RELAZIONE su SOLVIT

2.3.2010 - (2009/2138(INI))

Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori
Relatore: Cristian Silviu Buşoi

Procedura : 2009/2138(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A7-0027/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

su SOLVIT

(2009/2138(INI))

Il Parlamento europeo,

–    vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni dal titolo "Soluzione efficace dei problemi nel mercato interno" (SOLVIT)[1],

–    vista la raccomandazione della Commissione del 7 dicembre 2001 relativa ai principi per l’utilizzo di SOLVIT – la rete per la soluzione dei problemi nel mercato interno[2],

-   viste le conclusioni del Consiglio del 1° marzo 2002, nelle quali il Consiglio confermava l’impegno degli Stati membri ad attuare efficacemente il sistema e i principi di SOLVIT,

-   vista la raccomandazione della Commissione, del 12 luglio 2004, riguardante il recepimento nel diritto nazionale delle direttive che incidono sul mercato interno[3],

–  visto il documento di lavoro della Commissione del 20 luglio 2005 sul piano d’azione della Commissione relativo al miglioramento della Commissione sull’Europa[4], da ottenere tra l’altro integrando le reti di informazione e di assistenza sostenute dalla Commissione,

-  visto il documento di lavoro della Commissione dell’8 maggio 2008 su un piano d’azione per un approccio integrato per fornire i servizi di assistenza del mercato unico ai cittadini e alle imprese[5],

–    visto il documento di lavoro della Commissione sul quadro di valutazione del mercato interno[6] n. 19,

–    vista la sua risoluzione, del 4 settembre 2007, sul riesame del mercato unico: superare gli ostacoli e le inefficienze attraverso una migliore attuazione e applicazione[7],

–    vista la sua risoluzione, del 23 settembre 2008, sul quadro di valutazione del mercato interno[8] n. 19,

–    vista la relazione 2008 SOLVIT "Sviluppo e i risultati della rete SOLVIT nel 2008"[9],

-   vista la raccomandazione della Commissione, del 29 giugno 2009, sulle misure per migliorare il funzionamento del mercato unico[10],

-   viste le conclusioni del Consiglio "Competitività (mercato interno, industria e ricerca)", del 24 settembre 2009, sul tema "Migliorare il funzionamento del mercato interno"[11],

-   visto il documento di lavoro della Commissione sulle misure della Commissione per migliorare il funzionamento del mercato unico[12],

-   visto il documento di lavoro della Commissione sulla cooperazione amministrativa per il mercato unico[13],

–    visto l'articolo 119, paragrafo 2 del suo regolamento,

–      vista la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e il parere della commissione per le petizioni (A6-0027/2010),

A.  considerando che la Commissione, il Parlamento, il Mediatore europeo e gli Stati membri devono fare di più per definire, e fornire informazioni sui diritti dei cittadini perché possano goderne; considerando che ciò consentirebbe anche un migliore funzionamento del mercato interno,

B.   considerando che una maggiore trasparenza è un fattore chiave per superare gli ostacoli alla circolazione tra le frontiere e rafforzare il diritto alla libera circolazione,

C.  considerando che occorre che la Commissione e gli Stati membri migliorino notevolmente le iniziative volte a divulgare maggiormente le opportunità che il mercato interno offre ai cittadini e alle imprese,

D.  considerando che il mercato interno ha fatto progressi importanti ma esistono ancora ostacoli al suo pieno pieno e adeguato funzionamento,

E.   considerando che quando le regole del mercato interno non vengono applicate correttamente occorre poter disporre di mezzi di ricorso veloci senza dover necessariamente ricorrere ad azioni legali,

F.   considerando che la rete SOLVIT, una volta completamente operativa, sarà in grado di impedire un ricorso eccessivo al sistema giudiziario, nel cui ambito le procedure spesso sono complesse e i meccanismi di garanzia della difesa dei singoli di frequente ostacolano l'accesso alla giustizia,

G.  considerando che la formazione e gli scambi transfrontalieri, tra l'altro mediante le reti elettroniche create dalla Commissione, sono essenziali per una migliore applicazione dell'acquis del mercato interno comunitario,

