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Procedura : 2006/2614(RSP)
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Testi presentati :

RC-B6-0460/2006

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PV 05/09/2006 - 4

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PV 07/09/2006 - 7.5
CRE 07/09/2006 - 7.5

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P6_TA(2006)0349

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Giovedì 7 settembre 2006 - Strasburgo
Incendi boschivi e inondazioni
P6_TA(2006)0349RC-B6-0460/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sugli incendi boschivi e le inondazioni

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 2, 6 e 174 del trattato CE,

–   viste le sue risoluzioni del 18 gennaio 2006 sui risultati della conferenza di Montreal sui cambiamenti climatici(1), del 5 settembre 2002 sui disastri causati dalle inondazioni nell'Europa centrale(2), del 14 aprile 2005 sulla siccità in Portogallo(3), del 12 maggio 2005 sulla siccità in Spagna(4), dell'8 settembre 2005 sulle catastrofi naturali (incendi e inondazioni) verificatesi in Europa(5) e del 18 maggio 2006 sulle catastrofi naturali (incendi boschivi, siccità e inondazioni) – aspetti attinenti all'agricoltura(6), aspetti dello sviluppo regionale(7) e aspetti ambientali(8),

–   visti il protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) dell'11 dicembre 1997 e la ratifica del protocollo di Kyoto da parte della Comunità del 31 maggio 2002,

–   visto il regolamento (CE) n. 2152/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 novembre 2003, relativo al monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali nella Comunità (Forest Focus)(9), noto come regolamento "Forest Focus",

–   vista la comunicazione della Commissione del 18 novembre 1998 su una strategia forestale per l'Unione europea (COM(1998)0649), nonché la risoluzione del Parlamento del 16 febbraio 2006 sull'attuazione di una strategia forestale dell'Unione europea(10),

–   viste la proposta della Commissione del 29 settembre 2004 di un regolamento riguardante lo strumento finanziario per l'ambiente (LIFE+) (COM(2004)0621) e la posizione del Parlamento del 7 luglio 2005(11),

–   visto il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), e la decisione 2006/144/CE del Consiglio sugli Orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale,

–   vista proposta della Commissione per uno Strumento di risposta rapida e preparazione alle emergenze gravi (COM(2005)0113),

–   viste la comunicazione della Commissione dal titolo "Migliorare il meccanismo comunitario di protezione civile" (COM(2005)0137) e la relazione di Michel Barnier "Per una forza di protezione civile europea: Europe aid",

–   vista la proposta della Commissione che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108), nonché la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006 su tale proposta(12),

–   vista la comunicazione della Commissione sul piano d'azione per la biomassa (COM(2005)0628) e sulla strategia dell'UE per i biocarburanti (COM(2006)0034) ,

–   vista la sua risoluzione del 15 giugno 2006 sulla strategia riveduta per lo sviluppo sostenibile(13),

–   visto il punto 12 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 relative alla risposta dell'Unione alle situazioni di emergenza alla crisi e alle calamità,

–   visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.   considerando che nel 2006 l'Unione europea ha subito devastanti incendi forestali, soprattutto negli Stati membri del Sud, che hanno provocato morti e notevoli danni materiali,

B.   considerando che la superficie totale di vegetazione e foreste colpite dagli incendi nell'UE è superiore ai 200.000 ettari, metà dei quali in Spagna; che gli altri Stati membri interessati comprendono non solo il Portogallo, la Grecia, la Francia, l'Italia e Cipro, ma anche altri tradizionalmente considerati meno a rischio, come i Paesi Bassi, l'Irlanda, la Lituania, il Regno Unito, l'Austria, la Svezia, la Repubblica ceca e la Polonia,

C.   considerando che gli incendi forestali sono stati particolarmente gravi in regioni come la Galizia, dove entro il 14 agosto 2006 hanno interessato 88.473 ettari, provocando 4 morti, 514 feriti, la morte di animali e notevoli danni materiali ed ecologici, anche a 17 siti d'importanza comunitaria (SIC) inseriti nella rete Natura 2000 ed altre zone di importanza ecologica, alcune delle quali costituiscono corridoi per specie tra aree protette,

D.   considerando che negli anni scorsi la persistente siccità e le elevate temperature hanno comportato la proliferazione di incendi forestali in Europa, peggiorando la desertificazione in varie regioni e colpendo l'agricoltura, l'allevamento e il patrimonio forestale,

