Indice 
 Precedente 
 Seguente 
 Testo integrale 
Procedura : 2013/2989(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento : B7-0367/2014

Testi presentati :

B7-0367/2014

Discussioni :

PV 17/04/2014 - 7
CRE 17/04/2014 - 7

Votazioni :

PV 17/04/2014 - 9.14
Dichiarazioni di voto

Testi approvati :

P7_TA(2014)0458

Testi approvati
PDF 139kWORD 58k
Giovedì 17 aprile 2014 - Strasburgo
Negoziati sull'accordo di libero scambio UE-Vietnam
P7_TA(2014)0458B7-0367/2014

Risoluzione del Parlamento europeo del 17 aprile 2014 sulla situazione dell'accordo di libero scambio UE-Vietnam (2013/2989(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali e la Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale dell'OIL,

–  vista la dichiarazione ministeriale della quarta conferenza ministeriale dell'OMC, adottata il 14 novembre 2001 a Doha, e in particolare il suo paragrafo 44 sul trattamento speciale e differenziato (TSD),

–  visto l'accordo di cooperazione del 1995 tra la CE e la Repubblica socialista del Vietnam (nel prosieguo: "Vietnam"), e il nuovo accordo di partenariato e cooperazione firmato il 27 giugno 2012,

–  vista la comunicazione della Commissione del 4 ottobre 2006 dal titolo "Competere nel mondo - Un contributo alla strategia per la crescita e l'occupazione dell'UE" (COM(2006)0567),

–  vista la sua risoluzione del 12 luglio 2007 sull'Accordo TRIPS e l'accesso ai farmaci(1),

–  vista la sua risoluzione del 22 maggio 2007 sull’Europa globale – aspetti esterni della competitività(2),

–  viste le direttive di negoziato del Consiglio del 23 aprile 2007, che autorizzano la Commissione a negoziare un accordo di libero scambio con i paesi dell'Associazione delle nazioni del sudest asiatico (ASEAN),

–  visto il documento di strategia nazionale del Vietnam per il 2007-2013(3),

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Vietnam, in particolare quella del 1 dicembre 2005 sulla situazione in Cambogia, Laos e Vietnam(4), e quella del 18 aprile 2013 sul Vietnam, in particolare la libertà di espressione(5),

–  vista la sua risoluzione del 25 novembre 2010 sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali(6),

–  vista la sua risoluzione del 6 aprile 2011 sulla futura politica europea in materia di investimenti internazionali(7),

–  vista la comunicazione della Commissione del 9 novembre 2010 intitolata "Commercio, crescita e affari mondiali – La politica commerciale quale componente essenziale della strategia 2020 dell'UE" (COM(2010)0612),

–  vista la sua risoluzione dell'27 settembre 2011 sulla nuova politica commerciale per l'Europa nel quadro della strategia Europa 2020(8),

–  vista la sua risoluzione del 13 dicembre 2011 sugli ostacoli agli scambi e agli investimenti(9),

–  vista la comunicazione della Commissione del 21 febbraio 2012 dal titolo "Ostacoli al commercio e agli investimenti - Relazione 2012" (COM(2012)0070),

–  vista la dichiarazione della Commissione alla plenaria dell’aprile 2014 sull'ALS UE-Vietnam,

–  visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il sistema commerciale multilaterale regolamentato, istituito attraverso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), costituisce il quadro più adatto per regolamentare e promuovere un commercio aperto ed equo e considerando che i negoziati multilaterali non precludono accordi bilaterali OMC+, che possono essere complementari ad essi;

