Terrorismo nell'UE: tendenze, attacchi terroristici e arresti nel 2023

Nel 2023, gli attacchi terroristici nell'UE sono aumentati rispetto agli anni precedenti. Scoprite i fatti principali e le tendenze in discussione al Parlamento europeo.

Fiori e candele al monumento “Der Riss” che commemora le vittime dell'attacco terroristico del 2016 al mercatino di Natale in Breitscheidplatz a Berlino, cinque anni dopo, il 19 dicembre 2021. Cinque anni dopo che un camion si è abbattuto su un mercatino di Natale a Berlino, la Germania ha tenuto una cerimonia per onorare le vittime del più letale attacco islamista perpetrato sul suo territorio. Compiuto dal 24enne tunisino Anis Amri e rivendicato dal cosiddetto gruppo dello Stato Islamico (IS), l'attacco del 19 dicembre 2016 ha ucciso 12 persone e ha provocato decine di feriti.
Terrorismo_AFP_Hannibal Hanschke

Europol, l'agenzia dell'UE per il contrasto al terrorismo, pubblica annualmente un rapporto dettagliato che analizza le tendenze, le minacce e le attività legate ai diversi tipi di terrorismo. Queste informazioni vengono raccolte dai paesi membri dell'UE, dai partner di Europol e da fonti accessibili al pubblico.

Il rapporto del 2024 è stato presentato alla commissione per gli affari interni del Parlamento europeo nel gennaio 2025 da Jean-Philippe Lecouffe, vicedirettore esecutivo per le operazioni di Europol.

Scoprite l'azione UE per contrastare il terrorismo

Attacchi terroristici e morti nell'UE nel 2023

Secondo il rapporto sulla situazione e le tendenze del terrorismo nell'UE del 2024, il numero di attacchi registrati nel 2023 nell'UE ammonta a 120 attacchi terroristici, classificabili in 98 attacchi completati, 9 tentativi falliti e 13 complotti sventati. Questo ha segnato un netto aumento rispetto ai 28 attacchi nel 2022 e ai 18 nel 2021.

Complessivamente, gli attacchi sono avvenuti in sette paesi dell'UE:
• Francia: 80 attacchi
• Italia: 30 attacchi
• Germania: 3 attacchi
• Spagna: 3 attacchi
• Belgio: 2 attacchi
• Grecia: 1 attacco
• Lussemburgo: 1 attacco

La maggior parte degli attacchi completati (70) è stata effettuata da gruppi separatisti. I gruppi jihadisti hanno effettuato cinque attacchi, causando il numero più alto di vittime con dodici persone ferite e sei uccise.



Arresti di terroristi nell'UE nel 2023

Nel corso del 2023, sono stati effettuati 426 arresti legati al terrorismo, un notevole incremento rispetto al 2022. Questi arresti si sono concentrati principalmente in Spagna, Francia, Belgio e Germania. Più della metà di questi arresti è avvenuta in quattro paesi: Spagna (84), Francia (78), Belgio (75) e Germania (51). Le persone arrestate erano principalmente giovani cittadini dell'UE.
Il numero totale di procedimenti giudiziari conclusi nel 2023 è stato di 358, una cifra in calo rispetto ai 427 dell'anno precedente. I procedimenti, che si sono svolti in 14 paesi dell'UE, hanno portato a 290 condanne e 68 assoluzioni.

Terrorismo nell'UE: cifre chiave

  • Forme di terrorismo: Il jihadismo (movimento radicale islamista ) rimane la minaccia più letale il terrorismo con 6 morti e 12 feriti
  • Arresti: 426 in 22 paesi dell’UE per reati legati al terrorismo, con la maggior parte degli arresti (334) legati al terrorismo jihadista
  • Procedimenti giudiziari: 358 casi conclusi nel 2023, che hanno portato a 290 condanne e 68 assoluzioni

Tendenze recenti del terrorismo nell'UE

Giovani presi di mira per il reclutamento

Durante la presentazione del rapporto in Parlamento, Lecouffe  ha sottolineato come i giovani vulnerabili siano un facile bersaglio per il reclutamento da parte dei terroristi.

Ha poi proseguito suggerendo che la questione fosse affrontata non solo dalle forze dell'ordine, ma anche attraverso la politica nei confronti dei giovani.

Nel 2023, i giovani sono stati coinvolti nella pianificazione di attacchi, nella creazione di propaganda e nell'incitamento alla violenza. La radicalizzazione avviene spesso online attraverso comunità virtuali che rafforzano le opinioni estremiste e si rivolgono a un pubblico più giovane con contenuti visivamente accattivanti.

Uso della tecnologia nel reclutamento

I terroristi utilizzano tecnologie avanzate come IA, app criptate, e il dark web per organizzare e finanziare le loro attività.

Il rapporto di Europol menziona l'uso di:

  • Intelligenza Artificiale (IA): Alcuni gruppi utilizzano l'IA per creare deepfake e diffondere informazioni errate.
  • Strumenti per la privacy: App di messaggistica crittografata, VPN (app che consentono di nascondere la posizione del dispositivo) e il dark web (una parte nascosta di internet non indicizzata dai motori di ricerca regolari) aiutano i terroristi a sfuggire al rilevamento.
  • Tecnologie immersive: Gli ambienti virtuali vengono utilizzati per la formazione, inclusi i simulacri di attacco.
  • Criptovalute: Le criptovalute vengono utilizzate per finanziare il terrorismo.

In risposta alle domande degli europarlamentari, il vice direttore esecutivo di Europol ha affermato che il regolamento dell'UE, adottato nel 2021 per prevenire la diffusione di contenuti terroristici online, sta dando risultati.

Ha spiegato che Europol ha sviluppato uno strumento che facilita il rinvio dei contenuti terroristici ai fornitori di servizi online, che possono poi decidere di rimuovere i contenuti segnalati in linea con le loro politiche e termini di servizio. Lo strumento trasmette anche gli ordini di rimozione dalle autorità degli stati membri ai fornitori di servizi online.

"Da giugno 2023, abbiamo effettuato 46.400 segnalazioni [di contenuti] e gli stati membri hanno inviato tramite noi 1.406 ordini di rimozione che sono stati seguiti dai fornitori di servizi online," ha detto Lecouffe.

Il conflitto tra Israele e Palestina 

Alcuni gruppi estremisti hanno sfruttato l'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 e la successiva risposta militare di Israele a Gaza per attirare seguaci e raccogliere fondi. Il rapporto di Europol ha sottolineato come il conflitto abbia alimentato discorsi d'odio online, polarizzazione e un aumento della retorica antisemita e antimuslimana nell'UE.

Le piattaforme social amplificano queste narrazioni, aumentando la probabilità che gli utenti sviluppino ideologie ibride usate poi per giustificare e promuovere la violenza.

Per saperne di più su cosa fa l'UE per prevenire la radicalizzazione

Aumento delle teorie del complotto e delle narrazioni anti-sistema

Le sfide economiche, sociali e politiche hanno creato un terreno fertile per la diffusione di narrazioni estremiste e teorie del complotto, secondo il rapporto di Europol. Le piattaforme di social media amplificano queste narrazioni, aumentando la probabilità che gli utenti sviluppino ideologie ibride utilizzate poi per giustificare e promuovere la violenza.

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