Riduzione della disoccupazione: dati chiave e misure dell'UE spiegati

Scoprite come è cambiato nel tempo il tasso di disoccupazione in Europa e le misure adottate dall’UE per affrontare le sfide del mercato del lavoro.

Anche se le condizioni del mercato del lavoro dell'UE e i diritti dei lavoratori sono migliorati significativamente negli ultimi anni, la lotta alla disoccupazione rimane una priorità per l'Unione europea

L'UE si sta impegnando a fondo per ridurre la disoccupazione, proteggere i posti di lavoro esistenti e crearne di nuovi, sostenere i gruppi vulnerabili e migliorare l'inclusione sociale . Le iniziative dell'UE mirano a:

  • ridurre la disoccupazione di lunga durata
  • aiutare i giovani a entrare nel mercato del lavoro
  • migliorare le delle persone in cerca di lavoro
  • facilitare la mobilità dei lavoratori nell'UE



Nella foto, una persona alla ricerca del lavoro © AP Images/European Union - EP
L’UE lavora per ridurre la disoccupazione e combattere la povertà © AP Images/European Union - EP
Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione tiene conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana.
Articolo 9 - Trattato sul funzionamento dell'Unione europea -
Fonte "Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione tiene conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana." Si apre in una nuova finestra

L'evoluzione del tasso di disoccupazione nell'UE 

La crisi del 2008 ha portato il tasso di disoccupazione nell'UE a un picco dell'11,7% nell'aprile 2013. All'inizio della crisi di Covid-19, era sceso al 6,5% nel marzo 2020, ma al culmine della pandemia ha raggiunto il 7,8% nell'agosto 2020.

Nel gennaio 2025, il tasso di disoccupazione nell'UE è sceso al 5,8%, un leggero miglioramento rispetto al tasso del 6,1% del gennaio 2024 e del gennaio 2023.

Anche se i tassi di disoccupazione sono complessivamente in calo, variano fortemente tra i Paesi dell'UE. Nel gennaio 2025, i tassi di disoccupazione più alti sono stati registrati in Spagna (10,4%) e in Svezia (9,7%) e i più bassi in Cechia e Polonia (entrambi 2,6%) .




Strategia europea per l'occupazione (H2)

Anche se i Paesi dell'UE sono ancora i principali responsabili delle politiche occupazionali e sociali, l'UE sostiene attivamente gli sforzi per ridurre la disoccupazione e promuovere la creazione di posti di lavoro

Secondo l'articolo nove del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, l'UE deve considerare l'obiettivo di un elevato livello di occupazione nella definizione e nell'attuazione di tutte le sue politiche e attività


La Strategia europea per l'occupazione (SEO) stabilisce obiettivi e traguardi comuni per le politiche occupazionali dei Paesi dell'UE. La Commissione europea monitora e attua la strategia attraverso il , un meccanismo annuale che coordina le politiche economiche e occupazionali dei Paesi dell'UE a livello comunitario.

La Commissione emette raccomandazioni specifiche per paese, basate sui progressi dei singoli paesi verso ciascun obiettivo.

Il Parlamento europeo contribuisce regolarmente al coordinamento annuale delle politiche occupazionali nell'UE. In March 2025 , i deputati hanno chiesto maggiori investimenti nell'istruzione e nella formazione per sviluppare le competenze dei lavoratori e affrontare la carenza di manodopera




Fondo per la globalizzazione: più aiuti dopo l'esubero

Come vengono finanziate le iniziative?

Il Fondo sociale europeo è lo strumento principale per assicurare a tutti i cittadini delle opportunità di lavoro eque.

Il Parlamento europeo ha proposto di aumentare i fondi nel prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, con un’attenzione particolare a istruzione, lavoro e inclusione sociale. La nuova versione del fondo, il Fondo sociale europeo Plus, aumenterebbe la qualità dal lavoro, renderebbe più semplice trovare lavoro in altri paesi UE, migliorando al tempo stesso l’istruzione e promuovendo salute e inclusione sociale.