B.  considerando che le direttive di negoziato della Commissione per l'ALS UE-Vietnam sono collegate all'autorizzazione del Consiglio del 23 aprile 2007 ad avviare negoziati per un accordo di libero scambio con i paesi dell'Associazione delle nazioni del sudest asiatico (ASEAN) e a dare seguito all'approvazione, da parte del Consiglio, del documento d'insieme che delinea gli obiettivi comuni di entrambe le parti negoziali, vale a dire l'intensificazione delle relazioni commerciali bilaterali esistenti; ricorda, tuttavia, che l'obiettivo iniziale era quello di negoziare un ALS con la regione ASEAN; sostiene, pertanto, la possibilità di negoziare accordi pienamente globali con i paesi della regione ASEAN (con l’intento di raggiungere l'obiettivo ultimo di negoziare, in futuro, un accordo interregionale);

C.  considerando che il varo ufficiale dei negoziati relativi all'ALS UE-Vietnam ha avuto luogo il 26 giugno 2012 a Bruxelles e che l'8 novembre 2013, dopo il 5° ciclo di negoziati, le due parti negoziali si sono impegnate in vista di iniziative congiunte al fine di concludere i negoziati entro la fine del 2014;

D.  considerando che le relazioni commerciali UE-Vietnam sono inserite nel quadro dell'accordo di partenariato e di cooperazione che è stato firmato il 27 giugno 2012 e che assicura un quadro efficace per le relazioni bilaterali in materia di commercio e investimenti;

E.  considerando che l'UE e il Vietnam hanno avviato un dialogo bilaterale ben sviluppato sui diritti umani; considerando la necessità di compiere ogni sforzo in tale contesto per contribuire ad impedire un deterioramento della protezione dei diritti umani in Vietnam; che i diritti umani dovrebbero essere considerati un elemento essenziale della politica commerciale dell'UE; che l'UE si è impegnata, nell'ambito del suo quadro strategico e del suo piano d’azione in materia di diritti umani e democrazia, ad integrare gradualmente i diritti umani nelle sue valutazioni d'impatto, segnatamente per gli accordi commerciali che hanno conseguenze economiche, sociali e ambientali significative;

F.  considerando che il Vietnam ha vissuto dieci anni di prosperità, con una crescita ininterrotta del PIL pari a circa l'8% annuo, che è culminata nella sua adesione all'OMC l'11 gennaio 2007 e che, da allora, il paese è stato influenzato negativamente dalla crisi economica globale che ha determinato un forte calo della crescita delle esportazioni, un drop off degli investimenti diretti esteri (IDE) in entrata e un calo delle rimesse dall'estero;

G.  considerando che, negli ultimi dieci anni, l'UE ha mantenuto un saldo negativo della bilancia commerciale con il Vietnam, come illustrato nuovamente dai dati relativi al secondo trimestre del 2013, che mostrano un totale degli scambi pari al valore di EUR 13,4 miliardi, con importazioni dell'UE dal Vietnam pari a EUR 10,5 miliardi ed esportazioni dell'UE verso il Vietnam pari a EUR 2,8 miliardi; che ciò rappresenta una forte diminuzione rispetto ai dati per il 2012, anno in cui il totale degli scambi ammontava a EUR 23.871 miliardi, di cui EUR 18,520 miliardi in importazioni dal Vietnam verso l'UE e EUR 5.351 miliardi in esportazioni dall’UE verso il Vietnam;

H.  considerando che il settore tessile e dell'abbigliamento non solo costituisce la principale fonte di occupazione formale per il Vietnam, con una forza lavoro diretta di oltre due milioni di lavoratori, ma è anche il suo più grande settore di esportazione; che il settore dell'assemblaggio di prodotti elettronici, un altro importante settore produttivo di esportazione, dà lavoro a circa 120 000 persone;

I.  considerando che il Vietnam ha ratificato finora solo 5 delle 8 convenzioni fondamentali dell'OIL; che non ha ratificato la convenzione dell'OIL n. 87 sulla libertà di associazione e la protezione del diritto di organizzazione, n. 98 sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva o n. 105 sull'abolizione del lavoro forzato;