H.  considerando che i cittadini e le imprese fanno affidamento sull'effettiva applicazione delle norme del mercato interno per poter trarre pieno beneficio dalle sue potenzialità,

I.    considerando che è opportuno inoltre che gli Stati membri, con il supporto della Commissione, migliorino l'efficienza dei sistemi di risoluzione dei problemi per aiutare i cittadini ad asserire i propri diritti,

J.    considerando che la rete SOLVIT è stata creata dalla Commissione e dagli Stati membri nel 2002 al fine di risolvere i problemi che si presentano ai cittadini e alle imprese a causa di una scorretta applicazione del diritto del mercato interno,

K.  considerando che SOLVIT è una rete on-line creata per risolvere i problemi, nell’ambito della quale gli Stati membri dell’UE (insieme alla Norvegia, all’Islanda e al Liechstenstein) cooperano per risolvere, senza procedure giuridiche, i problemi incontrati dai cittadini e dalle imprese a causa della scorretta applicazione delle norme per il mercato interno da parte delle autorità pubbliche,

L.   considerando che SOLVIT è considerato un sistema relativamente di successo che fornisce una soluzione, senza procedure formali, entro una media di dieci settimane e che il suo successo nel risolvere problemi del mercato interno potrebbe essere un modello di buona prassi anche per altri servizi di assistenza del mercato unico,

M.  considerando che, se ritenuto necessario da un singolo Stato membro, la capacità di SOLVIT a livello degli Stati membri dovrebbe essere aumentata per evitare problemi di scarsità di personale, soprattutto in vista di eventuali campagne pubblicitarie,

N.  considerando che SOLVIT non dovrebbe essere né un sostituto dell’attività giuridica della Commissione nel campo delle violazioni né una scusa per gli Stati membri di operare in modo meno ambizioso per trasporre le direttive UE tempestivamente e correttamente,

O.  considerando che molti cittadini che incontrano problemi relativi al mercato interno che rientrano nell'ambito di SOLVIT non sono consapevoli della sua esistenza e pertanto si rivolgono con i loro problemi al Mediatore europeo,

Introduzione

1.   si compiace dell’iniziativa della Commissione del luglio 2002 volta a creare la rete SOLVIT delle amministrazioni nazionali utilizzando una base dati on-line interattiva, che si è dimostrata uno strumento di successo in quanto ha promosso la trasparenza e ha creato una pressione sociale per accelerare la risoluzione dei problemi;

2.   invita la Commissione a utilizzare tutti i suoi poteri per garantire l'effettiva applicazione delle norme del mercato interno in modo da ridurre l'onere amministrativo per i cittadini e le imprese;

Soluzione efficace dei problemi nel mercato interno

3.   evidenzia che attraverso la rete SOLVIT vengono spesso individuati problemi di attuazione delle regole del mercato interno;

4.   sottolinea che l'esperienza acquisita da SOLVIT dovrebbe essere convogliata ai livelli decisionali nazionali e dell'UE, per apportare le necessarie modifiche strutturali o regolamentari;

5.   invita la Commissione a includere sistematicamente nel suo quadro di valutazione del mercato interno e del mercato dei consumatori informazioni più dettagliate sull'applicazione e l'attuazione della legislazione in materia di mercato interno, per aumentare la trasparenza e per fornire uno strumento utile al personale SOLVIT;

6.   chiede che il quadro di valutazione del mercato interno, la relazione SOLVIT, il Servizio di orientamento per i cittadini (CSS), e la Pagella dei Mercati dei Beni al consumo siano pubblicati contemporaneamente una volta l'anno (senza cambiarne la frequenza di pubblicazione) per fornire un quadro globale dello sviluppo del mercato interno e per coordinare meglio il lavoro che è stato fatto in questi settori pur mantenendo la natura specifica di questi strumenti; invita la Commissione a considerare la possibilità di includere nella Pagella dei Mercati dei Beni al consumo un resoconto dettagliato dei progressi, dei risultati e delle carenze di SOLVIT; invita la Commissione a prendere un'azione immediata per risolvere i problemi ricorrenti individuati nella rete SOLVIT;

