello elevato di prestazioni, fare un uso più efficiente delle risorse linguistiche e controllarne i costi, esaminando il carico di lavoro globale di ciascuna unità linguistica e assicurando la riduzione dei costi generati dall'annullamento tardivo di riunioni o di visite di delegazione con servizio di interpretazione, in violazione delle scadenze previste dal Codice di condotta; insiste sul fatto che le commissioni, le delegazioni e i gruppi politici vadano sensibilizzati in merito alle regole stabilite dal Codice di condotta;

16. invita l'Ufficio di presidenza a elaborare un sistema con una clausola sanzionatoria al fine di contrastare gli annullamenti tardivi delle prenotazioni dei servizi di interpretazione;

17. invita l'amministrazione a utilizzare pienamente e in modo efficiente i profili linguistici aggiornati dei deputati all'atto della predisposizione dei servizi linguistici per le commissioni, le delegazioni e i gruppi politici all'interno e all'esterno dei luoghi di lavoro; insiste affinché tutti i profili linguistici dei deputati siano aggiornati ogni anno; osserva inoltre che è opportuno trasmettere una copia dei profili aggiornati alle segreterie delle commissioni, delle delegazioni, dei gruppi politici e dei gruppi di lavoro;

18. insiste, nel pieno rispetto della decisione del dicembre 2011 dell'Ufficio di presidenza del Parlamento sul "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse del servizio di interpretazione", affinché durante una visita di una delegazione l'interpretazione verso una lingua ufficiale sia fornita esclusivamente dietro esplicita richiesta scritta da parte del deputato al Parlamento europeo che vi partecipa; sottolinea che il numero di interpreti durante una visita di delegazione non dovrebbe essere superiore al numero di deputati al Parlamento europeo che vi partecipano;

19. ricorda la proposta del Segretario generale di introdurre misure di sensibilizzazione fra gli utenti dei servizi di interpretazione, fra cui le commissioni, le delegazioni e i gruppi politici, ed è del parere che le future proposte debbano comprendere la fatturazione "virtuale" per gli utenti;

20. invita l'amministrazione a continuare a far redigere un resoconto dal capo équipe degli interpreti al termine di ciascuna riunione, d'intesa con la segreteria della riunione, in merito ai servizi di interpretazione richiesti ma non utilizzati; rileva che una copia di tale resoconto debba essere trasmessa alla segreteria della riunione interessata; ritiene che detto resoconto debba prendere in considerazione anche gli utenti delle trasmissioni in webstreaming e delle trasmissioni video on demand;

21. invita l'Ufficio di presidenza a trasmettere alla commissione per il controllo dei bilanci la relazione sull'utilizzo dei servizi linguistici, inviata ogni sei mesi dai servizi di interpretazione e traduzione; osserva che la relazione dovrebbe includere un'analisi dei servizi linguistici forniti in relazione alle richieste presentate dagli utenti e dei costi sostenuti per l'erogazione di tali servizi;

22. prende nota dell'introduzione del nuovo servizio di interpretazione ad personam (IAP) offerto ai deputati e creato a seguito del progetto pilota avviato nel 2010; rileva che tale nuovo servizio ha comportato costi pari a 157 000 EUR nel 2011 e a 115 000 EUR nel 2012; ritiene che sia necessario procedere a una revisione del servizio al fine di trovare modi per migliorarlo;

L'interpretazione al Parlamento europeo: prospettive per il futuro

23. accoglie con favore i miglioramenti in termini di efficienza e le riduzioni dei costi conseguiti dai servizi di interpretazione negli ultimi anni, pur mantenendo una qualità del lavoro eccellente; sottolinea che le spese di interpretazione e traduzione continuano ad assorbire una percentuale significativa del bilancio del Parlamento e ritiene pertanto che la sfida del multilinguismo a costi ragionevoli richieda un'attenzione costante da parte del Parlamento;