J.  considerando che il Vietnam, beneficiario del sistema di preferenze generalizzate dell'UE, si colloca al 32° posto come partner commerciale dell'UE, in quinta posizione all'interno dell'ASEAN, mentre l'UE è il secondo principale partner commerciale del Vietnam, dopo la Cina e prima degli Stati Uniti, e maggiore fonte di investimenti diretti esteri del paese, con il 6,5 % degli IDE totali del Vietnam nel 2012; che, tuttavia, il potenziale UE di investimenti diretti esteri del Vietnam rimane in gran parte inutilizzato;

K.  considerando che entrambe le parti negoziali si aspettano di ottenere significativi benefici dall'eliminazione delle barriere tariffarie e non tariffarie al commercio (NTB) e che entrambe le parti dovrebbero mirare a raggiungere un buon risultato per quanto riguarda la liberalizzazione degli scambi di servizi e di stabilimento e a sviluppare un sistema per la protezione, l'attuazione e l'applicazione adeguate dei diritti di proprietà intellettuale, compresi brevetti e modelli, marchi commerciali o di servizi, diritti d'autore e simili, e le indicazioni geografiche comprese le denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari;

L.  considerando che entrambe le parti negoziali dovrebbero unire le forze al fine di garantire e promuovere il commercio legittimo di farmaci (originali o generici) in conformità delle disposizioni dell'Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS) e alle sue flessibilità;

M.  considerando che entrambe le parti negoziali dovrebbero continuare ad utilizzare gli strumenti di difesa commerciale nel pieno rispetto delle vigenti norme dell'OMC al fine di evitare il ricorso al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC e dovrebbero concordare una efficace clausola bilaterale di salvaguardia o meccanismo equivalente per proteggere adeguatamente le rispettive industrie nei confronti di danni o minacce di danno a seguito di un aumento delle importazioni, soprattutto nei rispettivi settori sensibili che sono stati individuati nella valutazione d’impatto di ciascuna delle parti;

1.  si compiace dei progressi in corso nei negoziati ALS, in particolare nei capitoli relativi alle dogane e all’agevolazione degli scambi, agli ostacoli tecnici al commercio e alla concorrenza, e del resoconto periodico della Commissione al Parlamento sul loro stato di avanzamento; ricorda che l'approvazione del PE rispetto all'ALS è obbligatoria(10) e che la Commissione e il Consiglio non dovrebbero proporre alcuna applicazione provvisoria dell'ALS prima che il Parlamento europeo abbia concesso il proprio assenso;

2.  è fermamente convinto che il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali debba essere un elemento fondamentale di tutti gli accordi commerciali che l'UE stipula con paesi terzi; invita il governo vietnamita a mantenere tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni fondamentali dell'OIL che ha ratificato e a ratificare e attuare senza ulteriori ritardi le convenzioni fondamentali ancora inattuate; ribadisce che i diritti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali devono essere universali e applicati a tutti i lavoratori, compresi quelli che lavorano nelle zone economiche speciali;

3.  auspica che il Consiglio e la Commissione tengano pienamente conto delle richieste del Parlamento quali espresse nella presente risoluzione prima di concludere l'ALS che deve essere compatibile con le norme e gli obblighi dell'OMC; ritiene che un buon esito dell'ALS apporterebbe ad ambo le parti negoziali un insieme equilibrato di vantaggi e contribuirebbe alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro per entrambe;

4.  invita entrambe le parti negoziali a rispettare pienamente i propri impegni OMC nello spirito della liberalizzazione del commercio; sottolinea allo stesso tempo il loro obbligo di eliminare misure e pratiche dell'OMC che risultino incoerenti in modo da raggiungere un accordo ambizioso;

5.  apprezza le prospettive positive evidenziate nel documento d’insieme che dimostra che l'ALS aumenterebbe le esportazioni e le importazioni globali sia per l'Unione europea che per il Vietnam e fornirebbe opportunità per ulteriori flussi di IDE; chiede, pertanto, una sostanziale abolizione delle tariffe da parte del Vietnam per quanto riguarda sia la tariffa media per l'accesso al mercato non agricolo che le tariffe agricole;