Problemi orizzontali identificati a livello nazionale

7.   nota che i centri SOLVIT hanno carenza di personale e che nel 2008 è diminuiti il numero dei casi risolti mentre è aumentata la media del numero di giorni necessari per la loro soluzione; invita tutti i centri SOLVIT ad assumere personale adeguatamente qualificato e dotato dell'esperienza necessaria per la posizione da essi ricoperta; ritiene che dovrebbe essere offerta una maggiore formazione al personale impiegato da SOLVIT;   apprezza il lavoro svolto da SOLVIT e, in particolare, il tasso dei casi risolti, che si è mantenuto elevato (83%), benché nel 2008 il carico di lavoro sia aumentato (aumento a 1000 casi, pari al 22%) e nonostante alcuni centri SOLVIT si trovino ad affrontare problemi di personale;

8.   nota che molti cittadini e piccole imprese non sono adeguatamente consapevoli delle attività di SOLVIT e che le imprese o usano servizi giuridici commerciali nei casi in cui potrebbero a proprio vantaggio utilizzare SOLVIT oppure accettano richieste in questo senso degli Stati membri sebbene queste non siano conformi all'acquis comunitario relativo al mercato interno; si compiace per il fatto che le attività di SOLVIT hanno consentito ai cittadini e alle imprese europee risparmi sui costi stimati a 32,6 milioni di euro nel 2008;

9.   ritiene che le competenze dei ministeri che ospitano i rispettivi centri nazionali di SOLVIT possono incidere sulla percezione da parte del pubblico del tipo di lavoro svolto da SOLVIT nei rispettivi paesi e che il livello di soluzioni ottimali e di celere disbrigo di casi dipende alla volontà e capacità degli Stati membri di cooperare strettamente con i centri SOLVIT;

10. invita gli Stati membri a garantire che i rispettivi centri SOLVIT godano di un forte appoggio politico in modo che essi possano persuadere l'autorità oggetto di lamentele a cooperare attivamente nel quadro della procedura SOLVIT e entro le scadenze pertinenti;

11. ritiene che gli Stati membri dovrebbero promuovere una cooperazione efficiente tra le autorità nazionali, regionali, locali e SOLVIT; ritiene inoltre che gli Stati membri debbano avviare uno scambio più intenso e ampio delle prassi ottimali;

12. sottolinea l'importanza dello scambio di informazioni tra i centri SOLVIT e pertanto raccomanda che i centri SOLVIT e gli Stati membri si incontrino regolarmente per consentire lo scambio di informazioni e condividere esempi di prassi e sistemi ottimali;

Misure da prevedere

13. invita gli Stati membri a promuovere SOLVIT utilizzando tutti i tipi di media sopratutto per garantire di raggiungere un’ampia fascia di cittadini e di imprese comunicando loro come far valere i propri diritti e di assegnare risorse sufficienti per rendere più efficiente questa promozione; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a promuovere sistemi online alternativi per la soluzione dei problemi all'interno della rete SOLVIT; inoltre invita i membri del Parlamento europeo a promuovere il ruolo di SOLVIT nelle loro circoscrizioni elettorali;

14. invita ciascun Stato membro a promuovere SOLVIT quale un meccanismo alternativo per le soluzioni delle liti, mediante campagne d'informazione a livello nazionale;

15.  invita gli Stati membri e la Commissione a promuovere SOLVIT su Internet e a facilitarne l'uso; invita la Commissione a mettere a disposizione un singolo indirizzo internet per tutti i centri SOLVIT nazionali - www.solvit.eu - per facilitare l'accesso da parte dei cittadini in attesa del nuovo lancio del Portale La tua Europa che potrà raggruppare tutti i servizi di assistenza del mercato unico, ad inclusione di SOLVIT;

16. invita gli Stati membri a creare pagine web collegate al portale europeo SOLVIT, che riportino una lista dei casi conclusi con successo e delle prassi ottimali per quanto riguarda la soluzione di liti mediante questo meccanismo;