24. ritiene che la commissione per il controllo dei bilanci debba essere informata regolarmente circa le variazioni dei costi relativi all'interpretazione; chiede che la relazione annuale relativa al Codice di condotta preparata dai servizi di interpretazione e inviata al Segretario generale sia resa nota ai membri della commissione;

25. è del parere che sarebbe opportuno evitare quanto più possibile situazioni in cui non si fruisce del servizio di interpretazione offerto verso talune lingue;

sottolinea la necessità di adottare misure volte a diminuire i costi dell'interpretazione superflua nelle riunioni e chiede pertanto che sia elaborato e messo in atto con urgenza un sistema che eviti la disponibilità dell'interpretazione verso lingue che non sono effettivamente utilizzate in determinate riunioni o richieste dagli utenti in streaming;

26. auspica che il Segretario generale presenti, entro la fine dell'anno, un'analisi dettagliata delle lingue per le quali è prevista l'interpretazione in tutte le riunioni dei gruppi (di lavoro), delle commissioni e delle delegazioni e delle lingue effettivamente utilizzate in tali riunioni, nonché un quadro generale delle deroghe alle norme generali di interpretazione, adottate dall'Ufficio di presidenza in data 12 marzo 2012[4], richieste e concesse per le visite delle delegazioni;

27. invita l'Ufficio di presidenza ad adottare, entro la fine dell'anno, un'ulteriore decisione sul multilinguismo che affronti specificamente gli scenari possibili relativi all'"interpretazione su richiesta" e ai miglioramenti in termini di efficienza ottenibili di conseguenza;

28. si rammarica del fatto che la Corte dei conti non abbia dato un seguito alla sua relazione sulle spese di interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio dal 2005;

29. chiede pertanto alla Corte dei conti di fornire al Parlamento, in tempi ragionevoli e al più tardi entro marzo 2014, una relazione speciale sulle spese di interpretazione e traduzione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio, che ne valuti la sana gestione finanziaria e aggiorni le osservazioni contenute nella sua relazione speciale n. 5/2005; rileva inoltre che tale relazione potrebbe essere elaborata su base regolare ed essere utilizzata per la procedura di discarico; ribadisce la necessità che la relazione chiarisca se le istituzioni interessate dispongono di adeguati strumenti e procedure per garantire che:

–   i servizi forniti non superino le esigenze effettive,

–   tutti i servizi necessari possano essere forniti,

–   i servizi siano forniti al più basso costo possibile,

–   i servizi forniti siano di alta qualità;

30. osserva inoltre che in tale relazione di controllo è necessario effettuare un confronto approfondito tra l'efficacia sotto il profilo dei costi dei servizi di interpretazione del Parlamento e quella dei servizi del Consiglio e della Commissione, nonché un raffronto tra i costi effettivi dei servizi di interpretazione delle tre istituzioni e quelli registrati nel periodo di revisione di riferimento;

31. insiste inoltre affinché il Parlamento affronti, in via prioritaria, la questione relativa al considerevole numero di annullamenti tardivi e invita l'Ufficio di presidenza a presentare un piano d'azione dettagliato per ridurre tali fenomeni;

32. ribadisce che la cooperazione interistituzionale è essenziale per lo scambio di buone prassi che promuovano l'efficacia e permettano di conseguire risparmi; ritiene che la cooperazione interistituzionale andrebbe migliorata riguardo all'interpretazione; chiede di effettuare una revisione approfondita, che dia la priorità a una condivisione più efficace delle risorse disponibili tra tutte le istituzioni e a misure concrete nel settore dell'interpretazione esterna;

33. sottolinea l'importanza delle applicazioni software quali strumenti di gestione e insiste affinché siano assegnati più fondi a tale scopo nel quadro nel bilancio del prossimo anno; rileva che è possibile ottenere un livello maggiore di efficienza quando vengono fornite adeguate informazioni di gestione ai servizi amministrativi del Parlamento; ritiene deplorevole il fatto che alcune DG accusino ancora un forte ritardo in termini di applicazioni software disponibili, malgrado i progressi registrati nel settore informatico dal 2010;