6.  sottolinea, tuttavia, che l'obiettivo per il commercio industriale dovrebbe essere la reciproca totale eliminazione dei dazi, rispettando un certo livello di asimmetria prevedendo anche adeguati periodi di transizione nell'esecuzione, e che ogni possibile eccezione a tale obiettivo dovrebbe essere limitata e soggetta a revisione; ritiene che l'eliminazione dei dazi dovrebbe includere settori importanti per ambo le parti;

7.  esorta entrambe le parti negoziali a rispettare il diritto reciproco di regolamentare, anche per quanto riguarda la fornitura di servizi pubblici, e di garantire che le proprie rispettive normative non ostacolino il commercio bilaterale con barriere non tariffarie ingiustificate; invita, pertanto, sia l'UE che il Vietnam a sviluppare efficaci discipline di mediazione per prevenire l'insorgere di ostacoli normativi ingiustificati al commercio ed affrontare gli ostacoli esistenti, favorendo l'armonizzazione o l'osservanza delle norme internazionali;

8.  ritiene opportuno che la Commissione presti particolare attenzione a garantire che i vantaggi del futuro accordo comprendano misure di controllo solide e applicabili, per garantire che i vantaggi dell'accordo favoriscano solo i produttori dell'UE e del Vietnam, nel pieno rispetto delle regole preferenziali in materia di origine che verrebbero negoziate; chiede la semplificazione delle norme di origine dell'UE, ma senza attenuare il rigore dell'attuale sistema, al fine di facilitarne l'applicazione da parte degli operatori economici e delle amministrazioni doganali e di consentire al Vietnam di beneficiare appieno dell'eliminazione delle tariffe;

9.  riconosce che il Vietnam ha interessi offensivi in materia di liberalizzazione della modalità 4 dell'Accordo generale sul commercio dei servizi (GATS) e della conclusione di accordi di riconoscimento reciproco che riconoscano le qualifiche professionali dei cittadini del Vietnam e dell’UE, e che l'UE ha interessi offensivi in materia di liberalizzazione dell’accesso al mercato e del trattamento nazionale di cui alle modalità 1, 2 e 3 nella maggior parte dei servizi; è del parere che sia imprescindibile affrontare gli interessi offensivi dell'UE per permettere, nell’ambito della modalità 4, soggiorni temporanei dei necessari lavoratori qualificati e per facilitare la distinzione tra tali soggiorni e le politiche nazionali sui lavoratori stranieri nei mercati del lavoro di ciascuna delle parti;

10.  invita l'UE e il Vietnam a concordare, nell'ambito dell'ALS, un trattamento giusto ed equo di tutti gli investitori e fornitori di servizi nei servizi bancari, assicurativi, legali, contabili, dei trasporti, di distribuzione, compresi il settore al dettaglio e quello all'ingrosso; ricorda che, per quanto riguarda i servizi finanziari, è inoltre essenziale assicurare un adeguato spazio politico per ridurre il rischio sistemico, contrastare il riciclaggio di denaro e fornire il massimo livello possibile di protezione dei consumatori, nonché applicare regole e pratiche eque di concorrenza tra gli investitori e i fornitori di servizi nazionali ed esteri, tra l'altro riducendo, se non eliminando completamente, i limiti di fondi esistenti e sopprimendo le restrizioni allo stabilimento e all'acquisizione di licenze; raccomanda alla Commissione di negoziare disposizioni solide e vincolanti in materia di trasparenza e concorrenza leale, in modo tale che il principio della parità di condizioni si applichi anche tra imprese private e imprese statali;

11.  esorta caldamente il Vietnam a sviluppare una legislazione adeguata in materia di protezione dei dati per ottenere lo status di paese con un livello di protezione adeguato, senza tuttavia creare ostacoli al ricorso alle flessibilità previste dall'accordo TRIPS, permettendo così o rendendo possibile il trasferimento di dati personali dall'UE sulla base e nel rispetto della normativa UE e aumentando in tal modo il flusso di dati bilaterali e il commercio dei servizi correlati come l'e-commerce;