17. invita gli Stati membri a aumentare l'efficienza dei centri SOLVIT mettendo a disposizione personale proveniente dai pertinenti servizi dell'amministrazione pubblica per agevolare la soluzione di casi al di fuori del mandato di SOLVIT (SOLVIT+) nonché garantendo un accesso adeguato alla consulenza giuridica per i centri SOLVIT all'interno delle rispettive amministrazioni; sollecita la Commissione a fornire celermente valutazioni giuridiche informali ai centri SOLVIT;

18. invita gli Stati membri a non designare un funzionario di collegamento SOLVIT nei servizi pubblici coinvolto nell'attuazione delle regole di mercato interno per garantire una migliore cooperazione;

19. invita gli Stati membri a organizzare campagne d'informazione su SOLVIT a livello locale, regionale o nazionale avendo come obiettivo gruppi specifici, quali le PMI, che attualmente sono meno informate dell'esistenza di SOLVIT e incoraggia gli Stati membri a cooperare e a scambiare le prassi ottimali per promuovere nel modo più efficiente possibile SOLVIT; rileva che la commissione per le petizioni del Parlamento, parallelamente alla propria procedura, rimanda i firmatari di petizioni a SOLVIT nei casi in cui ritiene che una soluzione possa essere raggiunta più rapidamente tramite SOLVIT;

20. riconosce l'efficacia di SOLVIT come rete di cooperazione che si sforza di risolvere in modo informale i problemi di cittadini e imprese, dovuti a una scorretta applicazione, da parte delle autorità pubbliche, della legislazione in materia di mercato interno;

21. constata che, stando alla relazione annuale 2008, SOLVIT attrae un grande numero di casi che non rientrano nelle sue competenze e che ciò intralcia l'esame degli altri reclami nei centri SOLVIT;

22. rileva che esistono numerosi organismi attraverso i quali i cittadini dell'Unione europea possono dar voce ai loro problemi, inclusi la commissione per le petizioni del Parlamento, SOLVIT, la Commissione europea e il Mediatore europeo;

23. chiede a SOLVIT di deferire i casi di scorretta applicazione della normativa comunitaria che sono troppo complessi da risolvere non solo alla Commissione europea, ma anche, se del caso, alla commissione per le petizioni del Parlamento;

24. ricorda che le petizioni sono esaminate in modo aperto e trasparente, in stretta collaborazione con le competenti commissioni legislative, la Commissione europea e le varie autorità degli Stati membri;

25. reputa che la procedura delle petizioni possa dare un contributo positivo a "legiferare meglio"; ricorda che, in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento vedrà aumentare notevolmente i suoi poteri per plasmare, rivedere e migliorare attivamente e direttamente la normativa comunitaria; ricorda inoltre che andrebbe anche preso in considerazione il rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali;

26. osserva che non esiste un organismo unico per seguire l’iter dei reclami dei cittadini dall'inizio alla fine, dal momento che tali reclami sono presentati attraverso vari canali; sollecita un maggiore coordinamento fra i vari organismi incaricati di ricevere e trattare i reclami dei cittadini;

27. esorta SOLVIT a inserire sul suo sito web un link verso la commissione per le petizioni del Parlamento e le commissioni competenti dei parlamenti nazionali, affinché i cittadini siano consapevoli del loro diritto di presentare petizioni al Parlamento, quale mezzo per ottenere rimedi e soluzioni extragiudiziali attraverso il processo politico e legislativo;

28. sostiene inoltre la creazione di un sito web comune alle istituzioni europee per assistere i cittadini dell'UE e indirizzarli direttamente all’istituzione o all'organismo competente a trattare il loro reclamo;