E.   considerando che l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha previsto che, a causa dei cambiamenti climatici, l'Europa meridionale conoscerà siccità più intense, incendi forestali più frequenti e un innalzamento termico, mentre l'Europa settentrionale sarà soggetta a un aumento delle precipitazioni e la maggior parte delle regioni europee andrà incontro a inondazioni di maggiore portata e frequenza,

F.   considerando che l'Europa risulta sempre più vulnerabile alla siccità a causa dell'utilizzo non sostenibile dei suoli e delle risorse idriche e biologiche, nonché a causa dei cambiamenti climatici, il che mette a repentaglio anche l'approvvigionamento alimentare europeo,

G.   considerando che tali incendi sono in parte imputabili alla siccità e alle elevate temperature dell'estate 2006, ma anche ai cambiamenti socio-economici e culturali verificatisi negli ultimi decenni nelle zone rurali, quali lo spopolamento delle campagne, l'insufficiente manutenzione delle foreste, la messa a dimora di poche varietà di piante e la notevole incidenza di attività criminali,

H.   considerando che lo spopolamento delle campagne, come pure il calo della redditività delle foreste e gli alti costi della loro manutenzione, hanno inciso sulla buona gestione da parte dei proprietari, con il conseguente aumento della biomassa nel sottobosco e la comparsa di ampie zone di macchia altamente combustibile, mentre nelle zone in cui le foreste svolgono un ruolo socio-economico importante gli incendi sono molto meno diffusi,

I.   considerando le negative conseguenze economiche e sociali delle catastrofi naturali per le economie regionali, l'attività produttiva e il turismo,

J.   considerando il grave danno alle abitazioni, alle infrastrutture e all'agricoltura provocato dalle inondazioni, soprattutto in Austria, Ungheria, Polonia ed altre parti d'Europa,

K.   considerando che gli incendi e le inondazioni sono spesso di natura transnazionale, per cui è necessario rafforzare le misure comuni per lottare contro le catastrofi naturali e i meccanismi di protezione civile della Comunità,

L.   considerando che la politica di sviluppo rurale non sarà sufficiente per affrontare il problema e che il capitolo relativo agli aiuti agli agricoltori per creare e mantenere le fasce tagliafuoco è scomparso dal regolamento quadro del nuovo Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR),

M.   considerando che il Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 ha adottato la relazione della Presidenza sul rafforzamento delle capacità di risposta dell'Unione in caso di emergenza e di crisi, nonché la relazione presentata da Michel Barnier nel maggio 2006,

N.   considerando che, in base alle conclusioni della Presidenza del suddetto Consiglio europeo, il gruppo direttivo di crisi ad hoc con sede a Bruxelles dovrebbe essere operativo dal 1° luglio 2006,

O.   considerando che il Parlamento intende seguirne l'attività in materia di catastrofi naturali, soprattutto quelle effettuate a partire dall'agosto 2005, con un'audizione pubblica su incendi e inondazioni che si svolgerà nell'ottobre 2006,

P.   considerando che non esiste una normativa specifica europea per affrontare siccità e incendi, anche se è in preparazione una direttiva specifica sulla prevenzione delle inondazioni,

1.   esprime la propria solidarietà ai parenti delle vittime, nonché agli abitanti delle zone danneggiate, soprattutto in Galizia, e ringrazia tutti coloro - professionisti e volontari - che hanno contribuito allo spegnimento degli incendi e al salvataggio delle vittime delle inondazioni;

2.   prende atto della solidarietà dimostrata dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da altri paesi nei confronti delle regioni interessate sia degli Stati membri che dei paesi candidati nonché del prezioso aiuto prestato alle loro autorità e servizi di salvataggio; ritiene che le dimensioni di questi fenomeni e le loro conseguenze vadano al di là dell'ambito regionale e nazionale e richiedano un effettivo e urgente impegno da parte dell'Europa;

3.   è preoccupato per il crescente numero di catastrofi che, secondo gli esperti, può essere attribuito in larga parte al cambiamento climatico; sollecita quindi gli Stati membri a fare quanto necessario per conseguire gli obiettivi di Kyoto e invita la Commissione ad adottare iniziative per garantire il rispetto degli impegni di Kyoto e la loro verifica; ritiene che i danni provocati dai recenti avvenimenti evidenzino ulteriormente che sarà molto meno costoso ridurre il riscaldamento globale che non affrontarne le conseguenze;

