Piccoli comuni intelligenti: Concetto, problematiche e prospettive per le zone rurali dell'UE

Briefing 01-03-2021

Benché la legislazione dell'UE non preveda una definizione giuridica di "piccolo comune intelligente", esiste una serie di caratteristiche distintive associate a tale concetto, alla partecipazione delle comunità locali e all'uso degli strumenti digitali come elementi fondamentali. Il concetto in questione implica la partecipazione delle popolazioni locali al miglioramento delle rispettive condizioni economiche, sociali o ambientali, la cooperazione con altre comunità, l'innovazione sociale e lo sviluppo delle strategie "piccoli comuni intelligenti". Le tecnologie digitali possono essere applicate a molti aspetti della vita e del lavoro nelle zone rurali. Il concetto di piccoli comuni intelligenti prevede anche l'adozione di soluzioni intelligenti, sia nel settore pubblico che in quello privato, in un'ampia gamma di settori di intervento, quali il miglioramento dell'accesso ai servizi, lo sviluppo di filiere alimentari corte e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili. Tale concetto si sta facendo strada nell'agenda per lo sviluppo rurale, in coincidenza con l'attuale processo di riforma della politica agricola comune (PAC), che prevede fra i suoi aspetti fondamentali un nuovo modello di attuazione basato sullo sviluppo di un piano strategico della PAC da parte di ciascuno Stato membro. Nel dicembre 2020 la Commissione ha pubblicato raccomandazioni destinate a tutti gli Stati membri sulla direzione che i loro piani dovranno seguire al fine di raggiungere gli obiettivi della PAC e del Green Deal europeo. L'analisi della Commissione mette in luce le lacune che gli Stati membri devono colmare per raggiungere l'obiettivo del Green Deal europeo di conseguire un accesso totale a Internet a banda larga nelle zone rurali entro il 2025. Molto dipenderà da come gli Stati membri risponderanno a tali raccomandazioni nell'elaborazione dei rispettivi piani strategici della PAC. Il Parlamento europeo ha contribuito in maniera significativa al concetto di piccoli comuni intelligenti partecipando a un progetto pilota sui piccoli comuni intelligenti ecologici e sostenendo il piano d'azione per i piccoli comuni intelligenti lanciato dalla Commissione europea nel 2017. Al contempo, anche il Comitato europeo delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo hanno espresso il proprio sostegno al concetto tramite eventi, pareri e comunicazioni.