29. invita i membri del Parlamento europeo a prendere iniziative per promuovere SOLVIT nelle rispettive circoscrizioni elettorali e a prendere iniziative per aumentare la conoscenza di SOLVIT tra i membri dei parlamenti nazionali ad esempio presentando i risultati raggiunti da SOLVIT nelle riunioni COSAC; sottolinea inoltre che occorre che i governi e i parlamenti nazionali siano maggiormente coinvolti nella promozione di SOLVIT a livello nazionale; invita la Commissione e gli Stati membri a coordinare un'audizione dei centri SOLVIT per determinare una buona prassi e gli ostacoli esistenti nei confronti d i un adeguato funzionamento dei centri al fine di rendere più efficiente l'iter amministrativo e dei lavori;

30. invita gli Stati membri ad aumentare il personale dei centri SOLVIT utilizzando tutti gli strumenti disponibili, inclusi mezzi alternativi di finanziamento, in modo da costruire nei rispettivi ministeri governativi una capacità amministrativa proporzionata alla popolazione del paese e al numero di casi già affrontati;

31. invita gli Stati membri e la Commissione ad esaminare congiuntamente e ad analizzare le cause dei modesti tassi di successo di taluni centri SOLVIT, nonché le cause dei loro tempi relativamente lunghi di gestione dei casi, al fine di fornire utili informazioni da utilizzare come base per concepire una migliore strategia di soluzione di problemi a beneficio dei cittadini e delle imprese del mercato interno;

32. invita la Commissione a presentare le relazioni annuali SOLVIT con un contenuto più dettagliato per quanto riguarda le informazioni e i dati statistici, consentendo così anche di valutare l'efficacia di ogni centro nazionale, in quanto altrimenti è difficile procedere a valutazioni di lungo termine delle tendenze e proporre specifiche misure volte a migliorare la situazione in singoli Stati membri;

33.  invita la Commissione a creare un singolo portale web per tutti i centri SOLVIT con un indirizzo quanto più facile possibile da trovare (www.solvit.eu); ritiene anche che un notevole miglioramento della visibilità della rete SOLVIT su Internet sia essenziale e che a tal fine occorre utilizzare sia i siti delle reti sociali che i motori di ricerca;

34. ritiene che visto il gran numero di casi che coinvolgono singole persone e il riconoscimento delle qualifiche o benefici sociali e titoli di residenza, la rete SOLVIT debba cooperare molto più intensamente ampliando le proprie campagne d'informazione per includere le associazioni di espatriati e i consolati degli Stati membri;

35. ritiene che visto il gran numero di casi che coinvolgono gli imprenditori la rete SOLVIT debba cooperare molto più intensamente ampliando le proprie campagne d'informazione per includere le associazioni commerciali europee e nazionali, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese;

36. invita la Commissione a ultimare in via prioritaria il progetto relativo ai servizi di assistenza nel mercato unico, volto a rendere più efficaci ed accessibili i servizi di informazione, consulenza e soluzione dei problemi;

37. invita il Mediatore europeo a cooperare più strettamente con i centri SOLVIT a trasmettere senza indugi e ritardi burocratici tutte le lamentele a lui indirizzate sulle quali non ha competenza, al centro SOLVIT ritenuto competente, qualora dette lamentele si riferiscano al mercato interno e possano rientrare nel quadro di SOLVIT; invita la Commissione a iniziare una procedura accelerata di violazione del trattato qualora un ricorso SOLVIT non risolto riveli una violazione prima facie del diritto comunitario.

°

° °

38. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  COM(2001)0702.
  • [2]  OJ L 331, 15.12.2001, p. 79.
  • [3]  GU L 98 del 16.4.2005, pag. 47.
  • [4]  SEC(2005) 0985.
  • [5]  SEC(2008) 1882.
  • [6]  SEC(2009) 1007.
  • [7]  GU C 187 E del 24.7.2008, p.80.
  • [8]  Testi approvati, P6_TA(2008)0421.
  • [9]  SEC(2009) 0142.
  • [10]  GU L 176 del 7.7.2009, pag. 17.
  • [11]  Documento del Consiglio 13024/09.
  • [12]  SEC(2009) 0881.
  • [13]  SEC(2009) 0882.