Il Programma dell'Unione europea per l'occupazione e l'innovazione sociale ha l’obiettivo di modernizzare il lavoro e le politiche sociali, di facilitare l’accesso ai finanziamenti per le imprese sociali o per le persone in una situazione di vulnerabilità che vogliano fondare una micro-impresa e di promuovere la mobilità dei lavoratori attraverso la rete EURES.

Questa rete europea dell’impiego facilita la mobilità fornendo informazioni utili a datori di lavoro e persone in cerca di una nuova occupazione. Propone anche una lista sempre aggiornata di opportunità di lavoro in tutta Europa.

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) viene in aiuto a quei lavoratori che perdono il lavoro a causa della globalizzazione (quando le imprese delocalizzano la produzione verso paesi terzi) o a causa delle crisi finanziarie, offrendo loro nuove possibilità di lavoro o di mettersi in proprio.

Il Fondo di aiuti europei agli indigenti sostiene gli stati membri nelle iniziative in cui viene fornito un aiuto di base per i più svantaggiati, come aiuti alimentari e materiali o iniziative di inclusione sociale per promuovere l’uscita dalla situazione di povertà.

La versione aggiornata del Fondo sociale europeo plus accorpa una serie di programmi e aiuti finanziari esistenti, come l’attuale Fondo sociale, il Programma per l’occupazione l’innovazione sociale, il Fondo di aiuti agli indigenti, l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e il Programma UE per la salute, unendo le risorse e offrendo un sostegno più integrato e mirato ai cittadini.

Occupazione giovanile nella UE: il Parlamento insiste su approcci innovativi

Le sfide principali del mercato del lavoro dell'UE 

Affrontare la disoccupazione giovanile


Mentre all'inizio del 2013 la disoccupazione giovanile sfiorava il 25% , nel gennaio 2025 è scesa al 14,6%


L'UE si adopera per creare opportunità di lavoro per i giovani. Tra le misure dell'UE per combattere la disoccupazione giovanile vi sono


  • La Garanzia per i giovani - un impegno dei Paesi dell'UE a garantire che tutti i giovani di età inferiore ai 30 anni ricevano un'offerta di lavoro, opportunità di formazione continua o un tirocinio quattro mesi dopo essere rimasti disoccupati o aver lasciato l'istruzione formale.
  • Il Corpo europeo di solidarietà permette ai giovani di fare volontariato e lavorare in progetti di solidarietà in tutta Europa.

Reinserimento delle persone nel mercato del lavoro

Combattere la disoccupazione di lungo periodo

La disoccupazione di lungo periodo (cioè la situazione in cui si trova una persona che non lavora da più di 12 mesi) è una delle principali cause della povertà. Si tratta di un fenomeno ancora molto presente in Europa. Il tasso di disoccupazione di lunga durata nell'UE è diminuito negli ultimi anni, passando dal 5,4% nel 2014 al 2,1% nel 2023.


Per integrare meglio chi è disoccupato da tempo nel mercato del lavoro, gli stati membri hanno adottato alcune raccomandazioni: incoraggiare la registrazione presso un servizio di ricerca del lavoro, identificare i bisogni specifici individuali per stabilire un piano su misura di ritorno al lavoro.

Questo programma dovrebbe essere disponibile per tutti coloro che sono disoccupati da più di 18 mesi.

Lunghe assenze dal lavoro per problemi di salute o incidenti spesso conducono all’esclusione dal mondo del lavoro. Per far sì che i lavoratori con problemi cronici di salute o reduci da incidenti possano continuare a lavorare, il Parlamento europeo ha proposto nel 2018 misure per rendere i posti di lavoro più aperti grazie a programmi di formazione, condizioni di lavoro flessibili e un accompagnamento specifico per lavoratori vulnerabili.

Miglioramento delle competenze, mantenimento del posto di lavoro e transizione di carriera

Promuovendo e migliorando l'acquisizione di competenze, rendendo le qualifiche più comparabili tra i Paesi e fornendo informazioni sulla domanda di competenze e di lavoro, l'UE aiuta le persone a trovare posti di lavoro di qualità.

La Nuova agenda per le competenze per l'Europa, lanciata nel 2016, comprende 10 misure per mettere a disposizione delle persone la giusta formazione e il giusto supporto e per rivedere una serie di strumenti esistenti, come il formato del CV europeo (Europass).