34. invita i servizi competenti a valutare se i notevoli miglioramenti sotto il profilo dell'efficienza realizzati nell'ambito dell'interpretazione possano servire da esempio per miglioramenti in altre DG;

*

*        *

35. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 305 E del 14.12.2006, pag. 67.
  • [2]  GU C 291 del 23.11.2005, pag. 1.
  • [3]  "Prepararsi alla complessità: il Parlamento europeo nel 2025 – le risposte", Segretario generale del Parlamento europeo, 9 aprile 2013.
  • [4]  È stato deciso specificamente che, benché le delegazioni continueranno a beneficiare del pieno diritto all'interpretazione per un massimo di cinque lingue, come stabilito nel Codice di condotta sul multilinguismo, durante le settimane dedicate alle attività parlamentari esterne (settimane verdi), le delegazioni che chiedono una deroga per viaggi durante le settimane in cui si riuniscono le commissioni potranno usufruire solo di un regime linguistico limitato, non superiore all'interpretazione verso una lingua.

MOTIVAZIONE

Nel 2005, la Corte dei conti europea (CCE) ha presentato alla commissione per il controllo dei bilanci la sua relazione speciale n. 5/2005 relativa alle spese di interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio. Nel caso del Parlamento, l'obiettivo della relazione speciale consisteva nel valutare possibili miglioramenti, concentrando l'attenzione sui problemi organizzativi e garantendo il diritto dei deputati di parlare e ascoltare la lingua ufficiale di propria scelta. La relazione ha evidenziato un utilizzo inefficiente dei servizi di interpretazione e l'esigenza di sensibilizzare maggiormente in merito ai costi dell'interpretazione e allo spreco delle risorse.

L'Unione europea (UE) è l'unica entità al mondo a perseguire una politica ufficiale di multilinguismo basata su 23 lingue ufficiali[1], che presto diventeranno 24. Nel 2011, si sono svolte 5 263 sedute con circa 100 000 giornate/interprete, per le quali sono stati impiegati nel 47,74% dei casi interpreti esterni e nel 52,26% dei casi interpreti funzionari.

L'uso delle lingue ufficiali nel Parlamento europeo è disciplinato dal suo Codice di condotta sul multilinguismo, aggiornato nel 2008. Il Parlamento ha manifestato l'intenzione di sviluppare il concetto di "multilinguismo controllato" nella sua risoluzione del 14 maggio 2003 sullo stato di previsione per il 2004 e ha invitato l'Ufficio di presidenza a presentare proposte concrete per un utilizzo più efficiente delle risorse, pur mantenendo la parità tra le lingue. Nella risoluzione del 1° giugno 2006 sullo stato di previsione per il 2007, il Parlamento ha ritenuto che il multilinguismo costituisse una condizione imprescindibile per l'istituzione e i suoi deputati, ma ha riconosciuto l'elevato costo del mantenimento di un ampio servizio di traduzione e interpretazione. Nelle risoluzioni del 5 settembre 2006 e del 10 luglio 2007, il Parlamento ha rilevato che il multilinguismo consente ai cittadini di esercitare il diritto di controllo democratico e che i servizi linguistici aiutano le istituzioni dell'UE a rimanere aperte e trasparenti, e si è compiaciuto dell'elevata qualità dei servizi linguistici.

Nel 2011, l'Ufficio di presidenza del Parlamento ha approvato misure per ridurre la cifra totale dei progetti di stima del 2012 del Parlamento europeo con l'attuazione del "Multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse del servizio di interpretazione", che aumenta l'efficienza dei servizi di interpretazione e ne riduce i costi di 10 milioni di EUR.