MOTIVAZIONE

Introduzione

SOLVIT è una rete creata dalla Commissione e dagli Stati membri al fine di risolvere i problemi che si presentano ai singoli cittadini e alle imprese a causa di una scorretta applicazione del diritto del mercato interno.

Tutti gli Stati membri dell'UE, insieme alla Norvegia, all'Islanda e al Liechtenstein, hanno creato un centro Solvit, nella maggior parte dei casi nell'ambito del loro ministero degli Esteri o dell'Economia.

Efficace soluzione dei problemi nel mercato interno

Questi centri cooperano direttamente tramite una base dati on-line per trovare soluzioni rapide e pragmatiche ai problemi sottoposti dai cittadini e dalle imprese. Le regole per la cooperazione nel quadro di Solvit sono incluse in una raccomandazione della Commissione del 2001 che è stata approvata nelle conclusioni del Consiglio[1]. Solvit funziona dal luglio 2002. Al di là della raccomandazione, nel dicembre 2004 i centri Solvit hanno adottato una serie di norme comuni di qualità e di criteri di rendimento per garantire un servizio di elevata qualità in tutta la rete.

Sebbene il compito principale di SOLVIT sia quello di risolvere i problemi causati dalla non corretta applicazione del diritto UE, a volte risulta che ciò di cui vi è bisogno è di fatto una modifica della legislazione, degli orientamenti o altre disposizioni formali d’attuazione a livello nazionale.

Nonostante il loro mandato consenta ai centri SOLVIT di rifiutarsi di trattare i casi suddetti, in quanto è difficile risolverli con mezzi informali o entro dieci settimane, un numero sempre maggiore di centri SOLVIT se ne occupa: si tratta dei cosiddetti SOLVIT+. In questo modo non soltanto si risolvono i singoli problemi dei ricorrenti, ma si evita anche che in futuro ne sorgano di simili.

Problemi orizzontali identificati a livello nazionale

Nel 2008 ben 17 centri SOLVIT (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Lettonia, Lituania,Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia) si sono occupati di un totale di 32 casi SOLVIT+, 12 dei quali alla fine sono stati risolti mentre 20 sono ancora pendenti.

È molto incoraggiante che anche i centri SOLVIT che hanno gravi problemi di personale non rifiutino questi casi che di solito sono complicati e richiedono molto tempo.

Inoltre, molti centri SOLVIT spesso cercano di aiutare i ricorrenti anche se il caso non rientra nel campo di SOLVIT (ad esempio problemi transfrontalieri che non riguardano il diritto UE).

Nel 2007 è stata creata un’apposita categoria "non SOLVIT” nella base dati SOLVIT che registra questa tipologia. Tra il novembre 2007 e l’ottobre 2008 i centri SOLVIT si sono occupati di 250 casi non SOLVIT.

Nel 2008 il flusso di casi SOLVIT è aumentato di un ulteriore 22% e per la prima volta dalla sua creazione SOLVIT ha raggiunto il record di 1 000 casi ricevuti in un anno. I casi risolti ammontano a una cifra elevata, l’83%. Contemporaneamente la carenza di personale e i frequenti cambiamenti in molti centri SOLVIT hanno portato ad un rallentamento della velocità media del trattamento dei casi che è passata da 58 giorni nel 2007 a 69 giorni nel 2008. Inoltre la percentuale dei casi risolti entro la scadenza di dieci settimane è diminuita dal 79% al 74%.

Per garantire che le soluzioni siano compatibili con il diritto UE i centri SOLVIT hanno bisogno di una consulenza giuridica affidabile sugli aspetti legali dei problemi ad essi presentati e delle soluzioni proposte. Essi devono poter avere un accesso agevole alla consulenza giuridica all’interno sia dei rispettivi centri che dell’amministrazione di cui fanno parte.

Quando vi sono differenze di parere giuridico tra due Stati membri sul caso di cui si stanno occupando insieme, ad esempio temi giuridici complessi o più semplicemente mancanza di un adeguato accesso alla consulenza giuridica in quel paese, spesso i centri SOLVIT si rivolgono per parere alla Commissione.