4.   ritiene che la summenzionata risoluzione del 15 giugno 2006 contenga elementi e principi fondamentali di cui tener conto e sollecita la tempestiva attuazione della strategia;

5.   ritiene che la prevenzione globale e regionale debba svolgere il ruolo principale rispetto alle opere di rimedio dei danni; rileva inoltre che i danni provocati dalle catastrofi naturali potrebbero essere stati in parte prevenuti e dovrebbero fornire un incentivo allo sviluppo e all'attuazione di politiche di prevenzione e un'adeguata normativa sulla salvaguardia e l'idoneo utilizzo dei terreni, comprese pratiche sostenibili in materia di agricoltura e foreste nonché un'efficace gestione dei rischi;

6.   ritiene che tali catastrofi possano essere affrontate efficacemente solo a livello comunitario, in base al principio di sussidiarietà e che esse richiedano un'efficace risposta a un rafforzato livello europeo con, se necessario, nuovi strumenti comunitari per prevenire e affrontare il problema;

7.   invita la Commissione a mobilitare il Fondo di solidarietà europeo, da applicare con flessibilità, facilitandone l'attuazione al fine di affrontare i gravi danni provocati dagli incendi, tenendo conto che essi interessano lo stile di vita di comunità che, soprattutto nelle regioni meno prospere, devono affrontare le conseguenze negative in materia di infrastrutture e trasporti, potenziale economico, occupazione, patrimonio naturale e culturale, ambiente e turismo, il che si ripercuote complessivamente in modo negativo sulla coesione economica e sociale;

8.   sollecita la destinazione di adeguate risorse alla protezione civile per le grandi emergenze e deplora la tiepida risposta del Consiglio alla proposta di creare un corpo di protezione civile europeo (relazione Barnier);

9.   si compiace delle proposte della Commissione di migliorare la capacità di risposta rapida dell'UE alle catastrofi;

10.   sollecita un migliore uso delle attuali risorse finanziarie e tecniche e miglioramenti scientifici nella prevenzione delle catastrofi e nell'alleviarne le conseguenze;

11.   chiede quindi l'adozione e la rapida attuazione da parte degli Stati membri della proposta legislazione che istituisce un meccanismo comunitario di protezione civile, nonché in materia di valutazione e gestione delle inondazioni (quest'ultima secondo la procedura di codecisione);

12.   invita la Presidenza in carica finlandese a riservare particolare attenzione allo sviluppo della capacità di risposta rapida dell'Unione per tali catastrofi e alle proposte della Commissione e del Parlamento sul rafforzamento della capacità di protezione civile della Comunità nonché a proporre l'adozione degli strumenti giuridici entro la fine del 2006, in linea con il mandato conferito dal Consiglio europeo il 15 e 16 giugno 2006;

13.   sollecita la Commissione a creare un programma di scambi di esperienze sull'attuazione delle nuove tecnologie per il controllo e la verifica dei rischi e delle conseguenze degli incendi forestali, nonché la preparazione di una procedura di omologazione europea delle qualifiche del personale tecnico, onde migliorarne la formazione;

14.   esprime la propria preoccupazione in quanto gli obiettivi del regolamento "Forest Focus" in materia di prevenzione non sono stati raggiunti; rileva che il numero di incendi e le superfici arse, anziché diminuire, sono aumentate dopo la sua entrata in vigore; invita la Commissione ad includere proposte specifiche per risolvere questi problemi nella relazione che presenterà prima della fine del 2006;

15.   rileva che, sebbene il sistema europeo d'informazione sugli incendi boschivi (EFFIS) sia riuscito ad armonizzare i dati relativi agli incendi negli Stati membri e a fornire informazioni aggiornate sui fattori naturali di rischio, esso non consente indagini delle cause antropogeniche, non determina i fattori di rischio socio-economici e non valuta le ripercussioni degli incendi; invita la Commissione a presentare una proposta volta a integrare tale sistema con altri dati che permettano di correggere tali lacune;

16.   sollecita la Commissione a presentare, nell'ambito del piano d'azione per la biomassa, concrete proposte per le foreste del Sud Europa, per quanto riguarda l'uso della biomassa delle foreste a scopi energetici, che implica una nuova fonte di reddito per il proprietario, e a contribuire nel contempo a una migliore gestione delle foreste;

