Emissioni di aerei e navi: dati e cifre - Infografica

Le emissioni di gas serra del traffico aereo e marittimo sono più che duplicate nell’ultimo trentennio. Scopritelo nella nostra infografica

Nonostante il traffico aereo e marittimo siano responsabili di meno del 4% del totale delle emissioni di gas serra dell’UE, tra le fonti di emissioni che contribuiscono al cambiamento climatico sono state le più rapide a crescere.


Tale fenomeno si deve principalmente a una crescita record del traffico, risultato dell’aumento dei viaggiatori e dei volumi di commercio. Inoltre, è soltanto di recente che questi settori sono stati associati alle iniziative per ridurre le emissioni di gas serra, sia a livello europeo che globale.

Nel tentativo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050, il Parlamento europeo è attualmente al lavoro su proposte che mirano a ridurre le emissioni di aerei e navi. Queste proposte comprendono l'accorpamento del trasporto marittimo al sistema di scambio di emissioni (ETS), la revisione del sistema per l'aviazione e alcune proposte su combustibili più sostenibili per aerei e navi.

L'infografica mostra la quota delle emissioni dei trasporti nell'UE nel 2019, che rappresentano il 28,5% delle emissioni totali di gas serra dell'UE.
Emissioni dei trasporti nel 2019

Trasporti aerei e marittimi: emissioni di gas serra col ritmo di crescita più elevato


Già dal 2019, le emissioni derivanti dai trasporti aerei e marittimi internazionali erano cresciute rispettivamente del 146% e del 34% rispetto al 1990. Queste percentuali rappresentano il ritmo di crescita più rapido dell’intero settore trasporti - l’unico settore nel quale le emissioni sono aumentate dal 1990.

Nel 2020 le emissioni di entrambi i settori sono diminuite significativamente a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19. Tuttavia, il calo sarà probabilmente temporaneo e si prevede che le emissioni di entrambi continueranno ad aumentare.

L'infografica illustra il cambiamento delle emissioni di gas serra dei trasporti nell'UE dal 1990 al 2019, con proiezioni dal 2019 al 2030.
Variazioni delle emissioni di gas serra nei trasporti dell'UE dal 1990 al 2019 (e proiezioni dal 2019 al 2030).

Traffico aereo e marittimo in ascesa


Le emissioni dei gas serra derivanti da aerei e navi sono state provocate principalmente dall’aumento di traffico. Il numero dei passeggeri aerei nell’Unione europea è cresciuto costantemente dal 1993, e anche il volume del commercio marittimo internazionale è aumentato significativamente negli ultimi 30 anni.

Nel 2020, il numero di passeggeri aerei è diminuito del 73,3% rispetto al 2019, ma con la revoca delle restrizioni per il Covid-19 il numero è di nuovo in aumento.

Le crescenti preoccupazioni per l’ambiente potrebbero spingere sempre più persone a considerare l’impronta carbonica del mezzo di trasporto prescelto. Al momento soltanto una persona su dieci dichiara di prenderla in considerazione, secondo l'indagine Eurobarometro.


Calcolate le emissioni di anidride carbonica dei vostri voli

L'infografica mostra l'evoluzione annuale del numero di passeggeri aerei nell'UE dal 2010 al 2020.
UE: in quanti viaggiano in aereo? I numeri dal 1993 al 2020

Cosa è stato fatto per contrastare le emissioni derivanti dal trasporto aereo?


L’Unione europea ha adottato delle misure per ridurre le emissioni derivanti dal traffico aereo attraverso il Sistema di scambio delle quote di emissione. L’UE è al lavoro anche con l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale per implementare una misura basata sul mercato denominata Corsia, tramite la quale le linee aeree potrebbero controbilanciare le loro emissioni investendo in progetti ecologici come, ad esempio, piantare alberi.

Come l'UE intende persegue l'obiettivo di un trasporto marittimo efficiente, equo e pulito


Il 16 settembre 2020 il Parlamento europeo ha votato per includere il trasposto marittimo nel sistema di scambio delle quote a partire dal 2022 e per stabilire requisiti vincolanti per le compagnie di trasporto, in modo da ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030.

Secondo gli eurodeputati la proposta della Commissione per la revisione delle regole UE sul monitoraggio delle emissioni di CO2 e del consumo di carburante da parte delle grandi navi non era abbastanza ambiziosa, considerando la necessità urgente di decarbonizzare tutti i settori dell'economia.

Il 27 aprile, il Parlamento europeo ha ribadito la necessità di un taglio sostanziale delle emissioni da parte dell'industria marittima e la sua inclusione nel sistema europeo di scambio delle quote di emissione. Ha anche sottolineato l'importanza di valutare l'impatto sulla competitività e sul lavoro e ha, inoltre, sollevato il rischio potenziale del ricorso alla pratica di delocalizzazione della CO2.

Al fine di aiutare il settore marittimo a diventare più pulito e performante nel processo di transizione verso la neutralità carbonica europea, così come previsto nel Green Deal europeo, il Parlamento intende mettere in atto le seguenti misure:

  • eliminazione graduale degli oli combustibili pesanti, da raggiungere con compensazioni distribuite sotto forma di esenzioni fiscali sui combustibili alternativi;
  • decarbonizzazione, digitalizzazione e automatizzazione dei porti europei;
  • introduzione dell'accesso regolamentato ai porti europei per le navi più inquinanti;
  • promozione di miglioramenti tecnici, come l'ottimizzazione della velocità delle navi o l'innovazione per nuovi sistemi di propulsione idrodinamica.

Fino ad ora non sono stati stabiliti requisiti europei per la riduzione delle emissioni di gas serra nel settore marittimo.

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