Tuttavia visto l’aumento del numero di richieste dei centri SOLVIT, la Commissione non sempre fornisce pareri giuridici alla velocità richiesta dai centri SOLVIT. Gli Stati membri devono garantire che i centri SOLVIT dispongano di un accesso adeguato alla consulenza giuridica all’interno della propria amministrazione. La Commissione dovrebbe fornire con maggior rapidità ai centri SOLVIT le valutazioni giuridiche informali richieste.

Nella sua risoluzione del settembre 2008 sul quadro di valutazione del mercato interno, il Parlamento ha richiesto informazioni più precise circa le direttive che non sono state recepite, dal momento che, a fini statistici, tutte le direttive hanno lo stesso peso.

La Commissione, fornendo sul suo sito web informazioni più dettagliate sulle direttive che non sono state trasposte nei singoli Stati membri, contribuirebbe a rendere più consapevole il pubblico. Ciò consentirebbe di esercitare una pressione sociale anche da parte degli europarlamentari nei confronti dei parlamentari nazionali. Questa informazione rappresenterebbe uno strumento molto utile anche per le attività di SOLVIT.

Misure da prevedere

Il vostro relatore raccomanda quanto segue:

Le informazioni in merito a questi servizi dovrebbero essere divulgate ai cittadini e alle imprese nella forma più ampia possibile utilizzando tutti i tipi di media a livello nazionale, regionale e locale.

È opportuno inoltre che gli Stati membri, con il supporto della Commissione, migliorino la capacità dei sistemi di risoluzione dei problemi, in particolare della rete SOLVIT assegnando addizionali risorse finanziare e umane ricorrendo al Fondo sociale europeo.

Il personale SOLVIT dovrebbe ricevere una formazione che lo aggiorni sulle norme del mercato interno e inoltre una formazione che gli consenta di giungere ad una buona conoscenza di lavoro dell’inglese e di un’altra lingua UE, oltre alla propria madre lingua.

Tutti i servizi governativi che si occupano di argomenti relativi all’attuazione delle norme del mercato interno dovrebbero nominare un ufficiale di collegamento SOLVIT per garantire una comunicazione effettiva ed efficiente dei servizi. Ogni Stato membro deve garantire che essi dispongano di un’antenna SOLVIT nel proprio paese.

Il relatore ritiene infine, cosa forse più importante di tutte, che gli Stati membri dovrebbero intensificare i propri sforzi per fornire informazioni ai cittadini e alle imprese circa i loro diritti nell'ambito del mercato interno, permettendo loro di esercitare concretamente tali diritti. Il relatore appoggia in particolare il progetto relativo ai servizi di assistenza del mercato unico (SMAS), volto a rendere più efficienti ed accessibili i servizi di informazione, consulenza e soluzione dei problemi.

  • [1]  Raccomandazione della Commissione, del 7 dicembre 2001, relativa ai principi per l’utilizzo di "SOLVIT" – la rete per la soluzione dei problemi nel mercato interno (Testo rilevante ai fini SEE) (notificata con il numero C (2001)3901) GU L 331 del 15.12.2001, pagg. 79-82.

PARERE della commissione per le petizioni (29.1.2010)

destinato alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori

su SOLVIT
(2009/2138(INI))

Relatore per parere: Simon Busuttil

SUGGERIMENTI

La commissione per le petizioni invita la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  apprezza il lavoro svolto da SOLVIT e, in particolare, il tasso dei casi risolti, che si è mantenuto elevato (83%), benché nel 2008 il carico di lavoro sia aumentato (aumento a 1000 casi, pari al 22%) e nonostante alcuni centri SOLVIT si trovino ad affrontare problemi di personale;

2.  si compiace per il fatto che le attività di SOLVIT hanno consentito ai cittadini e alle imprese europee risparmi sui costi stimati a 32,6 milioni di euro nel 2008;

3.  rileva che la commissione per le petizioni del Parlamento, parallelamente alla propria procedura, rimanda i firmatari di petizioni a SOLVIT nei casi in cui ritiene che una soluzione possa essere raggiunta più rapidamente tramite SOLVIT;