17.   chiede alla Commissione, nel quadro del nuovo "Piano d'azione dell'UE per la gestione sostenibile delle foreste", di rafforzare la politica forestale europea, dandole più peso nel ruolo molteplice dell'agricoltura europea, con un duplice obiettivo: mantenimento e impiego della popolazione rurale nonché deciso e sostanziale incremento della superficie forestale; chiede parimenti misure di sostegno per la prevenzione degli incendi nel settore della silvicoltura, per aiutare i proprietari e le loro organizzazioni a svolgere attività quali la cimatura, la potatura non commerciale, il taglio e il disboscamento della biomassa forestale, la creazione di linee di controllo e fasce tagliafuoco, la costruzione di strade forestali e la predisposizione di depositi d'acqua;

18.   invita la Commissione a presentare una comunicazione per sensibilizzare la società in merito all'importanza delle nostre foreste e delle loro risorse e ai vantaggi connessi alla loro tutela, promuovendo la partecipazione della società civile attraverso il volontariato organizzato o altre formule, come ad esempio le associazioni di difesa e protezione delle foreste e degli spazi naturali;

19.   invita gli Stati membri a rafforzare le sanzioni per gli atti criminosi che danneggiano l'ambiente e in particolare per quelli che provocano incendi forestali, e ritiene che un'indagine rapida ed efficace che determini le responsabilità, seguita da una sanzione proporzionata, scoraggerebbe comportamenti negligenti e dolosi;

20.   ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare proposte specifiche per una direttiva sulla lotta contro gli incendi forestali e la siccità nell'Unione, al fine di migliorare il coordinamento delle politiche degli Stati membri e ottimizzare gli strumenti comunitari esistenti;

21.   invita la Commissione ad effettuare un'analisi approfondita delle conseguenze e delle ripercussioni delle catastrofi naturali, soprattutto quelle che colpiscono le foreste dell'Unione, compreso l'impatto sulla rete Natura 2000, e a presentare proposte per lo sviluppo di una politica comunitaria di controllo degli incendi forestali e per un protocollo comune sulla prevenzione e la lotta contro tali incendi;

22.   raccomanda una strategia comunitaria per il coordinamento delle misure di prevenzione antincendio nel quadro del regolamento per lo sviluppo rurale; chiede una politica di rimboschimento basata sul rispetto delle caratteristiche bioclimatiche e ambientali, con l'utilizzo di varietà che resistano meglio agli incendi e alla siccità e siano più adatte al clima;

23.   invita la Commissione europea a reintrodurre aiuti agli agricoltori per creare e mantenere fasce tagliafuoco come parte delle norme di attuazione del nuovo Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR);

24.   ritiene che l'Azione di protezione civile volontaria dovrebbe essere promossa ed appoggiata senza indugio, con attività di formazione ad attrezzature di base che possano mettere a profitto tecnologie avanzate, poiché questa è una delle principali risorse di cui dispongono gli Stati membri quando si trovano in situazioni di emergenza determinate da calamità naturali;

25.   deplora che la Russia abbia trascurato la cooperazione con i paesi confinanti durante i suoi recenti incendi forestali; chiede alla Commissione di sollevare la questione nel quadro dell'accordo di partenariato e cooperazione UE-Russia;

26.   invita il suo Ufficio di presidenza ad autorizzare l'invio di una delegazione nelle regioni spagnole più colpite, prima dello svolgimento dell'audizione pubblica in programma per il prossimo mese di ottobre 2006, nel corso della quale sarà esaminata la relazione Barnier;

27.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, nonché alle autorità delle regioni colpite da incendi e inondazioni.

(1) Testi approvati, P6_TA(2006)0019.
(2) GU C 272 E del 13.11.2003, pag. 471.
(3) GU C 33 E del 9.2.2006, pag. 599.
(4) GU C 92 E del 20.4.2006, pag. 414.
(5) GU C 193 E del 17.8.2006, pag. 322.
(6) Testi approvati, P6_TA(2006)0222.
(7) Testi approvati, P6_TA(2006)0223.
(8) Testi approvati, P6_TA(2006)0224.
(9) GU L 324 dell'11.12.2003, pag. 1.
(10) Testi approvati, P6_TA(2006)0068.
(11) GU C 157 E del 6.7.2006, pag. 451.
(12) Testi approvati, P6_TA(2006)0218.
(13) Testi approvati, P6_TA(2006)0272.

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