Proposta di risoluzione - B6-0553/2006Proposta di risoluzione
B6-0553/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

23.10.2006

a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Annemie Neyts-Uyttebroeck e Henrik Lax
a nome del gruppo ALDE
sulla Georgia (Ossezia meridionale)

Procedura : 2006/2646(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B6-0553/2006
Testi presentati :
B6-0553/2006
Testi approvati :

B6‑0553/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Georgia (Ossezia meridionale)

Il Parlamento europeo,

–  visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e la Georgia, entrato in vigore il 1° luglio 1999,

–  visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e la Federazione russa, entrato in vigore il 1° dicembre 1997,

–  vista le sue relazioni, del 26 febbraio 2004 sulla politica dell'Unione europea nei confronti del Caucaso meridionale, e del maggio 2005 sulle relazioni UE-Russia,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Georgia, in particolare quella del 14 ottobre 2004, e la sua risoluzione del 19 gennaio 2006 sulla politica europea di prossimità,

–  viste le conclusioni del Consiglio "Affari generali e relazioni esterne" del 17 ottobre 2006,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il recente acuirsi della tensione fra la Georgia e la Russia mina gli sforzi per trovare una soluzione pacifica ai conflitti latenti in Georgia e compromette la normalizzazione dei rapporti fra Georgia e Russia e la stabilità dell'intera regione,

B.  considerando che tale accresciuta tensione fa seguito alla detenzione in Georgia di quattro ufficiali militari russi accusati di spionaggio, ora riconsegnati alla Russia e rimpatriati,

C.  considerando che da qualche tempo si registrano segni di crescente tensione, in particolare nell'Ossezia meridionale,

D.  considerando che la risposta russa all'arresto dei quattro ufficiali è stata pesante e sproporzionata: richiamo dell'ambasciatore russo a Tbilisi, congelamento dei trasporti e delle comunicazioni postali e imposizione alla Georgia di altre sanzioni, ciò che ha portato a un deterioramento dei rapporti russo-georgiani e a un forte inasprimento della tensione nell'Ossezia meridionale,

E.  considerando che a seguito di una decisione della leadership dell'Ossezia meridionale, un referendum sull'autodeterminazione si terrà il 12 novembre 2006 contestualmente alle elezioni presidenziali,

F.  considerando che solo il negoziato può offrire una soluzione duratura ai conflitti,

G.  considerando che i meccanismi negoziali già in atto - i colloqui quadripartiti per l'Ossezia meridionale e il cosiddetto meccanismo di Ginevra per l'Abcasia - sono stati criticati per aver finora mancato di ravvicinare le parti per una soluzione pacifica del conflitto,

H.  considerando che il governo russo ha dato ad intendere che ogni passo compiuto in direzione dell'indipendenza del Kosovo, provincia serba amministrata dalle Nazioni Unite dal 1999, verrebbe vista dalla Russia come un precedente in grado di generare ripercussioni in Georgia e nella più ampia regione del Caucaso,

I.  considerando che l"Unione europea dovrebbe intensificare il suo sostegno agli sforzi volti a risolvere i conflitti latenti in Georgia e nella regione del Caucaso meridionale in cooperazione con l'OSCE, l'ONU e tutti gli altri attori,

1.  condanna la recente escalation della tensione fra la Georgia e la Russia dopo l'arresto in Georgia di quattro ufficiali militari russi, e in particolare le misure adottate dalla Russia contro la Georgia e i cittadini di nazionalità georgiana che risiedono nella Federazione russa;

2.  ribadisce la sua richiesta per una soluzione negoziata dei conflitti fra Georgia e Russia, in particolare sul futuro delle regioni separatiste - Abcasia e Ossezia meridionale - e sollecita tutte le parti ad astenersi da dichiarazioni dai toni violenti e aggressivi che potrebbero accrescere la tensione;

3.  riafferma il suo pieno sostegno all'integrità territoriale della Georgia ed invita le autorità russe a rispettare appieno la sovranità di tale Paese entro i confini internazionalmente riconosciuti; condanna il fatto che le autorità russe continuino ad rilasciare passaporti russi a quanti risiedono nell'Ossezia del sud, e sottolinea che l'accordo di agevolazione delle procedure in materia di visti UE-Russia non dovrebbe riguardare chi detiene tali passaporti;

4.  sottolinea che ogni soluzione proposta deve risultare accettabile per i cittadini della Georgia e per le popolazioni delle due province separatiste; invita pertanto la Georgia a chiarire quale status amministrativo le regioni dell'Ossezia meridionale e dell'Abcasia potrebbero assumere nel quadro di una soluzione a lungo termine;

5.  invita il Consiglio e la Commissione a includere la questione dei conflitti latenti e della loro risoluzione all'ordine del giorno dei prossimi vertici UE-Russia;

6.  saluta con favore la conclusione e la firma del piano d'azione per la Georgia nel quadro della Politica europea di vicinato; si attende che l'esecuzione del piano dia ulteriore impulso al processo politico e di riforma in quel Paese; accoglie con soddisfazione le dichiarazioni dell'Alto Rappresentante della PESC Javier Solana che ha recentemente affermato che l'UE intende impegnarsi maggiormente per la risoluzione dei conflitti georgiani, ed invita il Consiglio a dotare il Rappresentante speciale UE per il Caucaso meridionale di tutti i mezzi e le risorse necessarie per conferire maggiore efficacia e visibilità a tale azione;

7.  rileva la necessità di uscire dall'impasse e di rilanciare il processo di pace e chiede un maggiore impegno congiunto dell'Unione europea e dell'OSCE per riportare le parti al tavolo negoziale, partendo dai risultati raggiunti nelle fasi iniziali dei due piani di pace;

8.  invita, come primo passo, entrambe le parti a firmare il documento congiunto relativo alla rinuncia all'uso della forza e alle garanzie di sicurezza e ad impegnarsi in negoziati costruttivi che permettano di uscire dall'attuale impasse;

9.  sottolinea che il ricorso ad operazioni neutrali ed imparziali di pace è indispensabile per uscire dai conflitti e rileva la necessità, nell'ambito di una risoluzione generale del conflitto, di sostituire il contingente di pace russo con un'altra forza militare; ritiene che la nuova forza di pace debba includere una forte componente di polizia, in grado di combattere il crimine e l'anarchia; sottolinea l'opportunità che detta forza sia composta di truppe inviate da Stati con una consolidata tradizione democratica e una società civile pienamente funzionante e che l'UE sia pronta a contribuirvi con le proprie truppe;

10  osserva che ogni conflitto è un unicum e che l'esito dei colloqui sullo status del Kosovo, qualunque esso sia, non avrà ripercussioni su altre regioni o conflitti;

11.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai Segretari generali delle Nazioni Unite e dell'OSCE, al Presidente e al Parlamento della Georgia, al Presidente e al Parlamento della Federazione russa e alle autorità di fatto dell'Ossezia meridionale.