4.  riconosce l'efficacia di SOLVIT come rete di cooperazione che si sforza di risolvere in modo informale i problemi di cittadini e imprese, dovuti a una scorretta applicazione, da parte delle autorità pubbliche, della legislazione in materia di mercato interno;

5.  constata che, stando alla relazione annuale 2008, SOLVIT attrae un grande numero di casi che non rientrano nelle sue competenze e che ciò intralcia l'esame degli altri reclami nei centri SOLVIT;

6.  rileva che esistono numerosi organismi attraverso i quali i cittadini dell'Unione europea possono dar voce ai loro problemi, inclusi la commissione per le petizioni del Parlamento, SOLVIT, la Commissione europea e il Mediatore europeo;

7.  chiede a SOLVIT di deferire i casi di scorretta applicazione della normativa comunitaria che sono troppo complessi da risolvere non solo alla Commissione europea, ma anche, se del caso, alla commissione per le petizioni del Parlamento;

8.  ricorda che le petizioni sono esaminate in modo aperto e trasparente, in stretta collaborazione con le competenti commissioni legislative, la Commissione europea e le varie autorità degli Stati membri;

9.  reputa che la procedura delle petizioni possa dare un contributo positivo a "legiferare meglio"; ricorda che, in seguito all'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento vedrà aumentare notevolmente i suoi poteri per plasmare, rivedere e migliorare attivamente e direttamente la normativa comunitaria; ricorda inoltre che andrebbe anche preso in considerazione il rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali;

10. osserva che non esiste un organismo unico per seguire l’iter dei reclami dei cittadini dall'inizio alla fine, dal momento che tali reclami sono presentati attraverso vari canali; sollecita un maggiore coordinamento fra i vari organismi incaricati di ricevere e trattare i reclami dei cittadini;

11. esorta SOLVIT a inserire sul suo sito web un link verso la commissione per le petizioni del Parlamento e le commissioni competenti dei parlamenti nazionali, affinché i cittadini siano consapevoli del loro diritto di presentare petizioni al Parlamento, quale mezzo per ottenere rimedi e soluzioni extragiudiziali attraverso il processo politico e legislativo.

12. sostiene inoltre la creazione di un sito web comune alle istituzioni europee per assistere i cittadini dell'UE e indirizzarli direttamente all’istituzione o all'organismo competente a trattare il loro reclamo.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

27.1.2010

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

23

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Victor Boştinaru, Simon Busuttil, Giles Chichester, Pascale Gruny, Ágnes Hankiss, Roger Helmer, Peter Jahr, Lena Kolarska-Bobińska, Erminia Mazzoni, Willy Meyer, Mariya Nedelcheva, Chrysoula Paliadeli, Nikolaos Salavrakos, Ernst Strasser, Angelika Werthmann, Tatjana Ždanoka

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Sir Robert Atkins, Gerald Häfner, Marian Harkin, Joe Higgins, Alan Kelly, Mairead McGuinness, Axel Voss

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

23.2.2010

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

34

2

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Pablo Arias Echeverría, Adam Bielan, Cristian Silviu Buşoi, Lara Comi, Anna Maria Corazza Bildt, António Fernando Correia De Campos, Jürgen Creutzmann, Christian Engström, Evelyne Gebhardt, Louis Grech, Iliana Ivanova, Philippe Juvin, Sandra Kalniete, Alan Kelly, Eija-Riitta Korhola, Edvard Kožušník, Toine Manders, Tiziano Motti, Zuzana Roithová, Heide Rühle, Matteo Salvini, Christel Schaldemose, Andreas Schwab, Laurence J.A.J. Stassen, Catherine Stihler, Eva-Britt Svensson, Róża, Gräfin von Thun Und Hohenstein, Emilie Turunen, Bernadette Vergnaud, Barbara Weiler

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Cornelis de Jong, Frank Engel, Ashley Fox, Anna Hedh, Othmar Karas, Morten Messerschmidt, Konstantinos Poupakis, Oreste Rossi, Kerstin Westphal