I servizi di interpretazione del Parlamento sono di altissima qualità. Nonostante le misure adottate dall'Ufficio di presidenza in materia di "multilinguismo integrale con un efficiente utilizzo delle risorse nel servizio di interpretazione" i costi sono ancora notevoli e le risorse non sono sempre utilizzate in modo efficiente. Nel 2010, sono state rese disponibili, ma non utilizzate a causa di annullamenti tardivi, risorse per 6,05 milioni di EUR; nel 2011 tale cifra è stata pari a 4,4 milioni di EUR e nel 2012 a 5,48 milioni di EUR. Negli ultimi tre anni si sono persi 15,93 milioni di EUR a causa di richieste e annullamenti tardivi.

Uno degli scopi chiave della presente relazione è sensibilizzare in merito all'esigenza di migliorare l'efficienza del multilinguismo, senza compromettere la qualità globale e senza mettere in dubbio il diritto dei deputati di utilizzare, in seno al Parlamento, la lingua ufficiale di propria scelta. Come descritto nel Codice di condotta, i servizi linguistici al Parlamento saranno gestiti sulla base dei principi che disciplinano il "multilinguismo integrale controllato". Le risorse da destinare al multilinguismo verranno contenute grazie a una gestione basata sulle esigenze reali degli utenti, sulla responsabilizzazione di questi ultimi e su una migliore pianificazione delle richieste di servizi linguistici.

La relazione è costituita da tre parti, che prendono in esame rispettivamente:

-      il quadro generale dell'interpretazione applicabile al Parlamento europeo,

-      i recenti miglioramenti in termini di efficienza ottenuti in parte grazie all'accordo sul bilancio 2012 del Parlamento europeo, che richiedeva tagli per 10 milioni di EUR nel bilancio per l'interpretazione,

-      le azioni future da intraprendere, in particolare attraverso l'attuazione concreta dell'"interpretazione su richiesta", la riduzione degli annullamenti tardivi e un aggiornamento della relazione del 2005 della Corte dei conti sulla spesa per l'interpretazione.

La relazione chiede inoltre al Parlamento di informare meglio la commissione per il controllo dei bilanci in merito all'andamento dei costi nell'ambito dell'interpretazione e alle sue decisioni che incidono sui servizi di interpretazione e sui miglioramenti in termini di efficienza e riduzioni dei costi ottenuti, per esempio attraverso la pubblicazione per tutti i membri della commissione delle relazioni annuali sul Codice di condotta.

  • [1]  Oltre alle 23 lingue, il catalano, il basco e il galiziano godono dello status di lingue ufficiali in Spagna, pertanto alcuni testi dell'UE sono tradotti da e verso queste lingue a spese del governo spagnolo.

ALLEGATO I

Lingue parlate in Aula da settembre 2009 a febbraio 2013

Lingua

Minuti

%

Inglese

26979

29,1%

Tedesco

12556

13,6%

Francese

8841

9,5%

Italiano

7908

8,5%

Polacco

7115

7,7%

Spagnolo

5357

5,8%

Greco

4528

4,9%

Romeno

2831

3,1%

Ungherese

2596

2,8%

Olandese

2570

2,8%

Portoghese

2495

2,7%

Ceco

1651

1,8%

Slovacco

1573

1,7%

Svedese

1338

1,4%

Finlandese

1108

1,2%

Danese

805

0,9%

Bulgaro

612

0,7%

Lituano

476

0,5%

Sloveno

450

0,5%

Gaelico

265

0,3%

Lettone

239

0,3%

Maltese

195

0,2%

Estone

109

0,1%

TOTALE

92 597

100,0%

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

18.6.2013

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

20

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marta Andreasen, Jean-Pierre Audy, Zigmantas Balčytis, Zuzana Brzobohatá, Tamás Deutsch, Martin Ehrenhauser, Ingeborg Gräßle, Jan Mulder, Paul Rübig, Petri Sarvamaa, Theodoros Skylakakis, Bart Staes, Michael Theurer

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Cornelis de Jong, Esther de Lange, Karin Kadenbach, Ivailo Kalfin, Markus Pieper

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Vasilica Viorica Dăncilă, Verónica Lope Fontagné, Janusz Władysław Zemke