12.  invita la Commissione e le autorità vietnamite a negoziare sistemi di appalto efficaci e trasparenti in modo tale da garantire una concorrenza leale tra le imprese private e quelle pubbliche in sede di aggiudicazione di appalti pubblici, e a garantire la più ampia copertura possibile per includere le imprese del settore pubblico, tenendo debitamente conto delle sensibilità e delle esigenze reciproche;

13.  esorta la Commissione a garantire la riduzione e il controllo regolare dell'uso di sussidi e altre preferenze, come le condizioni vantaggiose offerte alle imprese statali e a quelle nazionali in Vietnam, che distorcono la concorrenza con le imprese europee, in particolare nei settori importanti per la politica di esportazione del Vietnam; sollecita, inoltre, la Commissione a negoziare discipline volte a garantire parità di condizioni tra l'UE e i partecipanti pubblici e privati del mercato vietnamita;

14.  ritiene necessario che l'ALS presti particolare attenzione allo sviluppo di opportunità imprenditoriali per le piccole e medie imprese (PMI) e che vengano promossi gli investimenti nelle e delle PMI, per contribuire a finanziare progetti e joint venture locali, concepiti per rispondere alle esigenze del mercato, nel settore delle energie rinnovabili e del commercio di beni e tecnologie ambientali; chiede che gli investitori europei beneficino di un quadro legislativo più trasparente e prevedibile in Vietnam e che sia garantita la parità di condizioni di concorrenza tra le imprese vietnamite e quelle europee;

15.  esorta entrambe le parti negoziali a garantire un buon risultato nell’ambito dell'ALS per quanto riguarda la liberalizzazione degli scambi nel settore manifatturiero garantendo un’attuazione e un'applicazione efficaci dei diritti di proprietà intellettuale, compresi brevetti e modelli, marchi commerciali, diritti d'autore e diritti simili per una serie di manufatti;

16.  ritiene che l'accordo debba rispettare le sensibilità legate agli scambi di prodotti agricoli e della pesca, ma che ciò non debba impedire la reciproca apertura dei mercati nei settori di complementarità, e sottolinea che il nuovo accesso al mercato deve essere soggetto alla completa applicazione della protezione della proprietà intellettuale, andando a comprendere anche le indicazioni geografiche, tra cui le denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, nonché misure sanitarie e fitosanitarie (SFS), nell'interesse di produttori e consumatori; ribadisce che nessuna clausola dell'accordo deve ostacolare l'accesso a medicinali generici dal prezzo accessibile;

17.  chiede una risoluzione trasparente ed efficace delle controversie tra stato e stato e, se del caso, l’inserimento nell'ALS di disposizioni in materia di risoluzione delle controversie tra investitori e Stato per garantire la debita protezione degli investimenti e dissuadere gli investitori dal presentare rivendicazioni prive di fondamento; ritiene che qualsiasi meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e Stato dovrebbe, per quanto possibile, essere basato sulle norme adottate dalla commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (UNCITRAL) o del centro internazionale per la risoluzione delle controversie in materia di investimenti (ICSID) o su disposizioni bilateralmente concordate in base a norme e convenzioni internazionali, e dovrebbe avere un quadro giuridico adeguato ed essere soggetto a rigorosi criteri di trasparenza;

18.  chiede che venga garantito che un accordo di investimento non limiti i progressi nella ratifica e nella piena attuazione degli accordi internazionali sui diritti umani, delle convenzioni dell'OIL e degli accordi ambientali multilaterali (AAM) da entrambe le parti;

19.  preferisce l'inclusione di norme sul benessere degli animali nel capitolo SFS dell’ALS o in un capitolo autonomo con disposizioni applicabili equivalenti;