In risposta alle crisi e alle recessioni economiche, l'UE ha sottolineato l'importanza dei programmi per la tutela dei posti di lavoro. Ha inoltre istituito il Fondo per la transizione giusta per sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e affrontare le sfide legate a questo processo.

Nel marzo 2025, il Parlamento ha chiesto una migliore protezione dei diritti dei lavoratori quando un'azienda o un'organizzazione è in fase di ristrutturazione. I lavoratori dovrebbero essere adeguatamente informati sui processi di ristrutturazione e dovrebbero ricevere assistenza per aiutarli a passare a un nuovo lavoro.



Sostenere i gruppi vulnerabili e promuovere l'uguaglianza



Per mantenere e reintegrare i lavoratori con problemi di salute sul posto di lavoro, nel 2018 il Parlamento europeo ha incoraggiato una serie di misure su cui gli Stati membri devono lavorare, come ad esempio:

  • rendere i luoghi di lavoro più adattabili attraverso programmi di sviluppo delle competenze,
  • garantire condizioni di lavoro flessibili
  • fornire supporto ai lavoratori (compreso il coaching e l'assistenza per la salute mentale)

Nel gennaio 2025, il tasso di disoccupazione femminile era del 6,0% nell'UE , leggermente superiore al tasso di disoccupazione maschile (5,6%).

L'UE si sta impegnando per garantire le pari opportunità tra uomini e donne e per aumentare il tasso di occupazione femminile. 2019 sono state adottate nuove norme a livello europeo sui congedi per motivi familiari e di assistenza e condizioni di lavoro più adattabili.

Rendere l'UE un luogo migliore per lavorare

Promuovere la mobilità dei lavoratori

Favorire la mobilità dei lavoratori è un’altra strategia per combattere la disoccupazione. L’UE ha messo in pratica una serie di regole comuni per proteggere i diritti sociali dei cittadini quali il sussidio di disoccupazione, la malattia e il congedo parentale anche quando lavorano e si spostano per lavoro da un paese all’altro. Le regole sui lavoratori distaccati stabiliscono ad esempio il principio di uguale salario per lo stesso lavoro nello stesso luogo di lavoro.

Nel 2019 gli eurodeputati hanno approvato i piani per istituire l'Autorità Europea del Lavoro. L'obiettivo è migliorare la cooperazione tra i paesi dell'UE e contribuire a garantire un'applicazione equa e semplice delle norme dell'UE sulla mobilità del lavoro e sul coordinamento della sicurezza sociale.

Per saperne di più sulle politiche sociali dell’UE


    Iniziative di finanziamento per affrontare la disoccupazione

    Il Fondo sociale europeo Plus


    Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) è il principale strumento europeo per garantire opportunità di lavoro più eque a tutti gli abitanti dell'UE. Con un budget di 142,7 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, si concentra sull'istruzione, la formazione e l'apprendimento permanente, nonché sulla parità di accesso a un'occupazione di qualità, sull'inclusione sociale e sulla lotta alla povertà.


    Il fondo è stato ampliato nel periodo 2021-2027 per includere altre iniziative

    • il Programma per l'occupazione e l'innovazione sociale - mira a contribuire alla modernizzazione delle politiche occupazionali e sociali, a migliorare l'accesso ai finanziamenti per le imprese sociali o per le persone vulnerabili che desiderano creare una microimpresa e a promuovere la mobilità del lavoro attraverso la rete
    • Il Fondo - sostiene le iniziative degli Stati membri per fornire cibo, assistenza materiale di base e attività di inclusione sociale agli indigenti.
    • l'Iniziativa per l'occupazione giovanile - sostiene l'attuazione della Garanzia per i giovani.



    Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

    Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione sostiene i lavoratori di che hanno perso il lavoro a causa della globalizzazione , della chiusura di aziende o del trasferimento della produzione in Paesi terzi, o della crisi economica e finanziaria, nella ricerca di un nuovo lavoro o nella creazione di un'attività in proprio.


    Per saperne di più



    Approfondimenti