Accessibilità degli edifici
Il Parlamento europeo è fermamente impegnato a offrire a tutti gli utenti – deputati, membri del personale o visitatori – un ambiente fisico accessibile e la più grande autonomia per l'utilizzo di tutti gli edifici.
Primi passi
Nel 2010 l'Unione europea ha ratificato la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD). Questo è stato il punto di partenza di un ambizioso programma volto a migliorare l'accessibilità degli edifici del Parlamento europeo.
Tra il 2015 e il 2019 il Parlamento ha svolto audit sull'accessibilità in tutti i suoi edifici. Dai risultati è emerso nel complesso un buon livello di accessibilità, nonostante siano necessari miglioramenti in alcuni ambiti per consentire un utilizzo in autonomia degli edifici.
È stata inoltre evidenziata la necessità di una norma armonizzata in materia di accessibilità per gli edifici del Parlamento europeo al fine di garantire la parità di trattamento di tutti gli utenti tra i diversi luoghi di lavoro.
La prima istituzione dell'UE con una politica in materia di accessibilità fisica
Nel 2023 il Parlamento europeo ha adottato la propria politica in materia di accessibilità fisica. È la prima istituzione dell'UE ad aver elaborato una politica globale e ben definita in questo settore.
L'obiettivo principale di tale politica è definire un unico criterio di accessibilità che superi le differenze tra le legislazioni degli Stati membri e consenta un'attuazione armonizzata in tutti i locali del Parlamento.
Prevede inoltre una serie di misure volte a facilitare un'attuazione sostenibile e coerente della norma comune in materia di accessibilità in tutti i futuri progetti di rilievo riguardanti la ristrutturazione, l'acquisizione e la costruzione di edifici.
L'integrazione dalla fase preparatoria degli aspetti relativi all'accessibilità nei futuri progetti immobiliari consentirà una pianificazione e una gestione sostenibili e corrette delle risorse, evitando nel contempo i costi inutili che comporterebbe una correzione delle carenze di progettazione degli edifici in una fase successiva.