20.  auspica che l'ALS comprenda un capitolo sullo sviluppo sostenibile vincolante e applicabile che rifletta l'impegno comune dell'UE e del Vietnam a promuovere il rispetto, l’osservanza e l’applicazione degli accordi internazionali sui diritti umani, delle otto convenzioni fondamentali dell'OIL e dei principali AAM, come la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES), con misure in caso di infrazione che prevedano il coinvolgimento di organizzazioni indipendenti della società civile che rappresentano le parti economiche, sociali ed ambientali nel monitoraggio dei negoziati ALS e nell'attuazione e nel monitoraggio del capitolo sullo sviluppo sostenibile , così come nell’incoraggiare le imprese ad adottare pratiche di RSI, tenendo conto dei principi e degli strumenti concordati a livello internazionale, come quelli delle linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e i principi guida delle Nazioni Unite sulle imprese e i diritti umani, nonché i principi delle Nazioni Unite per l’investimento e la rendicontazione responsabili, e anche ad affrontare le questioni in sospeso, quali il benessere sia delle aziende agricole che degli animali selvatici;

21.  chiede che tale capitolo sullo sviluppo sostenibile rientri in un legame istituzionale e giuridico da stabilirsi tra l'ALS e l'accordo di partenariato e cooperazione (APC), per prevedere la possibilità di sospensione dell'ALS in caso di gravi violazioni dei diritti umani;

22.  invita la Commissione ad applicare un approccio basato sulla condizionalità, al fine di offrire la firma dell'ALS in cambio di progressi concreti in materia di diritti umani e altri diritti fondamentali;

23.  plaude ai progressi socio-economici registrati dal Vietnam nel quadro della sua riforma Doi Moi e sostiene i suoi continui sforzi per un ulteriore miglioramento della società; si compiace quindi della candidatura del Vietnam, approvata dall’ASEAN, al Consiglio dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite per il periodo 2014-2016 e della decisione del suo governo, in data 27 agosto 2013, di presentare un promemoria contenente impegni volontari per contribuire alla promozione e alla protezione dei diritti umani, favorendo così lo sviluppo sostenibile sul proprio territorio e in relazione ai propri partner; esorta il governo vietnamita a dare un seguito coerente a tali promesse e impegni e a prevenire e correggere in modo efficace ogni violazione dei diritti umani e deterioramento delle libertà fondamentali;

24.  sottolinea che i diritti umani, la democrazia e la sicurezza sono elementi essenziali del rapporto globale tra UE e Vietnam; chiede, quindi, ad ambo le parti di garantire che il dialogo sulle questioni in sospeso sia attivamente perseguito, con particolare riferimento alla libertà di espressione dei singoli cittadini, alla libertà dei media e alla libertà religiosa;

25.  esorta la Commissione ad effettuare al più presto una valutazione d’impatto sui diritti umani, come richiesto dal Parlamento nella sua risoluzione del 25 novembre 2010 sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali(11), al fine di garantire "indicatori di mercato intelligibili, basati sui diritti umani e sulle norme ambientali e sociali", e in linea con la relazione del relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto all’alimentazione;

26.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri, nonché al governo e al parlamento del Vietnam.

(1) GU C 175 E del 10.7.2008, pag. 591.
(2) GU C 102 E del 24.4.2008, pag. 128.
(3) http://eeas.europa.eu/sp/index_en.htm#V
(4) GU C 285 E del 22.11.2006, pag. 129.
(5) Testi approvati, P7_TA(2013)0189.
(6) GU C 99 E del 3.4.2012, pag. 31.
(7) GU C 296 E del 2.10.2012, pag. 34.
(8) GU C 56 E del 26.2.2013, pag. 87.
(9) GU C 168 E del 14.6.2013, pag. 1.
(10) Articolo 218, paragrafo 6, lettera a), punto v), TFUE.
(11) GU C 99 E del 3.4.2012, pag. 31.

Note legali - Informativa sulla privacy